

poche sono le persone di cultura (non addette ai lavori) che sappiano cos`e` l`analisi fattoriale. purtroppo, sembra che lo ignori anche gran parte dei laureati in psicologia o sociologia. secondo kline non lo hanno capito davvero neppure parecchi `esperti` che quella tecnica applicano quotidianamente. perche`? le ragioni sono varie, ma sicuramente una delle piu` forti e` che qui c`e` di mezzo la matematica. infatti, l`uso della matematica per manipolare dati e` fonte di intelligenza e conoscenza solo se il significato di tale applicazione e` sempre chiaro nella mente di chi opera. questa esigenza primaria e` pero` piuttosto trascurata nei manuali di analisi fattoriale. la situazione, poi, avverte kline, rischia di peggiorare dopo l`avvento di programmi informatici di analisi, che consentono di fattorializzare meccanicamente qualsiasi insieme di dati. l`obiettivo di questo testo sara` dunque di mettere il lettore in condizione di capire il significato dell`applicazione matematica, e grazie a questo di imparare a capire cosa fa un`analisi fattoriale. e un libro scritto nel modo piu` elementare e rigoroso possibile, rivolto allo studente ma anche a molti sperimentatori che usano i programmi informatici senza sapere bene cio` che fanno. in questa sua funzione didattica questo volume e` il complemento ideale al manuale di psicometria, dello stesso autore.

in questo volume sono raccolti i libri delle storie naturali che trattano della zoologia, e delle conoscenze degli antichi sugli animali. cosi` in queste parti del celebre testo enciclopedico, l`opera piu` vasta a noi pervenuta di tutta la letteratura latina, vengono descritti aspetti, comportamenti, aneddoti curiosi di infinite varieta` di animali. plinio, animato da una vivacissima curiositas che lo porta a indagare anche i fenomeni piu` strani e sconosciuti, si lascia guidare nella ricerca scientifica dal pensiero stoico, che vede la natura come derivazione diretta e inalienabile dell`uomo. da qui nascono la sua accettazione degli animali come fonte di divertimento nelle gare al colosseo, e come materiale per i sacrifici, ma anche alcuni passi interessanti, come quello sul progresso, considerato come elemento negativo perche` allontana l`uomo dalla natura, o sulla tecnologia, destinata inevitabilmente a spezzare l`equilibrio naturale e a generare il "mostruoso". la traduzione del testo e` preceduta dall`introduzione di francesco maspero, che ha curato anche le note e gli apparati.




un bambino sogna a occhi aperti e immagina di far sparire l`intera famiglia, un po` per noia e un po` per dispetto, con un`immaginaria pomata svanilina; oppure sogna di poter togliere al gatto di casa la pelliccia, di farne uscire l`anima felina e di prenderne il posto, vivendone per qualche giorno la vita, soltanto in apparenza sonnacchiosa; oppure sogna che le bambole della sorella si animino e lo aggrediscano per scacciarlo dalla sua camera... fin dalle prime pagine di questo libro ritroviamo il consueto campionario di immagini perturbanti che sono un po` il "marchio di fabbrica" di mcewan. specialmente nella prima stagione della sua narrativa l`autore britannico ci aveva abituato a profondi e terribili scandagli nel microcosmo della famiglia, e in quei mondi chiusi e violenti i bambini e gli adolescenti giocavano sia il ruolo delle vittime e sia quello dei carnefici. ne "i`inventore di sogni" mcewan ritorna sul luogo del delitto, ma lo fa con un tono e uno spirito completamente diversi, scegliendo il registro sereno e sdrammatizzante per definizione: quello del "racconto per ragazzi".
