



a quattro anni samhita arni imparo` a leggere e si trovo` fra le mani alcune tra le innumerevoli versioni del "mahabharata", l`immenso epos i cui personaggi sono da secoli noti a tutti gli indiani come gli eroi dell`"iliade" e dell` "odissea" presso di noi. a sette anni era talmente appassionata di quelle storie che inizio` a dettarne una sua versione alla nonna, rovesciando il normale corso delle cose. nel frattempo aveva anche cominciato a illustrare il suo racconto. eta` di lettura: da 9 anni.


l`"emanuele", scritto da nievo nel 1852, mette in scena le prove affrontate all`indomani del quarantotto da un giovane ebreo molto ricco che aspira a "occupare un posto nella societa`". nel dramma "gli ultimi anni di galileo galilei," terminato nel 1854, si rappresentano invece le vicende salienti del conflitto tra lo scienziato e il sant`uffizio, dal viaggio a roma del 1630 sino all`epoca della relegazione ad arcetri. il tema di fondo dei due drammi e` peraltro il medesimo: si tratta del conflitto tra i fautori del progresso della ragione, della liberta` e della giustizia e le forze della intolleranza e della conservazione. cio` che cambia, o evolve, tra il primo e il secondo testo, e` l`opinione di nievo circa la linea di condotta da adottare nella lotta. i due drammi giovanili, se considerati nella loro innegabile unita` ideale, consentono di delineare piu` chiaramente il percorso che, tra il 1850 e il 1855, porta nievo dall`iniziale mazzinianesimo verso l`adesione critica al programma gradualista cavouriano, da cui si allontanera` soltanto dopo villafranca con la scelta garibaldina.

"parliamo dell`elefante" (1947) prende in considerazione gli anni tra il 1938 e il 1946. anni cruciali, che ritornano puntualmente in questi "frammenti di un diario" recuperati e riordinati ancora a caldo, in un tumultuoso dopoguerra. appunti, riflessioni, note di lettura, opinioni, incontri, veri e propri piccoli racconti si compongono in una narrazione ove il gusto per la battuta feroce, per l`epigramma assassino, per la definizione fulminante e` al contempo alto esercizio di stile e puntuale testimonianza. personaggi famosi appaiono e scompaiono dalle pagine, ma accanto a loro prendono vita, umili e sofferenti, pigri e meschini, furbi o ingenui, uomini e donne di tutti i giorni in un autentico spaccato della societa` italiana.











la documentata testimonianza della presenza della comunita` ebraica nella storia del nostro paese, dal risorgimento alla resistenza.




basta ascoltare l`attacco del loro primo disco per capire quanto siano unici i led zeppelin: un mix seducente di ambizione e brutalita`, delicate tessiture di folk inglese e ruvide esplosioni di blues afroamericano. con quell`esordio hanno venduto circa dieci milioni di copie, e la loro discografia completa - con hit mondiali come "stairway to heaven", "whole lotta love" e "kashmir" - ha da tempo superato i 300 milioni di copie. bob spitz, gia` biografo dei beatles, ha ricostruito la storia di questa band leggendaria, andando direttamente alla fonte, raccogliendo le confessioni di jimmy page, robert plant e john paul jones. e cosi` spitz ha creato un libro monumentale, denso di informazioni e pieno di curiosita`. "led zeppelin" e` una biografia piu` unica che rara, in cui i protagonisti si raccontano senza risparmio, mettendo a nudo i momenti piu` folli e bui di una carriera irripetibile e offrendo il sensuale, graffiante e travolgente affresco di una generazione.


gli hieroglyphica di orapollo costituiscono l`unica trattazione sistematica sui geroglifici egiziani che ci sia mai stata tramandata. e` attraverso questo testo che si e` determinato il mito dell`egitto e della sua misteriosa scrittura nella cultura e europea. storicamente ritenuta una composizione antichissima capace di rivelare i piu` nascosti significati morali e religiosi, l`opera conobbe una immensa popolarita` nei secoli. e` questa la prima traduzione italiana di un testo raro ma molto citato.