




e stato uno dei piu` grandi fisici sperimentali del novecento "un uomo impulsivo ma gentile - lo ha definito cesare lattes - di grande morale e con coraggio fisico. un amico leale, prezioso, un`anima comprensiva. un instancabile romantico ma con i piedi per terra". a cento anni dalla sua nascita, questo libro e` la sua prima biografia. e come tale e` solo l`inizio di un omaggio che il futuro vorra` garantirgli. aveva l`abilita` di chi sa fare "un buco tondo con una lima quadra" e l`intuito di chi intrattiene con la natura un sano rapporto. circuiti, lastre fotografiche con speciali emulsioni, camere a nebbia: gli attrezzi di laboratorio; i raggi cosmici, il tema di ricerca. partecipo` a due importanti scoperte: la coppia positrone-elettrone, dimostrando la trasformazione della materia in radiazione; e il pione, svelando i misteri delle forze nucleari. eppure venne escluso quando entrambe furono premiate con il nobel. scritta ascoltando le testimonianze degli amici, dei colleghi e dei famigliari; consultando i documenti messi a disposizione dell`archivio occhialini-dilworth; e dando uno sguardo ai personaggi e alle scoperte che s`intrecciarono con la sua storia. storia avventurosa e intensa di un uomo che amo` se stesso e la vita, che credette nella liberta` e che visse con il timore che il tempo avrebbe rubato tutto.


la vicenda narrata in questo libro e` semplice: un`escursione in barca sull`evre, piccolo fiume che si getta nella loira. paesaggi, campi, scogliere, boschi, ginestre accompagnano un tragitto familiare, ripetuto nelle diverse stagioni della vita, che qui trascende in viaggio iniziatico nel cuore stesso della creazione letteraria. e a pelo d`acqua si attiva la memoria, si accendono fantasticherie associative che collegano in un`unica costellazione i diversi astri del personale firmamento artistico di gracq: il profilo di un castello sulla riva richiama alcuni versi di nerval, e su quelli si innerva un immaginario poetico in un magistrale mescolarsi di ricordo e percezione, esperienza e chimere. sono pagine esigenti, che subito ripagano con l`ineffabile bellezza di un tramonto dopo un giorno di pioggia, di un odore terroso, di un vento d`aprile. la prosa vi scorre sinuosa, ora limpida ora piu` torbida, sempre incantatoria come le acque dell`amato evre. forse mai quanto in questa densissima reverie il grande scrittore francese si e` rivelato cosi` compattamente pervaso dalla sua caratteristica ispirazione, in grado di fermare il tempo con la limpida forza dello stile.