


nella convinzione che gli essere umani ne saprebbero di piu` su se stessi se si osservassero con lo sguardo dell`altro sesso, l`autore ricostruisce le storie e i ritratti di nove donne piu` o meno celebri e comunque rappresentative di un modo diverso di vivere la propria femminilita`. la mondana, la nottambula, due attrici... ognuna con una caratteristica specifica, dall`ossessione al godimento, dal denaro all`ingegno. nove donne cosi` preoccupate di incendiare la propria vita e di farne un`opera memorabile, da pagare ad alto prezzo il loro amore per la liberta`.

quella di peter pan e` la storia di un bambino solo per meta` umano che vive nei giardini di kensington tra fate e animali. quando volando andra` a rivedere la sua casa, trovera` la mamma con in braccio un altro bambino, e anche la piccola maimie, incontrata per caso nei giardini, malgrado l`amore mostrato nei suoi confronti, lo lascera` per tornarsene nel mondo reale. eppure peter pan e` felice lo stesso nel suo mondo al di fuori del tempo, dove puo` vivere giocando, dove non invecchia mai. l`eterno fanciullo e` l`emblema di chi non vuole crescere, ecco perche`, a cent`anni dalla sua creazione, piace ancora tanto a grandi e bambini. eta` di lettura: da 10 anni.

matteo ricci fu l`uomo che con maggiore determinazione ed efficacia tento` di far comunicare due grandi civilta` che per secoli si erano ritenute autosufficienti. gesuita, di quell`epoca in cui i gesuiti erano anche uomini temerari, che partivano verso i luoghi piu` remoti con l`intenzione non soltanto di convertire ma di capire chi vi abitava, pati` in cina traversie di ogni genere ma riusci` a offrire dell`europa e della cristianita` un profilo che si impresse profondamente nell`immaginario cinese, e divenne anzi un tramite obbligatorio verso l`occidente. matteo ricci non cerco` solo di ritrovare confucio in epitteto e far scoprire epitteto in confucio. al fine di entrare con sottile precisione in un sistema psichico totalmente alieno, utilizzo` anche un`arte antica e segreta dell`occidente, la mnemotecnica, elaborando un palazzo della memoria che doveva fissare indelebilmente alcuni punti essenziali della dottrina cristiana. e intorno alle immagini di quel palazzo jonathan spence ha costruito un libro che ci invita a intraprendere un viaggio in compagnia di matteo ricci: dall`infanzia a macerata, "un mondo invaso dalla guerra e dalla violenza", alla logorante e malsicura esistenza nelle missioni asiatiche tra cinquecento e seicento; dalle terrifiche traversate degli oceani agli ardui tentativi di evangelizzazione dell`india; dall`illuminante impatto con la spiritualita` orientale ai lunghi anni in cina.

"e qui comincia il mio quaderno nero che ancora oggi odora di terra: un tempo fu sotterrato in una cantina e si ricopri` di macchie di muffa verde scuro." con queste parole nina berberova introduce il suo diario segreto, intermittente, fedele ai ritmi oscillatori delle emozioni e del pensiero, una sorta di nucleo primigenio intorno al quale andarono via via formandosi le concrezioni madreperlacee della memoria, quelle stesse che avrebbero visto la luce nel 1969, in forma autobiografica, con "il corsivo e` mio".





con questo suo nuovo volume messori raccoglie 136 voci recuperate dagli articoli di avvenire (con numerosi ritocchi e rifacimenti), e una decina di interventi pubblicati su altri giornali. "la cronaca da cui ero assediato mentre scrivevo, veniva soprattutto dai due eventi che solo ora, tra drammi e travagli, vanno facendosi storia: a livello internazionale la fine dei regimi marxisti, a livello italiano la fine del `regime` coagulatosi attorno ai partiti nei decenni del dopoguerra." intento dell`autore e` fare in modo che non vengano dimenticate notizie importanti e che vengano meglio capite notizie passate inosservate.

un libro che e` una testimonianza d`amore per la lettura e lo scrivere da parte di una grande autrice. in questo libro nato dalla trasmissione televisiva "io scrivo, tu scrivi", la maraini ci conduce con leggerezza lungo i percorsi della scrittura. ma non solo: oltre a analizzare i segreti dello scrivere, fa parlare autori come isabel allende, andrea camilleri, maria corti, rosetta loy, mario luzi, elisabetta rasy, claudio magris, chiamati a discutere sulla propria e altrui scrittura.



pubblicato per la prima volta nel 1987, jura e` uno dei libri in cui meneghello dispiega piu` compiutamente le sue doti di studioso del dialetto vicentino e delle sue particolarita` piu` bizzarre, in cui da` conto di vicende personali tra la terra natale e l`inghilterra, il "paese degli angeli", in cui ci lascia stupiti e ammirati per i suoi virtuosismi verbali, per il suo sense of humour, per la sua capacita` di condurci per mano attraverso un labirinto linguistico cangiante come le immagini di un caleidoscopio.






glory boughton ha trentotto anni qando` una delusione amorosa la riporta nella natia gilead per occuparsi del vecchio padre e della consunta casa avita. il fratello jack ne ha qualcuno di piu` allorche`, pochi mesi piu` tardi, bussa alla stessa porta in cerca di un approdo per il suo spirito tormentato. le braccia del patriarca si aprono ad accogliere il piu` amato dei suoi otto figli, il piu` corrotto, il piu` smarrito. ma il suo cuore e la sua mente faticano a fare altrettanto. nella versione robinsoniana di quella che l`autrice definisce la piu` radicale delle parabole evangeliche - capovolgendo, come fa, le nozioni di merito e ricompensa -, l`accento cade sul momento successivo a quello della festosa accoglienza: il momento del perdono, della piena reintegrazione nella casa del padre, laddove il limite umano si fa piu` invalicabile. il terzo romanzo di marilynne robinson ci ripropone un mondo familiare: l`immobile cittadina agraria di gilead, "fulgida stella del radicalismo" nella sarcastica rivisitazione di jack; la meta` degli anni cinquanta, con i loro scontri razziali e la loro sedata quiescenza; il venerabile pastore presbiteriano robert boughton, ormai troppo stanco, e i suoi due figli piu` interessanti, la dolente glory e l`oscuro jack. stesso luogo, tempo, personaggi del precedente "gilead", dunque (compagno contiguo anziche` sequenziale di questo "casa"), ma diversa prospettiva a illuminare da un`altra angolazione piu` trascendente e insieme il piu` terreno dei temi: `nostos`, il ritorno a casa.














che cosa lega caporetto a baghdad? apparentemente poco o nulla, in realta` molto. questo libro racchiude le cronache, i pensieri, i confronti tra gli eventi bellici avvenuti nel 1914-18 e le situazioni, le problematiche incontrate da un inviato nelle guerre contemporanee. ci sono le visite ai vecchi campi di battaglia in francia, belgio, germania, sulle alpi, ma anche i continui rimandi ai conflitti tra israele e il mondo arabo, assieme agli scenari siriano, iracheno, afghano, libico degli ultimi anni e soprattutto agli episodi salienti delle recenti sfide lanciate dal "califfato". si mette in luce quanto rilevanti siano tutt`ora in medio oriente i confini disegnati dalle potenze coloniali dopo la prima guerra mondiale e l`importanza odierna dei gruppi, ideologie e movimenti che vorrebbero abbatterli per sempre. una proposta di riflessione sulla guerra, le sue dinamiche, le sue conseguenze, per un pubblico europeo che in generale la vorrebbe rifuggire, ma ne e` inevitabilmente circondato, se non coinvolto direttamente.
















Germania/Italia 1993. 89 minuti. Con Carla Gravina, Jacques Perrin, Alida Valli, Ottavia Piccolo.

rosa luxemburg diceva che chiamare le cose con il loro nome e` un gesto rivoluzionario. in un`epoca come la nostra, quando la democrazia vacilla e la sfera pubblica deve contenere i canali labirintici dei social, l`uso delle parole puo` produrre trasformazioni drastiche della realta`. attraverso il linguaggio si esercita il potere della manipolazione e della mistificazione. percio` le parole devono tornare a aderire alle cose. manomissione, certo, significa danneggiamento. ma nel diritto romano indicava la liberazione degli schiavi. questo libro si misura con tale ambivalenza: del nostro linguaggio indica le deformazioni, ma anche la possibilita` delle parole di ritrovare il loro significato autentico. e la condizione necessaria per un discorso pubblico che sia aperto e inclusivo. la manomissione delle parole era apparso nella sua prima edizione undici anni fa. era un`altra epoca e, allo stesso tempo, era l`inizio di questa epoca. il linguaggio era quello dell`ascesa di berlusconi, che e` divenuta la premessa di nuove manomissioni. percio` il testo e` stato storicizzato e aggiornato, con le nuove torsioni della lingua prodotte dall`avanzata populista. sono sei i pilastri del lessico civile che questa guida anarchica e coraggiosa riscopre: vergogna, giustizia, ribellione, bellezza, scelta, popolo. a partire da queste parole chiave gianrico carofiglio costruisce un itinerario profondo e rivelatore attraverso i meandri della lingua e del suo uso pubblico. in un viaggio libero e rigoroso nella letteratura, nell`etica e nella politica, da aristotele a bob marley, scopriamo gli strumenti per restituire alle parole il loro significato e la loro potenza originaria. salvare le parole dalla loro manomissione, oggi, significa essere cittadini liberi. le parole, nel loro uso pubblico e privato, sono spesso sfigurate, a volte in modo doloso, altre volte per inconsapevolezza. un libro politico che segnala le ferite del nostro linguaggio, ma indica anche le strade possibili della

lo sconosciuto appare dal nulla, magari in un bar, in un parcheggio o al supermercato. la sua identita` e` un enigma. le sue motivazioni sono misteriose. le sue informazioni sono accurate e inconfutabili. ti sussurra qualcosa all`orecchio e poi scompare, lasciandoti da solo a raccogliere i pezzi del tuo mondo che ha appena distrutto... adam price sta vivendo il sogno americano. ha una moglie, corinne, di cui e` innamorato, due figli meravigliosi, una grande casa e un lavoro ben pagato. finche`, in quella che doveva essere una serata come tante, si imbatte in uno sconosciuto. l`uomo gli si avvicina e gli rivela un segreto devastante proprio su corinne, e la vita di adam crolla come un castello di carte. lui e la moglie hanno una discussione accesa e, poco dopo, lei scompare nel nulla, abbandonando casa, figli e lavoro. adam non riesce a darsi pace. come faceva lo sconosciuto a sapere quelle cose su sua moglie? c`entra qualcosa con la sua sparizione? questi semplici sospetti conducono presto adam a invischiarsi in una trama ben piu` fitta: lo sconosciuto infatti non ha sussurrato solo al suo orecchio, ma ha rivelato segreti indicibili ad altre persone, conoscenti, amici, vicini. ha in pugno la vita di tutti loro e minaccia non solo di rovinarla, ma di mettervi tragicamente fine. perche` lo fa? cosa vuole? chi e`? e soprattutto: come fermarlo?

primo, folgorante scampolo dei famigerati inediti rubati nel 1944 dall`abitazione di ce`line, e rocambolescamente ricomparsi piu` di settant`anni dopo la sua morte, "guerra" narra episodi contemporanei alla prima parte del "viaggio al termine della notte". nel racconto, scandito in sei sequenze, seguiremo il giovanissimo ferdinand, alter ego dell`autore, ferito a un braccio e con una grave lesione all`orecchio dovuta a un`esplosione, mentre cerca come un sonnambulo di guadagnare le retrovie attraverso campi di battaglia disseminati di cadaveri martoriati dalle bombe, in una notte visitata da presenze ostili, fantasmi quanto mai reali. lo ritroveremo poi in un ospedale, in mezzo a infermi d`ogni risma, circondato da infermiere vampiresche nella foia scatenata dal clima bellico. qui fa amicizia con un altro parigino, malavitoso intraprendente e cinico al punto di far venire la moglie al fronte perche` batta il marciapiede per lui. spunto per nuovi episodi grotteschi, esilaranti e raccapriccianti al tempo stesso, dove ce`line preme come mai avrebbe fatto, ne` prima ne` dopo, sul pedale di una sessualita` estrema. ce`line e` scrittore da dimenticare, hanno detto, se vuoi vivere, anche se vuoi soltanto leggere, capace com`e` di rendere illeggibili gli altri scrittori. con lui non resta che lasciarsi portare da quel parlottio ipnotico, sbracato e ininterrotto, come il fischio del rimorchiatore sulla senna, nella notte, che chiudeva il voyage. dai primi velenosi accordi di quella petite musique spiritata che seduce, cattura e non lascia scampo. alla fine, attraverso il suo delirio, ci si accorge che ce`line e` l`unico scrittore che sia stato capace di nominare quegli avvenimenti. dalla parte dei buoni nessuno ha trovato la parola. con una premessa di francois gibault.



gli anni 1918-1933 furono in germania gli anni della repubblica di weimar, di uno storico incontro fra il vecchio e il nuovo nella cultura e nella politica, nelle arti e nella letteratura, nel pensiero sociale e nella scienza, con i cabaret affollati, l`espressionismo, lola-lola e heinrich mann, la musica di arnold schonberg e il teatro di bertold brecht, l`espressionismo e la bauhaus. ma quegli anni conobbero anche la miseria, la rabbia politica, gli estremismi, la violenza, l`inflazione devastante, gli effetti del trattato di versailles.