

Tributo ai Jam con:L.Gallagher,Reef, Buffalo Tom,B.Harper etc.

cartesio, consapevole della portata rivoluzionaria del "discorso sul metodo", lo scrisse in francese, non in latino, per dare al suo pensiero la maggiore possibilita` di diffusione, e fece appello alla sola ragione naturale, non all`autorita`, per esporre il suo messaggio al vaglio critico di tutti. dalle riflessioni sulla matematica, in cui fu un geniale inventore, come pure sulle scienze, che pratico` da maestro, ricavo` quel metodo con cui affronto` l`impresa della ricostruzione filosofica e scientifica. quest`edizione e` curata da lucia urbani ulivi, studiosa di filosofia moderna e contemporanea. il testo francese a fronte riproduce esattamente l`edizione curata da charles adam e paul tannery.

e` la prima volta che l`autore pubblica una raccolta di racconti. in queste dieci brevi storie, inedite o pubblicate sulle piu` importanti riviste americane, il lettore trovera`, accanto al familiare mondo dell`autore, affollato di droghe, celebrita` e battute affilate come rasoi, un`umanita` sorprendentemente varia. che si tratti di medici tossicomani, di travestiti portoricani che incontrano casualmente il proprio genitore, di fumatori incalliti, di coppie in crisi, di uomini abbandonati dall`amante, hanno tutti in comune una costante. irrequieti o in lotta, insoddisfatti e comici, sono "giovani ingannati da false ambizioni e da sbagliate speranze".


capolavoro assoluto del teatro rinascimentale italiano, la "mandragola" e` anche un amaro e disilluso ritratto di firenze e dell`italia del primo cinquecento, abitata da uomini mossi dagli istinti piu` primordiali e privi di ogni determinazione morale o ideale. ossessionato dal desiderio di paternita`, lo sciocco messer nicia si affida al sedicente medico callimaco che, innamorato della bella moglie di nicia, gli promette di guarirne la sterilita` con una pozione di mandragola dalla letale (quanto falsa) controindicazione: il primo che fara` l`amore con lucrezia morira` entro otto giorni. e il primo sara` naturalmente callimaco travestito, che nicia stesso, gongolante, condurra` al letto della moglie. una commedia insieme vitalistica e pessimistica, che il commento di rinaldo rinaldi illustra in tutta la sua poliedrica complessita`.

il romanzo ha come titolo completo "vanity fair: a novel without a hero", ovvero "la fiera della vanita`: un romanzo senza un eroe". la vera protagonista della storia e` infatti la societa` con le sue contraddizioni: apparentemente si esalta la condotta secondo moralita`, ma in realta` di ogni cosa si reclama solo l`apparenza e vittorioso e` sempre il piu` furbo, mai il piu` buono. a rappresentare i due tipi di condotta due personaggi femminili: l`ingenua, pura e ricca amelia sedley e l`arrivista, povera e intelligente becky sharp. il filo dell`ipocrisia leghera` la scalata sociale della prima all`esistenza inutilmente votata alla rispettabilita` della seconda.







l`edizione completa, con testo tedesco a fronte, di quest`opera e` curata da gianni vattimo, con un`introduzione di giovanni reale e postfazione dell`autore stesso. pubblicato per la prima volta nel 1960, rappresenta un importante lavoro nel panorama filosofico del novecento, come recupero antiscientista del valore di estetica, storiografia e dialogo interpersonale in quanto veicoli di verita`.



il libro verte sul processo giudiziario promosso nella seconda meta` del cinquecento contro i due fratelli giovanni e carlo carafa, nipoti del papa paolo iv e chiamati da questi, dal regno di napoli alla corte di roma, a ricoprire cariche per le quali erano assolutamente impreparati. dopo la condanna di paolo iv, che alla fine del suo pontificato maledisse ed esilio` i suoi nipoti, i due successivi processi (in cui i due fratelli furono dondannati e crudelmente giustiziati) vennero promossi sotto i due papi che gli succedettero (pio iv e pio v). l`autrice sottolinea come i procedimenti seguiti appaiono in qualche modo viziati e lasciano aperto il dubbio sulla loro legittimita`.




"bagheria" e` un racconto affidato alla memoria. l`autrice, bambina, arriva in sicilia dopo aver trascorso due anni in un campo di concentramento giapponese. con infantile intensita` vive la scoperta delle proprie origini, della nobile famiglia materna, cosi` radicata in quel paesaggio fatto di palazzi baronali e case che sembrano reggersi una all`altra. nell`omerta` delle pareti domestiche si consumano rapporti tortuosi, dove il prezzo da pagare ricade sempre sulle donne, sacrificate alla "legge" dell`onore in una societa` che tutto sa, ma finge di non vedere.

un diario, un libro prezioso che raccoglie parole e fotografie di un anno speciale e insieme come tanti. da quando, nel 2018, patti smith ha cominciato a condividere su instagram le proprie fotografie ha delineato nel tempo una personalissima estetica che attinge sia al suo archivio di vecchie polaroid, con quella loro particolare atmosfera un po` struggente, sia alle immagini rubate con lo smartphone e il loro nitore ipertecnologico. a book of days mette insieme tutto questo e lo distilla in un racconto coerente e coinvolgente, dove tra i vari soggetti - gli stivali, la chitarra mosrite del marito, un rarissimo biglietto da visita di rimbaud, la calcolatrice inventata da william s. burroughs il cui omonimo nipote e` stato ispiratore della beat generation e mentore della stessa autrice - si stabiliscono pagina dopo pagina inaspettate e sorprendenti corrispondenze. e cosi` si dispongono in una specie di galleria le molteplici passioni, le devozioni, le ossessioni e i capricci di una poetessa che ha saputo infondere una particolare vena elegiaca ma anche rock in tutta la sua opera. con piu` di 365 fotografie, molte delle quali inedite e relative ai tempi bohe`mien degli esordi, a book of days e` un viaggio caleidoscopico nella mente visionaria di un`artista suggestiva e inconfondibile, una lettura senza tempo per tempi molto incerti, una mappa ispiratrice della sua vita come della nostra.

una raccolta di poesie dedicate a quel tempo elastico infinito che chiamiamo adolescenza e comincia attorno ai dieci, undici anni per restare sempre in qualche modo con noi. quando l`amicizia conta piu` di ogni altra cosa, ma poi, poi, poi arriva l`amore, o qualcosa che gli assomiglia; quando si fa festa con niente, ci si sente soli per niente, radiati e radiosi a correnti alterne; quando ogni giorno e` un quartiere nuovo da misurare; quando essere diversi e` una gloria e un peso immane. la leggerezza profonda dei versi di chiara carminati accompagna chi legge davanti a uno specchio in cui guardarsi e riguardarsi e riconoscersi, a qualunque eta`. eta` di lettura; da 10 anni.



il 18 novembre si e` ripetuto per 365 volte. tara decide di tornare a parigi, nello stesso albergo in cui il tempo si e` rotto: per un momento questo riaccende in lei la promessa del futuro, ma poi il suo giorno infinito ricomincia, con nuovi enigmi da risolvere. stanca di vagare da sola per la citta` e sempre piu` distante dal marito thomas, tara parte in cerca delle stagioni che non ha piu` vissuto. viaggia verso nord per ritrovare l`inverno e inventarsi un natale nella casa dei suoi genitori, va incontro alla primavera, conosce persone sui treni, viene derubata, e ritrova una moneta romana avuta in regalo a parigi. ma e` a dusseldorf che qualcosa cambia: c`e` un uomo, henry d., che come lei e` intrappolato nel tempo. nel secondo capitolo della saga, tara selter insegue le stagioni; come una piccola divinita` fabbrica il proprio inverno, trova paesaggi di neve, e poi corre a sud per rivedere l`azzurro del cielo e dedicarsi allo studio. finche` all`improvviso il presente si schiude, rivelando un`inaspettata chiave di volta.