

"il maestro entra e avanza verso il centro del palcoscenico dove spicca la sagoma lucida e scura del pianoforte. la sala e` gremita, il contatto fisico fra gli spettatori puo` raggiungere livelli fastidiosi, fa caldo, ogni scricchiolio di sedia e ogni starnuto sono colpi mortali inferri alla ricerca di concentrazione. nell`aria c`e` grande tensione, il maestro possiede molto carisma, tra lui e il pubblico si stabilisce il feeling, inizia la performance. sentimento di attesa per le prestazioni virtuose, sentimento di meraviglia: in fondo lui sfida l`impossibile, rischia continuamente l`errore, in quell`atmosfera circense fa la figura di un clown divino".


theodor billroth, scienziato e musicologo, e johannes brahms si incontrarono a zurigo nel 1865. il carteggio che nacque da quell`incontro e` la storia dell`amicizia tra due personalita` unite da un legame profondo ma assai diverse tra di loro. nell`epistolario troviamo il resoconto delle memorabili serate musicali nel corso delle quali si realizzo`, privatamente, la prima esecuzione di alcuni dei maggiori capolavori brahmsiani. ma anche progetti e ricordi di viaggi in italia fatti insieme, la vita di tutti i giorni, le piccole e grandi incombenze. da parte di billroth, che ormai esercitava il mestiere di musicologo solo nelle lettere a brahms, c`e` un`analisi dettagliata delle opere dell`amico che trovo` in lui in critico attento e solidale.



joanna bourke appartiene a quella recente leva di storici che ha cambiato il modo di considerare la guerra, spostando l`accento sulla dimensione individuale. il suo precedente volume, "le seduzioni della guerra" (carocci), era dedicato all`esperienza dell`uccidere. ora anche questa breve "storia" intende raccontare la seconda guerra mondiale piu` che secondo l`usuale prospettiva politico-militare, come immane disastro delle persone e delle popolazioni che vi sono state coinvolte.


sono molte le donne che lottano quotidianamente con il proprio peso. il corpo diventa per loro un territorio estraneo, dominato dal desiderio di modellare il proprio aspetto secondo l`ideale maschile e l`incapacita` di accettare se stesse, un campo di battaglia dove il cibo e` il principale nemico. per la psicologa anita johnston il disturbo alimentare non e` altro che una strategia per evitare di confrontarsi con le paure e i sentimenti profondi: "dovremmo chiederci di cosa realmente siamo affamate, quali sono i desideri negati o nascosti". con l`aiuto di fiabe, leggende e storie tratte dalla cultura popolare, l`autrice ci conduce in un viaggio che e` rivelatore, pieno di spunti di riflessione: dal rapporto madre-figlia alla scoperta della sessualita`, dall`importanza dell`intelligenza intuitiva fino alla capacita` di non temere il giudizio di coloro che amiamo o delle convenzioni sociali. un libro che vale piu` di mille diete, perche` va dritto al cuore della questione: per anni le donne sono state costrette ad assomigliare a un modello costruito da uomini, e di questo modello sono rimaste prigioniere rischiando di perdere la loro vera identita`.

ascoltare le citta` come fossero musica, carpirne il suono segreto e i suoi riverberi nelle opere degli artisti. e seguendo questa stramba e romantica idea che un giovane scrittore siciliano vola a los angeles: in tasca ha il biglietto per un mondo magico popolato da ufo, animali parlanti, mustang cabriolet, funghi allucinogeni e burritos volanti. incontra maestri come ry cooder e giovani band come gli allah-las, dorme nell`ultimo letto di gram parsons e segue le tracce di david bowie. e questa ricerca si trasforma presto in una magnifica ossessione che dalla california lo porta a berlino, la citta` del muro e della rinascita, di nick cave, degli einsturzende neubauten e della love parade. e che lo fa poi rimbalzare dall`altra parte dell`oceano, verso detroit, la "motor town", la citta` della catastrofe postindustriale e dei sogni di redenzione, della motown e della techno. apparentemente ingenuo ma curiosissimo, stralunato ma pratico di mondo, bongiorno si muove come un investigatore della fantasia in questo triangolo magico dove musicisti, artisti, architetti, scrittori e gente comune hanno intrecciato le loro vite lungo un secolo nemmeno tanto breve, producendo la musica piu` travolgente, l`architettura piu` inventiva, la letteratura piu` straordinaria, il cinema senza tempo e i sogni piu` accecanti.

. inizia cosi` il racconto della vita di xenakis nato da una lunga conversazione che enzo restagno ha avuto con lui, nel 1988, nella sua casa di parigi. nella seconda parte del libro, dedicato al compositore nato nel 1922 e morto nel 2001, frangois-bernard mache, rudolf frisius, maurice fleuret, ernesto napolitano e harry halbreich analizzano i vari momenti della produzione di xenakis dando un apporto di assoluta novita` alla bibliografia del compositore. un saggio dello stesso xenakis, scritto appositamente per questa occasione, costituisce un ulteriore aggiornamento del suo pensiero musicale. chiude il volume un`ampia appendice, a cura di giorgio pugliaro, che comprende il catalogo delle opere, la bibliografia e la discografia.