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attraverso la storia e la teoria della cultura visuale, dagli studi sulla prospettiva rinascimentale a internet, passando per la fotografia, il cinema e la televisione, mirzoeff si chiede come e perche` i mezzi di comunicazione basati sulla dimensione visuale hanno assunto un ruolo cosi` centrale nella nostra vita quotidiana. l`ipotesi sostenuta e` che oggi la forma primaria di approccio e comprensione del mondo e` visuale, e non piu` testuale, come e` stato per secoli.

il volume raccoglie le inteviste fatte a diversi autori americani, fra gli altri: grace paley, don delillo, mark leyner, kathy acker, jerome rothenberg, in una campionatura rappresentativa di quella generazione postmoderna americana che ha tentato di forzare i limiti della scrittura, e di superare nuove soglie. attorno ai discorsi personali, la storia di questi ultimi dieci anni: la fine della guerra fredda, la lingua dei nuovi immigrati dell`est, gli interrogativi posti dalle nuove tecnologie e dalle nuove geografie dell`immaginario. sullo sfondo new york come citta` multiforme: ora colta nella dimensione familiare del village, ora rifugio per l`apolide espatriato, ora teatro di circoli musicali.

nel medioevo le reliquie di santi, beati e martiri viaggiavano da un luogo all`altro d`europa: dita, mani, gambe, piedi, teste, lingue, cuori e capelli. le parti piu` pregiate riguardavano la specialita` del santo: di antonio di padova, predicatore, la lingua; di sant`apollonia i denti cavati con le tenaglie: paolo vi li fa raccogliere e ne riempie una cassetta con 3 chili e mezzo. questa guida permette di conoscere le piu` celebri e curiose reliquie, di cui l`italia e` piena: quelle ancora venerate perche` incredibilmente miracolose, quelle cadute in disgrazia perche` false e inefficaci; le vicende di chi le ha trovate e protette, oppure rubate, fatte a pezzi, falsificate e vendute. il santo prepuzio, l`autentica lettera del diavolo, il corpo avventuroso di san marco, il sangue di san lorenzo e cosi` via.

la citta` del nord che ospita i personaggi di "desideri deviati" e` anche la sua protagonista, con i suoi uffici, le sue fabbriche dismesse e le sue passerelle. chi la abita e` animato da forze molto diverse: amore, cultura, successo, giustizia politica. e dunque, cos`e` che vuole veramente, qual e` il desiderio piu` profondo di nico quell, inquieto "ragazzo senza qualita`" che avevamo gia` incontrato in "cuori fanatici"? attorno e insieme a lui, si muovono gli altri personaggi di questo romanzo, che a cavallo tra realismo e fantasia gotica racconta con uno sguardo affilato l`editoria e la moda, miniere di sogni e frustrazioni, all`inizio di un decennio, gli anni ottanta, in cui tutto e` in mutazione: l`editore minaudo e il deforme coboldo, la modella sheila b., misteriosa amazzone nera, gli ambigui architetti igor e vera macchi, irene, sorella persa e ritrovata, il maestro chirone ognuno ingaggiato in duelli intellettuali o amorosi, fatui o violenti, dove ci si gioca il senso della vita. ma il desiderio non si compie mai, e` per sua natura deviante: nella capitale del lavoro - fotografata un istante prima che si trasformi in citta` delle attrazioni - si smania sempre per qualcosa, e si finisce per ottenere o perdere qualcuno. e sotto la sua superficie scintillante, come nel film metropolis, c`e` un popolo che vive nelle sue viscere, un`energia barbarica, selvaggia, pronta a ribellarsi per riconquistare la citta`.

description : 1973 - 517 pages - 1 volumes

stando al racconto contemporaneo su roma - propugnato tanto dai media quanto dai residenti - la citta` e` prossima al collasso. ogni anno la si ritrova qualche gradino piu` in basso nelle classifiche di vivibilita`. ai problemi di tutte le grandi capitali - turismo mordi e fuggi, traffico, scarto tra centro radical-airbnb e periferie degradate - negli ultimi anni roma sembra voler aggiungere una lista di nefandezze tutta sua: una serie di amministrazioni fallimentari, corruzione capillare, rigurgiti fascisti non piu` minoritari, criminalita` diffusa, mafia. una situazione apparentemente irredimibile che ha trovato il simbolo perfetto nel record mondiale di auto`bus pubblici che prendono fuoco da soli. ma questa narrazione dello sfacelo sembra contraddetta da altrettanti segnali in direzione opposta. la prima cosa che stupisce e` l`assenza dell`emigrazione di massa che normalmente ci si aspetterebbe: la larghissima maggioranza dei romani non si sogna nemmeno per un istante di , e i tanti nuovi arrivati che negli ultimi decenni l`hanno popolata sono spesso indistinguibili dagli autoctoni nelle attitudini e nell`amore profondo che li lega a questa che . a ben guardare sono infinite le contraddizioni e gli opposti conciliati da roma, una citta` . la si pensa grande e invece e` immensa, la metropoli piu` estesa d`europa. i suoi confini si spingono enormemente piu` in la` dei capolinea della metro e ben oltre la cerchia della piu` grande autostrada urbana d`italia, il gra, che ne racchiude solo una frazione. ma soprattutto, in contrasto con lo stereotipo piu` falso di sempre, per quanto fondata oltre 2770 anni fa, roma e` una citta` profondamente moderna, come il 92 per cento dei suoi palazzi, e tutt`altro che eterna, se la sua crescita dal dopoguerra a oggi ha

in un villaggio sperduto, circondato dai grandi vulcani e dagli infiniti ghiacciai del sud dell`islanda, vive gunnar, giovane ribelle e indolente senza apparenti qualita`, tanto da meritarsi il titolo di . reclutato dal fratello maggiore, prediletto dal padre, per misurarsi alle gare di lotta con la meglio gioventu` della regione, riesce a dare una lezione agli arroganti e sleali figli del potente vicino, diventando futuro bersaglio di temibili vendette, ma guadagnandosi il rispetto degli altri e una nuova coscienza di se`: d`ora in poi prendera` in mano il proprio destino di eroe. imbarcato su una nave mercantile alla volta del mitico nord, nel corso di avventurosi viaggi rivelera` il suo valore uccidendo un orso polare, lottando con giganti e troll, sfidando la collera dello jarl norvegese e duellando con i vichinghi del mar baltico, fino a tornare a casa, uomo saggio, onorato e ricco. ambientata nel x secolo, la "saga di gunnar" traccia un passato eroico per una regione storicamente tra le piu` isolate d`islanda, elevando il protagonista a capostipite delle sue genti. esempio tardo di un genere ormai al tramonto, quello delle , il racconto mescola vaghi ricordi locali, leggende ed elementi fantastici agli stilemi delle favole e delle epiche cavalleresche basso-medievali. libera da riferimenti genealogici e da rimandi al complesso intreccio storico di quei primi secoli, la breve saga si rivela particolarmente godibile per il lettore moderno: appassionante, a tratti divertente, nonche` un perfetto esempio di come gli islandesi, nell`autunno del medioevo, amassero immaginare e celebrare il proprio passato.

copenaghen e forse la citta che piu si avvicina a una visione utopica del futuro. in quale altro luogo e possibile immaginare passeggini incustoditi in ordinate file fuori dai caffe con dentro bambini che dormono tranquilli? nelle acque un tempo nocive del porto gli abitanti fanno il bagno mentre lungo le piste ciclabili sopraelevate sfrecciano le biciclette. dall?alto della copenhill, l?inceneritore che e anche una pista da sci, si vedono pale eoliche a perdita d?occhio. ricchi turisti affollano sofisticati ristoranti che servono prodotti locali e stagionali. la citta, collegata alla svezia in una regione economica transnazionale completamente integrata, e un modello di innovazione urbana, dove la qualita della vita e l?attenzione all?ambiente sembrano essere priorita indiscusse. the passenger va a esplorare questo futuro possibile, con storie che cercano di far toccare con mano l?astratto concetto di vivibilita, guardando la citta con gli occhi di chi ci vive: chi sta cercando casa, chi sta per diventare genitore, chi preferisce starne lontano e chi la conosceva quando non era ancora la versione migliore di se stessa. sono i bambini a farla da padroni, in una citta-parco giochi che sembra aver deciso che lo storico luna park di tivoli non era piu sufficiente: il segreto danese della felicita potrebbe essere l?idea di fare tutto il possibile perche l?infanzia sia felice. come si puo immaginare, tuttavia, non e tutto rose, fiori e vini naturali. l?ambizioso obiettivo di raggiungere il net zero entro il 2025 e stato posticipato e anche a copenaghen l?ambiente a volte viene sacrificato per rispondere a problemi piu immediati come la carenza di nuove case: il piu grosso progetto urbanistico della storia danese, un quartiere in costruzione su un?isola artificiale, e osteggiato dagli ambientalisti, mentre un immenso parco cittadino rischia di essere privatizzato. d?altronde, bisogna far quadrare i conti del tanto invidiato welfare e questo porta a fare dei compromessi: p

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