









un progetto di umanesimo moderno e` effettivamente esistito nel secondo dopoguerra, oppure l`attribuzione della qualificazione di umanistica all`architettura moderna di quel periodo e` in realta` propria della storiografia piu` recente, a noi contemporanea? il quesito, sotteso a questo studio, consente di costruire percorsi che si svolgono fra scritti sull`architettura di circa due decenni, quando lo sguardo critico verso il passato si focalizza soprattutto sul quattrocento e sulla sua capacita` di rifondazione culturale della societa` attraverso le arti. senza cadere nella riproposizione formale e anacronistica di modelli del passato, gli architetti confermano, in questa stagione, la loro opzione per la modernita` nella tensione a valori fondanti di una filosofia umanistica. i principi di un nuovo umanesimo trovano allora possibilita` di esprimersi in una progettualita` che riesce a evidenziare il primato del metodo, il proprio ruolo didattico e le ragioni culturali e sociali dell`architettura europea.

questo libro e` l`incontro tra due spiriti bizzarri: uno, oltre cinque secoli fa, scrisse un poema eroicomico quando con l`epica non si scherzava, e come eroe si scelse l`antieroico morgante, che affronta gli infedeli al fianco del paladino orlando, ma armato solo di un possente batacchio. l`altro, ai giorni nostri, e` uno scrittore parmigiano, fine e attento lettore dall`apparenza distratta. quando il suo sguardo si posa come per caso sul capolavoro del pulci, da quell`incontro scaturiscono scintille e meraviglie, e la storia di orlando, margutte, astarotte, re carlo e i paladini si intreccia con mille altre storie, dal monsieur jourdain di moliere, innamorato della sua marchesa, all`eugenio onegin di puskin, da "charlie hebdo" ai discorsi di oscar luigi scalfaro. "voglio dire che il "morgante", oggi, per una stranissima combinazione temporale, e` come l`esplosione di quella lingua li`, regionale. dialettale. di quartiere e nello stesso tempo comprensibile a tutti." paolo nori sfoglia il "morgante", e luigi pulci si rivela un ilare maestro di contemporaneita`.





nel corso degli anni, marc fumaroli ha studiato e frequentato assiduamente , e che . questo volume raccoglie l`essenziale di quanto egli ha scritto sull`argomento, che proprio grazie a lui e` tornato a essere ineludibile in qualsiasi riflessione sulla cultura europea. nata con la contagiosa passione di petrarca per far riemergere a forza di scavi il tesoro disperso e sepolto dell`antica humanitas e della sua urbanitas, e sviluppatasi nella firenze di marsilio ficino, ha attraversato i secoli, trasferendo via via la sua capitale da firenze a roma, da roma a venezia, e da qui a aix e a parigi, che sara` in concorrenza con londra e amsterdam. sulla scorta di quello che fumaroli definisce - e che indica un solo modo per , per : volgersi alle grandi epoche, tornare a quei capolavori del passato -, i membri della repubblica delle lettere () hanno a lungo costituito, grazie soprattutto allo scambio epistolare, quella che potrebbe essere stata anche l`unica entita` sovranazionale felicemente riuscita, .