
quarant`anni dopo, gli archivi desecretati del dipartimento di stato e della cia restituiscono un piccolo tesoro: la versione americana del fallito tentativo insurrezionale dell`argentino ernesto "che" guevara in bolivia. un vero e proprio contro-diario scritto giorno per giorno da washington e dall`ambasciata usa a la paz nei caldi mesi del 1967, quando sembrava imminente l`esplodere di un "nuovo vietnam" dal rio grande alla terra del fuoco. le carte rivelano in tutta la sua drammaticita` la fragile, contraddittoria politica dell`amministrazione johnson nei confronti dell`america latina, e completano il celebre diario in bolivia del che, un cult mondiale della rivolta giovanile del 1968.



il dibattito attuale sui rapporti fra stati uniti e medio oriente si svolge nella convinzione generale della totale assenza di tradizioni democratiche nel mondo islamico. una convinzione che azzera un secolo di storia, in cui molti pensatori e intellettuali arabi, turchi e israeliani hanno manifestato un forte orientamento liberale e durante il quale la regione conobbe anche vari esperimenti costituzionali. una vera e propria rimozione della storia che e` messa a confronto con l`azione di francia e gran bretagna tra le due guerre nei paesi soggetti alla lega delle nazioni. li libro colloca la resurrezione dell`impero americano in continuita` con l`esperienza disastrosa delle potenze coloniali europee che hanno occupato il medio oriente.

il nome delle casate nemiche dei capuleti e dei montecchi risuona per la prima volta nel versi di dante. ma e` solo con la novella di luigi da porto che su questi due nomi si innesta la vicenda tragica destinata a trasformarsi in mito: l`odio dei padri s`incrocia funestamente con l`amore che nasce tra i figli e, complici avverse stelle, porta a morte e rovina. un mito che si ripresenta piu` volte nell`immaginario della letteratura, pittura, musica, scultura, in tempi e luoghi assai diversi, e che trova nella scrittura, dopo da porto, in shakespeare e in keller, i suoi momenti piu` alti e piu` poetici.

oggetto del libro e` poco meno di un semestre della vita di koestler: dal gennaio al maggio del 1937. militante comunista, corrispondente di un giornale inglese, e` in spagna durante la guerra civile, dalla parte della repubblica; viene catturato, gettato in carcere e condannato a morte. a maggio, grazie a pressioni del governo inglese e a una campagna internazionale di solidarieta`, viene liberato con uno scambio di prigionieri. in quei mesi koestler sperimenta la vita del condannato a morte: vede, o per meglio dire, indovina la carneficina che lo circonda, le torture, le esecuzioni sommarie; misura su di se` l`altalena delle speranze e della disperazione; da` inizio a quel processo di revisione che lo portera` ad abbandonare il comunismo.

in un`orchestrazione di toni e sentimenti, ora con sarcasmo ora con ironia, alessandro banda in questi racconti d`esordio, "dolcezze del rancore", stigmatizza molte insensatezze della vita contemporanea. un mosaico di storie piu` o meno inventate, provocazioni spietate e vicende paradossali.

Carlton Book, 1997, UK. Il primo libro a prendere in esame ogni canzone dei R.E.M. attraverso interviste a membri del gruppo e al produttore Mitch Easter, che svelano i misteri e l'ispirazione che stanno dietro a Losing My Religion, Radio Free Europe, Everybody Hurts o E-Bow The Letter. In inglese. Illustrato con bellissime fotografie.

la piccola betsy bobbin dell`okiahoma e il suo fedele mulo hank si ritrovano catapultati nel regno di oz durante un naufragio. presi prigionieri dai fiori del regno delle rose, betsy e hank vengono salvati dallo straccione, che si trova in viaggio per liberare suo fratello, catturato dal re niomo. i tre fuggono dal regno delle rose portando con loro la principessa ozga, lontana cugina di ozma, scacciata dal suo popolo perche` nata femmina e quindi indegna di salire al trono. accompagnati da tic-toc e da policroma, incontrati lungo la strada, gli amici si imbattono nell`armata della regina di ugabu`, partita alla conquista di oz, e la convincono a seguirli per combattere contro il re niomo. con l`aiuto di un drago azzurro i nostri eroi proveranno a deporre il maledico sovrano mentre lo straccione tenta il tutto per tutto per salvare il fratello dall`incantesimo che lo ha reso orribilmente brutto e che lo tiene prigioniero nel folto della foresta metallica... eta` di lettura: da 8 anni.


in un castello della maremma toscana vicino alla bolgheri di giosue` carducci, arriva un venerdi` di giugno del 1895 l`ingombrante e baffuto pellegrino artusi. lo precede la fama del suo celebre "la scienza in cucina e l`arte di mangiar bene", il brioso e colto manuale di cucina, primo del genere, con cui ha inventato la tradizione gastronomica italiana. ma quella di gran cuoco e` una notorieta` che non gli giova del tutto al castello, dove dimora la famiglia del barone romualdo bonaiuti, gruppo tenacemente dedito al nulla. la formano i due figli maschi, gaddo, dilettante poeta che spera sempre di incontrare carducci, e lapo, cacciatore di servette e contadine; la figlia cecilia, di talento ma piegata a occupazioni donnesche; la vecchia baronessa speranza che vigila su tutto dalla sua sedia a rotelle; la dama di compagnia che vorrebbe solo essere invisibile, e le due cugine zitelle. in piu`, la numerosa servitu`, su cui spiccano la geniale cuoca, il maggiordomo teodoro, e l`altera e procace cameriera agatina. contemporaneamente al cuoco letterato e` giunto al castello il signor ciceri, un fotografo: cosa sia venuto a fare al castello non e` ben chiaro, come in verita` anche l`artusi. in questo umano e un po` sospetto entourage, piomba gelido il delitto. teodoro e` trovato avvelenato e poco dopo una schioppettata ferisce gravemente il barone romualdo. i sospetti seguono la strada piu` semplice, verso la povera agatina. sara` pellegrino artusi a dare al delegato di polizia le dritte per ritrovare la pista giusta.




edipo, figlio di laio, ha attraversato i secoli dell`immaginario occidentale, presenza ingombrante e scomoda che la psicoanalisi freudiana ha contribuito a rafforzare con straordinaria potenza. di questa lunga storia letteraria sono stati scelti, per accompagnare in questa "variazione" la tragedia fondante di sofocle, i testi di seneca, quello di dryden e lee, scritto nel 1678 e qui tradotto per la prima volta in lingua italiana, e infine quello di cocteau. la dura, incalzante indagine sofoclea consegna alla cultura occidentale l`archetipo del soggetto che si interroga su se stesso e che, accecandosi, punisce l`organo della conoscenza che tante imprese gli ha consentito, ma non quella di vedersi davvero e di conoscere la propria storia. in seneca il racconto si trasforma in un`acuta interpretazione psicologica. tutto quel passato che l`edipo di sofocle sembrava aver rimosso e` presente invece fin dall`inizio e corrode l`animo del re al punto che la verita`, pur atroce, giunge a lui come una liberazione dalla cupa angoscia che lo opprime. con dryden il rapporto tra edipo e giocasta, da sempre sottinteso nei suoi risvolti privati, viene alla luce sotto il segno dell`eros che spinge madre e figlio l`uno verso l`altra, irresistibilmente, in un movimento alterno di attrazione e ripulsa. e giocasta domina anche nella pie`ce di cocteau, giocasta che supera la morte e che si affianca ad antigone per accompagnare e proteggere edipo sulla via dell`esilio.

in questo seminario lacan tratta dell`uomo e della donna. per essere precisi tratta del loro rapporto, a proposito del quale l`immaginazione ha da sempre alimentato piacevoli illusioni e struggenti passioni, e rispetto al quale la cultura ha prescritto, secondo i tempi, cio` che e` bene e cio` che e` male. in realta` sia la poesia, in modo suggestivo, sia la societa`, che accentua il disagio di questo rapporto, sono come dei veli che coprono un buco: un buco nel reale. lacan propone un`inedita definizione: . questo non vuole dire che non ci possano essere quei rapportini, cosi` li chiama, che fanno la delizia e la croce del genere umano. vuol dire invece che tra l`uomo e la donna non c`e`, a priori, nessun accordo ne` armonia alcuna. difetto che non dipende ne` dall`uno ne` dall`altra, poiche` la chiave e` da ritrovare soltanto in quello che freud ha chiamato inconscio e che lacan cerca di precisare sviluppando una nuova logica. e l`inconscio che rende impossibile che di due si arrivi a fare uno. eppure l`uno-tutto-solo c`e`. al non c`e` del rapporto sessuale si oppone il c`e` dell`uno, il quale e` solo nel suo godimento, e questo vale per qualunque corpo parlante, che sia dell`uno o dell`altro sesso. qui inizia l`ultimo insegnamento di lacan. sembra che lacan ripercorra strade conosciute, e invece e` tutto diverso: l`altro non e` quello che conoscevamo, e neppure il desiderio, addirittura neppure il godimento. l`inconscio stesso, che lacan piu` avanti chiamera` parlessere, si situa ormai sotto l`egida dell`uno nella dimensione del reale.





