


il mondo del calcio assomiglia sempre piu al titanic. mentre il transatlantico si avvicina sempre piu pericolosamente agli scogli, a bordo si continua a far festa: tanto la nave e` inaffondabile. questo e` cio` che pensano i dirigenti del calcio che sono anche tra i maggiori imprenditori italiani. il loro ottimismo si basa sui tanti scogli evitati di recente: il doping, gli orologi d?oro agli arbitri, i passaporti falsi, le fidejussioni taroccate, ma, soprattutto, i buchi di bilancio da far rabbrividire. le societa` e i presidenti hanno una grande responsabilita`. hanno cercato e ottenuto un`immensa massa di denaro, piovuta soprattutto dalle televisioni, dalle sponsorizzazioni e dalla pubblicita`, ma l`hanno dilapidata arricchendo i calciatori e i procuratori.

la calunnia come problema sociale e` l`elemento che caratterizza i casi qui esaminati. tre episodi esemplari, ancorche` diversissimi tra loro, che mettono a nudo gli ingranaggi sottili e inesorabili che possono portare un caso di "ordinaria giustizia" ad assumere dimensioni di grande interesse culturale e politico.



qual e` lo stato di salute dell`industria italiana? quali quote di mercato detiene l`economia globale? come risponde alle sfide della concorrenza internazionale? dopo alcuni brevi cenni storici e dati quantitativi, il volume disegna le caratteristiche del nostro peculiare modello di sviluppo e ne discute i vincoli e le opportunita`: la prevalenza della piccola impresa e dei distretti, la specializzazione produttiva e geografica, i divari territoriali, la proprieta` e il controllo delle imprese in un capitalismo a conduzione familiare. gli ultimi due capitoli sono dedicati all`impatto della new economy sulle imprese italiane e alle politiche industriali che sono perseguibili nel nuovo quadro europeo.


il protagonista di questo romanzo e` un vicere` malinconico e misantropo, afflitto dall`esuberanza della moglie cosi` come dallo stuolo di parenti e cortigiani, costretto a vivere in una citta` solare e violenta di cui e` l`unico a vedere la reale decadenza, obbligato a rappresentare un potere in cui non crede. questo personaggio lunatico una notte sogna la caduta della luna. e la luna cade davvero, in una contrada del vicereame, gettando scompiglio tra i contadini ma ancor piu` tra gli accademici chiamati a spiegare il prodigio con la loro povera scienza.












scritta negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale ma apparsa postuma nel 1954, "la crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale" e` un`opera decisiva nella storia del pensiero occidentale, nata da un`urgenza profonda di edmund husserl: recuperare il senso piu` autentico della filosofia, in opposizione al rigido obiettivismo delle scienze di meri fatti, astratte dai soggetti, le quali, nelle sue parole, non possono che creare "meri uomini di fatto". testo imprescindibile per chiunque voglia accostarsi alla fenomenologia, "la crisi delle scienze europee" e` anche la testimonianza piu` lucida e profetica del pensiero di husserl: negli anni trenta, il filosofo scriveva che "noi uomini del presente siamo di fronte al grave pericolo di soccombere nel diluvio scettico", e quel pericolo e` oggi ancora piu` tangibile.

