
nel volume "funghi" viene presentata una selezione di specie fungine suddivise in 14 gruppi principali, a cui andranno associati gli esemplari che si desidera riconoscere e classificare. se l`associazione e` corretta si potra` arrivare alla identificazione di ciascuna specie avvalendosi dei tre ulteriori e specifici caratteri distintivi (identi-tris). e questa la vera novita` del libro: l`"identi-tris", uno strumento che, con le foto e il relativo testo, fornisce tre elementi determinanti per l`identificazione di ogni fungo presentato. questo strumento punta a focalizzare l`attenzione del principiante sui caratteri distintivi che l`esperto considera automaticamente, permettendo cosi` anche al primo di compiere rapidi progressi in questo campo.




in questa biografia critica bernhard paumgartner ricrea la figura, l`evoluzione e l`opera di mozart. sulla scorta di documenti, annotazioni, articoli di giornali d`epoca e di un accurato scandaglio dell`epistolario mozartiano, ricostruisce la personalita` del musicista, collocandolo nel suo contesto familiare e nel clima culturale del tempo. il bimbo prodigio e il padre leopold, la madre e la sorella-amica nannerl, la moglie costanza, i viaggi, i rapporti del musicista con le corti e con i compositori coevi, vengono colti in un costante intreccio fra dato biografico e analisi estetico-musicale delle principali opere, dai quartetti d`archi alle messe, dalle sinfonie ai concerti per pianoforte, dalle opere al requiem, dalla musica strumentale e da camera alla liederistica.

l`opera piu` celebre del grande umanista di rotterdam (1469-1536), una corrosiva satira allegorica sugli errori della filosofia scolastica, in cui egli esprime il paradossale assioma della follia "come elemento essenziale dell`uomo".


ludwig mies van der rohe (1886-1969) e` uno dei principali esponenti dell`architettura del xx secolo, autore di edifici tra i piu` significativi del mondo tra cui il seagram building, la neue nationalgalerie di berlino, i lake shore drive apartments e casa farnsworth. "mies van der rohe al lavoro" e` una preziosa testimonianza della sua filosofia architettonica, del suo modo di lavorare e della sua rigorosa metodologia didattica. questo volume, riedizione di un titolo pubblicato per la prima volta nel 1974, propone, attraverso dati tecnici, fotografie e disegni dettagliati, un`analisi approfondita delle sue principali realizzazioni. la premessa a questa nuova edizione e` a cura di phyllis lambert, direttrice del canadian centre for architecture e curatrice della grande mostra "mies in america" allestita nel 2001 al whitney museum of american art di new york. l`autore, peter carter, per tredici anni allievo e collaboratore di mies, ha redatto il testo nel periodo trascorso presso lo studio di mies van der rohe in qualita` di architetto associato. egli analizza i concetti spaziali e strutturali di mies attraverso i suoi tre principali prototipi architettonici (gli edifici con struttura a scheletro, nella variante tipologica delle case alte e delle case basse, e le grandi sale senza pilastri interni), passando in rassegna i progetti piu` rappresentativi non solo come costruzioni a se` stanti, bensi` come parte integrante del contesto urbano in cui sono state realizzate.







il lettore desideroso di interrogarsi sui segni di interpunzione oggi in vigore si chiedera` a quando risale la loro adozione nelle lingue europee, se ci sono state differenze significative nei valori assegnati a uno stesso segno in lingue diverse, quali sono stati i principali momenti dell`evoluzione dei singoli sistemi. a tali curiosita` risponde questa vasta e rigorosa panoramica storica che indaga il percorso della punteggiatura dall`antichita` classica, in cui affondano le radici della civilta` letteraria europea, fino a oggi e comprende, oltre all`italiano, le lingue di altri paesi a noi piu` o meno vicini per la posizione geografica o per le origini; in ogni caso accomunati dall`appartenenza all`europa. una vasta panoramica storica, a firma di prestigiosi specialisti, disegna la storia della punteggiatura in europa, dall`antichita` greca e latina ai primi libri a stampa del quattrocento, fino a oggi.

fenomeno fondamentale tra fine del xx e inizio del xxi secolo, la fotografia non e` una semplice corrente dell`arte contemporanea. essa arriva in realta` ad abbracciare la categoria generale dell`immagine, le ricerche sperimentali rese possibili dall`universo virtuale, le forme alternative della comunicazione nell`era dei nuovi media, la storia del modernismo nel momento in cui entra in crisi lo statuto dell`opera d`arte, la problematica caratteristica del documento in un contesto in cui l`arte non e` piu` l`unico orizzonte della creazione e, infine, l`allestimento delle immagini nell`epoca in cui si dubita dell`esperienza che ci offrono le rappresentazioni. questo saggio, illustrato, ricostruisce il periodo di produzione fotografica che va dai primi anni ottanta e arriva fino a oggi, raccogliendo esperienze artistiche che, pur nella loro diversita`, sono ugualmente pervase dello stesso afflato etico. in che modo vediamo? cosa guardiamo? quale rapporto c`e` tra finzione e realta`? imponendo la stabilita` delle sue forme riflesse in un mondo di messaggi fluenti e indecifrabili, la fotografia contemporanea da` il nome a un insieme di pratiche creative che la collocano al centro della sensibilita` del nostro tempo.

un monaco zen siede nel silenzio della sua cella, prende un pennello e con grande concentrazione fa un cerchio che si chiude, l`ultimo gesto della mano su questa terra. tiziano terzani, sapendo di essere arrivato alla fine del suo percorso, parla al figlio folco di cos`e` stata la sua vita e di cos`e` la vita: , dice. cosi`, all`orsigna, sotto un albero a due passi dalla gompa, la sua casetta in stile tibetano, in uno stato d`animo meraviglioso, racconta di tutta una vita trascorsa a viaggiare per il mondo alla ricerca della verita`. e cercando il senso delle tante cose che ha fatto e delle tante persone che e` stato, delinea un affresco delle grandi passioni del proprio tempo. ai giovani in particolare ricorda l`importanza della fantasia, della curiosita` per il diverso e il coraggio di una vita libera, vera, in cui riconoscersi. la sua proverbiale risata e la tonalita` inimitabile della sua voce, che qui si e` cercato di restituire intatte, lasciano trasparire la serenita` di chi non lotta piu`, felice di un`esistenza fortunata, ricca di avventura e amore. questo libro e` un testo unico che racchiude tutti i suoi libri precedenti, ma anche li precede e li supera. .
saranno pure "inanimati", ma le nostre vite sono fatte di relazioni intime, quotidiane, spesso indispensabili, con oggetti, strumenti, prodotti, arnesi di ogni genere, che abbiano la versatilita del coltellino svizzero o la strettissima funzione del carrello della spesa (non cosi stretta, poi: ci mettiamo anche i bambini). oggetti che a volte viviamo solo per il loro uso pratico oppure con cui costruiamo rapporti che coinvolgono emozioni e persino sentimenti; del cui aspetto e storia ci curiamo poco oppure che chiamiamo "di design", dimenticando che ogni cosa ha un design e che quelli piu riusciti sono il risultato di attenzioni alle funzioni o lunghissimi tempi di studio, sperimentazione o uso. la loro storia e un pezzo della storia del genere umano e il rapporto con gli oggetti descrive popoli e individui: tra i quali c?e chi seleziona oggetti accuratamente, chi ne accumula in modo compulsivo, chi studia come eliminarli, e chi da loro un nome proprio. fra le tante storie e spiegazioni contenute in questo numero di cose spiegate bene ci sono la presenza rilevante della plastica nelle cose che ci circondano, i pregi e i difetti del cartone della pizza, il bianchetto e la donna che lo invento, il cambiamento del rapporto con la musica introdotto dal walkman, la storia del bidet e del perche si trova solo in alcuni paesi, e anche il bancale, il vibratore, il cubo di rubik e una breve storia delle maniglie. un cose sulle cose. con testi di roberto alajmo, stefania carini, matteo curti, anna siccardi e della redazione del post. a cura del post e di nicola sofri. illustrazioni di klaus kremmerz.