

"il romanzo di max frisch, il mio nome sia gantenbein, inizia con la morte, accidentale, di felix enderlin, che risultera` poi l`alter ego del protagonista principale, theo gantenbein. lo si immagina cieco, ma potrebbe essere una sua astuzia per sorvegliare la moglie lilla, con la quale ha un rapporto difficile. intorno a lilla si muove anche svoboda, il primo marito; mentre gantenbein frequenta volentieri camilla, una manicure servizievole, alla quale racconta storie sempre diverse, fino all`ultima, macabra, di un cadavere ripescato nella limmat." roberto fertonani



"sulla scrittura, sull`amore, sulla colpa e altri piaceri" e` un dialogo sulla vita e sulla scrittura, ma la voce di shira hadad, la editor di amos oz, e` in fondo la coscienza del grande scrittore, che gli pone domande sul proprio passato, sui temi che l`hanno coinvolto, sulla sua intimita` di uomo e scrittore. ne scaturisce un ritratto a tutto tondo, una sorta di testamento artistico, spirituale e familiare. un autoritratto di amos oz in forma di dialogo.
il signor prodigio era poi solito nascondere nelle sue creazioni un bigliettino con un messaggio. il laboratorio del signor prodigio e una grande stanza piena di colori e pennelli, stoffe, macchine da cucire di tutte le dimensioni, legni e scalpelli. qui crea giocattoli straordinari cucendo in loro il potere di portare i bambini in luoghi fantastici e segreti. ma una mattina sembra proprio essersi alzato con il piede sbagliato! un libro per ritrovare la grandezza nelle piccole cose. eta di lettura: da 4 anni.