

isabel bookbinder torna a sognare il successo planetario e, nonostante i nuovi spaziali tacchi a spillo, a non esserne all`altezza. quando viene assunta come assistente personale di un imperatore della moda, e` convinta di avercela fatta. e vero che non sa neanche cucire un bottone. del resto, neanche kate moss sa cucire, eppure ha lanciato una collezione che porta il suo nome. percio` ci riuscira` anche lei: per isabel non esistono traguardi impossibili. ma quando manca poco alla realizzazione del sogno (gli ultimi ritocchi ai modelli, il lancio del nuovo profumo "isabelissimo", l`amicizia con john galliano) le cose cominciano a sfuggirle di mano.

adrian mole ha vent`anni e tre mesi: finalmente e` entrato nella tanto sospirata eta` adulta. ma le cose non sono come le immaginava. pandora, il suo amore di sempre, ora studia a oxford, mentre lui lavora nella biblioteca della cittadina di provincia in cui vive per immergersi nella letteratura. in realta`, timbra i libri in prestito ed e` frustrato perche` nemmeno li` si fa mai una conversazione "erudita". una vita troppo piccola per un grande io. stanco di abitare con i genitori e affamato di indipendenza, cerca una casa per conto proprio: impresa che si rivelera` assai ardua, e lo catapultera` in un mondo esilarante. lasciatosi alle spalle la sua a dir poco originale famiglia e gli improbabili amici, "ospiti" di riformatori, adrian mole ci regala il terzo capitolo della sua vita di aspirante "poeta intellettuale" che, in cerca della notorieta`, si barcamena tra surreali interviste radiofoniche, concorsi letterari e un`estemporanea passione per il nome piu` chiacchierato della casa reale. il diario trascina il lettore nelle disavventure del protagonista, tracciando sullo sfondo un ritratto ironico e impietoso della societa` britannica.

genova, 22 luglio 2001. il giorno dopo, nella scuola diaz tutto e` rimasto come la notte precedente, quella delle botte e degli arresti. di nuovo, c`e solo un cartello: "per favore, non lavate questo sangue". a distanza di cinque anni dalle terribili giornate del g8, quel sangue e stato ripulito: ci sono stati l`11 settembre e il terrorismo internazionale, tentativi ostinati di affossare la verita`, inutili comitati d`indagine e, infine, il colpo di spugna dell`indulto. il paese, che per tre giorni si era ritrovato catapultato negli anni settanta, costretto ad assistere a una nuova morte di piazza, ha cercato di dimenticare. ma la ferita non si e` rimarginata.

