
alberto boatto, saggista e storico dell`arte, firma questo ritratto di giacomo casanova, l`avventuriero, seduttore, giocatore di professione, baro, viaggiatore, scrittore, traduttore e spia. la vita di casanova non puo` essere pero` scissa da quella di venezia: la citta` in cui nacque, in cui visse, che lo fece imprigionare con l`accusa di ateismo, libertinaggio, e pratiche magiche. e anche quando sara` lontano dalla citta` lagunare casanova ritornera` li` con la mente, rendendo venezia la citta` della memoria. con una nota di massimo cacciari.

stai pensando a un ex compagno di scuola che non senti da anni, quando improvvisamente squilla il telefono e all`altro capo del filo c`e` proprio lui. dal fondo di un armadio, dove e` stato dimenticato per anni, emerge un pacchetto che contiene proprio l`abito che stavi cercando in quel momento. stai per salire su un aereo, ma avresti urgentemente bisogno di parlare a un amico che rincorri da giorni senza successo. salito a bordo, lo trovi seduto nel posto di fianco al tuo. si tratta di "coincidenze", che la scienza spiega con lunghe catene di cause ed effetti, e il senso comune definisce solo come capricci del caso. e se dietro a ognuna di esse ci fosse qualcosa di piu`, qualcosa che non si puo` spiegare con il calcolo delle probabilita` o con il semplice fatalismo? se le nostre necessita` e le nostre speranze potessero influenzare gli avvenimenti sul piano fisico e incanalarli verso cio` a cui aspiriamo? esiste insomma la possibilita` di interazione tra spirito e materia, una facolta` umana che non conosciamo e che potrebbe migliorare il corso della nostra vita? gia` un secolo fa carl gustav jung, introducendo il concetto di sincronicita` e dedicandovi alcune delle sue pagine piu` importanti, aveva dato dignita` scientifica ad argomenti fino ad allora sottovalutati dal mondo accademico. tra corpo e mente, tra scienza e fede, "le coincidenze non esistono" e` un viaggio attraverso i piccoli e grandi eventi sincronicistici della vita.
Rizzoli, 1968, IT. Vittorio De Sica conosceva molto bene Napoli fin da bambino e attraverso le immagini di Herbert List, uno dei maggiori fotografi del dopoguerra, ricostruisce un viaggio della memoria, un confronto con i tanti personaggi che popolano una città che porta ancora i segni della guerra ma che si sta organizzando per partecipare allo sviluppo economico degli anni '50.