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attraverso la storia e la teoria della cultura visuale, dagli studi sulla prospettiva rinascimentale a internet, passando per la fotografia, il cinema e la televisione, mirzoeff si chiede come e perche` i mezzi di comunicazione basati sulla dimensione visuale hanno assunto un ruolo cosi` centrale nella nostra vita quotidiana. l`ipotesi sostenuta e` che oggi la forma primaria di approccio e comprensione del mondo e` visuale, e non piu` testuale, come e` stato per secoli.

una raccolta di testi, saggi, discorsi, pensieri dedicati all`arte, risalenti agli anni 1920-30, composti da vale`ry, in occasione di conferenze, presentazioni di cataloghi, prefazioni. nella concezione di vale`ry il concetto di "arte" e` molto piu` ampio di quello tradizionale, comprendendo non solo pitura, scultura, architettura, ma anche le arti tipografiche, la danza, il ricamo, la dizione poetica, ecc. tra i temi e gli artisti trattati: veronese, carot, manet, degas, le poesie cinesi, il problema del museo, ecc.

giocato sullo scarto fra luoghi comuni e verita`, fra cultura di massa e drammi collettivi reali, "il dilemma del prigioniero" e` un romanzo sull`america che non nasconde propositi parodistici. powers racconta la storia di una famiglia americana di provincia, tipica e insieme stravagante. al centro, la figura del padre, edward hobson, un insegnante di storia con la vocazione del pedagogo, che costringe i figli a una quotidiana palestra culturale fatta di nozioni memorizzabili e sentenze morali. in realta` quest`uomo dall`apparenza cosi` efficiente e pratica e` uno sconfitto, un "prigioniero" che cerca di eludere i "dilemmi" della vita proponendo a se stesso e ai suoi figli interrogativi scolastici, fuorvianti.

il volume raccoglie le inteviste fatte a diversi autori americani, fra gli altri: grace paley, don delillo, mark leyner, kathy acker, jerome rothenberg, in una campionatura rappresentativa di quella generazione postmoderna americana che ha tentato di forzare i limiti della scrittura, e di superare nuove soglie. attorno ai discorsi personali, la storia di questi ultimi dieci anni: la fine della guerra fredda, la lingua dei nuovi immigrati dell`est, gli interrogativi posti dalle nuove tecnologie e dalle nuove geografie dell`immaginario. sullo sfondo new york come citta` multiforme: ora colta nella dimensione familiare del village, ora rifugio per l`apolide espatriato, ora teatro di circoli musicali.

in questo libro gli autori si chiedono da che parte stanno le "colpe" del mancato dialogo tra il mondo freudiano e il mondo junghiano. alle difficolta` del rapporto umano personale di freud con jung e alla conseguente considerazione di jung come "eretico" dopo il suo distacco, fanno riscontro le profonde contraddizioni presenti nel pensiero di jung e il conservatorismo di alcuni dei suoi seguaci, che sembra avere reso quasi impossibile una discussione critica dell`eredita` junghiana. ma proprio a partire da una riflessione di impronta junghiana, sostengono gli autori, puo` prendere corpo una teoria che sia in grado di legittimare l`attuale convivenza di una sconcertante varieta` di dottrine psicoterapeutiche.

nel suggerire le sue interpretazioni, l`autore integra psicoanalisi e critica letteraria mettendo in discussione e giungendo a capovolgere numerosi giudizi e stereotipi interpretativi tradizionali. charles bovary diventa un personaggio piu` interessante e piu` attivo di quanto e` sempre stato tradizionalmente considerato: il lavoro inconscio del suo sadomasochismo contribuisce in modo decisivo all`adulterio e al suicidio di emma. l`uomo lear ha un infantile e disperato bisogno d`amore che, come re, non puo` ammettere. le tesi dell`autore sono affascinanti e stimolanti per tutti i lettori; coloro che hanno familiarita` con la psicoanalisi ne riconosceranno il metodo nella motivazioni inconsce, nella scoperta di verita` mascherate.

auge` analizza la capacita` della finzione di diventare realta`, inevitabilmente piegata, a sua volta, al senso della finzione. e` quello che emerge nel dei due testi che compongono il volume: in "finzioni di fine secolo" si leggera` del tour de france del 1997 e del mondiale di calcio del 1998, della morte di diana (avvenimento-immagine) e di quella di john john (non avvenimento). il secondo testo, "che cosa succede?" rientra in quella che l`autore chiama "letteratura sperimentale" ed e` in realta` il frutto della sua capacita` di osservazione e di analisi.

blesford, anni cinquanta: nell`inghilterra che si sta lasciando alle spalle il secondo conflitto mondiale e le ristrettezze del dopoguerra, ha inizio il romanzo di cui e` protagonista frederica potter; un romanzo che e` per meta` la storia problematica e talora lacerante della famiglia potter, e per l`altra meta` la storia di un allestimento teatrale minuziosamente descritto, quello dell`opera che da` il titolo al romanzo, "la vergine nel giardino". la vergine in questione e` elisabetta i, vergine dai molti amanti che a un marito preferi` il potere e la liberta`. il romanzo e` il primo volume della tetralogia di antonia s. byatt, di cui i lettori italiani conoscono il terzo volume, "la torre di babele".

la svolta istituzionale e politica del 1946 rinnovo` profondamente l`italia, nel costume, nella cultura e nel linguaggio. le citta` erano piene di cumuli di macerie, ma nella pace ritrovata le speranze prevalevano. in quel bisogno di esprimersi, la lingua comune fu chiamata a rispondere a una pluralita` di impieghi e registri prima sconosciuta, e cosi` accadde anche ai dialetti. parte da questa volonta` di nuovo la "storia linguistica dell`italia repubblicana", che si propone di continuare fino all`oggi la "storia linguistica dell`italia unita" dedicata agli anni dal 186l al secondo dopoguerra. il libro racconta il quadro delle condizioni linguistiche e culturali del paese a meta` novecento: un paese contadino segnato da bassa scolarita`, analfabetismo, predominio dei dialetti. individua poi i mutamenti di natura economica, sociale, politica e le luci e le ombre di quel che e` avvenuto nel linguaggio: largo uso dell`italiano nel parlare, ma continua disaffezione alla lettura, nuovo ruolo dei dialetti, scarsa consuetudine con le scienze, mediocri livelli di competenza della popolazione adulta, difficolta` della scuola. l`ultimo capitolo, infine, mostra come tutto cio` incida sui modi di adoperare la nostra lingua: sul vocabolario e la grammatica che usiamo, parlando in privato o in pubblico, o scrivendo testi giornalistici, amministrativi e burocratici, letterari o scientifici.

fotografo eclettico e surrealista della prima ora, jacques-andre` boiffard (1902-1961) e` una figura inafferrabile e affascinante, rimasta sinora nella penombra nonostante il ruolo significativo svolto nella storia delle avanguardie. solo dal 2011, grazie alla collezione che christian bouqueret ha donato al centre pompidou, e` possibile avere una visione d`insieme della sua opera di cui questo volume si propone di tracciare le tappe fondamentali. dall`apprendistato presso l`atelier di man ray alle enigmatiche fotografie di parigi scattate per "nadja" di andre` breton, dalle perturbanti immagini realizzate per "documents" sotto la guida di georges bataille alle collaborazioni con man ray, jacques pre`vert e lou tchimoukow, questo libro, che esce in concomitanza con la prima mostra fotografica interamente dedicata a boiffard dal centre pompidou di parigi, e` il primo a fornire, oltre alla biografia, l`analisi di un percorso artistico che si pone come la "storia di un occhio" in grado di interpretare visivamente la complessa esperienza surrealista.

nel medioevo le reliquie di santi, beati e martiri viaggiavano da un luogo all`altro d`europa: dita, mani, gambe, piedi, teste, lingue, cuori e capelli. le parti piu` pregiate riguardavano la specialita` del santo: di antonio di padova, predicatore, la lingua; di sant`apollonia i denti cavati con le tenaglie: paolo vi li fa raccogliere e ne riempie una cassetta con 3 chili e mezzo. questa guida permette di conoscere le piu` celebri e curiose reliquie, di cui l`italia e` piena: quelle ancora venerate perche` incredibilmente miracolose, quelle cadute in disgrazia perche` false e inefficaci; le vicende di chi le ha trovate e protette, oppure rubate, fatte a pezzi, falsificate e vendute. il santo prepuzio, l`autentica lettera del diavolo, il corpo avventuroso di san marco, il sangue di san lorenzo e cosi` via.

la citta` del nord che ospita i personaggi di "desideri deviati" e` anche la sua protagonista, con i suoi uffici, le sue fabbriche dismesse e le sue passerelle. chi la abita e` animato da forze molto diverse: amore, cultura, successo, giustizia politica. e dunque, cos`e` che vuole veramente, qual e` il desiderio piu` profondo di nico quell, inquieto "ragazzo senza qualita`" che avevamo gia` incontrato in "cuori fanatici"? attorno e insieme a lui, si muovono gli altri personaggi di questo romanzo, che a cavallo tra realismo e fantasia gotica racconta con uno sguardo affilato l`editoria e la moda, miniere di sogni e frustrazioni, all`inizio di un decennio, gli anni ottanta, in cui tutto e` in mutazione: l`editore minaudo e il deforme coboldo, la modella sheila b., misteriosa amazzone nera, gli ambigui architetti igor e vera macchi, irene, sorella persa e ritrovata, il maestro chirone ognuno ingaggiato in duelli intellettuali o amorosi, fatui o violenti, dove ci si gioca il senso della vita. ma il desiderio non si compie mai, e` per sua natura deviante: nella capitale del lavoro - fotografata un istante prima che si trasformi in citta` delle attrazioni - si smania sempre per qualcosa, e si finisce per ottenere o perdere qualcuno. e sotto la sua superficie scintillante, come nel film metropolis, c`e` un popolo che vive nelle sue viscere, un`energia barbarica, selvaggia, pronta a ribellarsi per riconquistare la citta`.

description : 1973 - 517 pages - 1 volumes

stando al racconto contemporaneo su roma - propugnato tanto dai media quanto dai residenti - la citta` e` prossima al collasso. ogni anno la si ritrova qualche gradino piu` in basso nelle classifiche di vivibilita`. ai problemi di tutte le grandi capitali - turismo mordi e fuggi, traffico, scarto tra centro radical-airbnb e periferie degradate - negli ultimi anni roma sembra voler aggiungere una lista di nefandezze tutta sua: una serie di amministrazioni fallimentari, corruzione capillare, rigurgiti fascisti non piu` minoritari, criminalita` diffusa, mafia. una situazione apparentemente irredimibile che ha trovato il simbolo perfetto nel record mondiale di auto`bus pubblici che prendono fuoco da soli. ma questa narrazione dello sfacelo sembra contraddetta da altrettanti segnali in direzione opposta. la prima cosa che stupisce e` l`assenza dell`emigrazione di massa che normalmente ci si aspetterebbe: la larghissima maggioranza dei romani non si sogna nemmeno per un istante di , e i tanti nuovi arrivati che negli ultimi decenni l`hanno popolata sono spesso indistinguibili dagli autoctoni nelle attitudini e nell`amore profondo che li lega a questa che . a ben guardare sono infinite le contraddizioni e gli opposti conciliati da roma, una citta` . la si pensa grande e invece e` immensa, la metropoli piu` estesa d`europa. i suoi confini si spingono enormemente piu` in la` dei capolinea della metro e ben oltre la cerchia della piu` grande autostrada urbana d`italia, il gra, che ne racchiude solo una frazione. ma soprattutto, in contrasto con lo stereotipo piu` falso di sempre, per quanto fondata oltre 2770 anni fa, roma e` una citta` profondamente moderna, come il 92 per cento dei suoi palazzi, e tutt`altro che eterna, se la sua crescita dal dopoguerra a oggi ha

lezioni italiane raccoglie dieci testi che, proprio per la loro natura pubblica e divulgativa, rivelano al lettore con rigorosa chiarezza l`etica e la poetica del premio nobel portoghese. si tratta di conferenze in cui jose` saramago offre chiavi di lettura inedite, personali e sorprendenti per la comprensione della propria opera, riflette sul ruolo della letteratura e affronta coraggiosamente questioni sociali e temi filosofici e politici tra i piu` delicati e urgenti per la societa` contemporanea. queste pagine di impegno intellettuale e passione civile costituiscono una porta d`accesso privilegiata all`universo di uno dei piu` grandi scrittori contemporanei.

bui, discendente dei colonizzatori di kjalarnes, e` un ragazzo poco promettente: ribelle e testardo, non vuole saperne di offrire sacrifici agli de`i e, quando e` messo al bando per empieta`, non solo da` fuoco al tempio pagano, ma continua a girare . la semplice frombola che porta legata in vita si rivela pero` un`arma terribile, e bui, grazie anche alle arti arcane della madre adottiva esja, riesce a sottrarsi alle ire dei signori locali e a fuggire in norvegia, dove per aver salva la vita lo aspetta una prova giudicata impossibile: dovra` introdursi nell`introvabile regno di dofri, sovrano dei giganti, e ottenere la sua preziosa scacchiera. stavolta ad aiutarlo e` la figlia di dofri, della quale si innamora. e dopo essersi separato da lei torna carico di onori e ricchezze in islanda, dove si stabilisce come signore della sua contrada di origine. ma qualche anno dopo il destino bussa alla porta: e` il figlio jokull, avuto dalla principessa dei giganti e venuto a reclamare la sua eredita`. esempio di tardomedievale, la storia di bui andri?sson tende a sfumare il passato storico della terra del ghiaccio nel leggendario e nel fantastico, intrecciando i temi classici della colonizzazione d`islanda, della faida e della tensione tra paganesimo e cristianesimo a quelli della `quest` eroica, della sfida impossibile e della lotta contro esseri soprannaturali. e le avventure del figlio di bui narrate nel suo seguito (racconto di jokull buason) virano piu` decisamente verso il fiabesco e l`esotico, tra terre selvagge di groenlandia, temibili orchesse e anelli magici, costruendo un altro pezzetto di quel lungo arco che congiunge la tradizione orale di cui le saghe si nutrirono al gusto del lettore moderno.

in un villaggio sperduto, circondato dai grandi vulcani e dagli infiniti ghiacciai del sud dell`islanda, vive gunnar, giovane ribelle e indolente senza apparenti qualita`, tanto da meritarsi il titolo di . reclutato dal fratello maggiore, prediletto dal padre, per misurarsi alle gare di lotta con la meglio gioventu` della regione, riesce a dare una lezione agli arroganti e sleali figli del potente vicino, diventando futuro bersaglio di temibili vendette, ma guadagnandosi il rispetto degli altri e una nuova coscienza di se`: d`ora in poi prendera` in mano il proprio destino di eroe. imbarcato su una nave mercantile alla volta del mitico nord, nel corso di avventurosi viaggi rivelera` il suo valore uccidendo un orso polare, lottando con giganti e troll, sfidando la collera dello jarl norvegese e duellando con i vichinghi del mar baltico, fino a tornare a casa, uomo saggio, onorato e ricco. ambientata nel x secolo, la "saga di gunnar" traccia un passato eroico per una regione storicamente tra le piu` isolate d`islanda, elevando il protagonista a capostipite delle sue genti. esempio tardo di un genere ormai al tramonto, quello delle , il racconto mescola vaghi ricordi locali, leggende ed elementi fantastici agli stilemi delle favole e delle epiche cavalleresche basso-medievali. libera da riferimenti genealogici e da rimandi al complesso intreccio storico di quei primi secoli, la breve saga si rivela particolarmente godibile per il lettore moderno: appassionante, a tratti divertente, nonche` un perfetto esempio di come gli islandesi, nell`autunno del medioevo, amassero immaginare e celebrare il proprio passato.

copenaghen e forse la citta che piu si avvicina a una visione utopica del futuro. in quale altro luogo e possibile immaginare passeggini incustoditi in ordinate file fuori dai caffe con dentro bambini che dormono tranquilli? nelle acque un tempo nocive del porto gli abitanti fanno il bagno mentre lungo le piste ciclabili sopraelevate sfrecciano le biciclette. dall?alto della copenhill, l?inceneritore che e anche una pista da sci, si vedono pale eoliche a perdita d?occhio. ricchi turisti affollano sofisticati ristoranti che servono prodotti locali e stagionali. la citta, collegata alla svezia in una regione economica transnazionale completamente integrata, e un modello di innovazione urbana, dove la qualita della vita e l?attenzione all?ambiente sembrano essere priorita indiscusse. the passenger va a esplorare questo futuro possibile, con storie che cercano di far toccare con mano l?astratto concetto di vivibilita, guardando la citta con gli occhi di chi ci vive: chi sta cercando casa, chi sta per diventare genitore, chi preferisce starne lontano e chi la conosceva quando non era ancora la versione migliore di se stessa. sono i bambini a farla da padroni, in una citta-parco giochi che sembra aver deciso che lo storico luna park di tivoli non era piu sufficiente: il segreto danese della felicita potrebbe essere l?idea di fare tutto il possibile perche l?infanzia sia felice. come si puo immaginare, tuttavia, non e tutto rose, fiori e vini naturali. l?ambizioso obiettivo di raggiungere il net zero entro il 2025 e stato posticipato e anche a copenaghen l?ambiente a volte viene sacrificato per rispondere a problemi piu immediati come la carenza di nuove case: il piu grosso progetto urbanistico della storia danese, un quartiere in costruzione su un?isola artificiale, e osteggiato dagli ambientalisti, mentre un immenso parco cittadino rischia di essere privatizzato. d?altronde, bisogna far quadrare i conti del tanto invidiato welfare e questo porta a fare dei compromessi: p

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