



freud aveva chiamato il proprio metodo "cura parlante", ma come lo si puo` applicare all`infanzia che ancora non parla? come possono essere raggiunti i periodi piu` oscuri della prima evoluzione psichica? le dottrine della klein intendono gettare una nuova luce non solo sulla costituzione e il funzionamento dell`apparato psichico, ma pure su due dei piu` importanti gruppi di malattie mentali, la schizofrenia e la psicosi maniaco-depressiva, per aprire infine nuove prospettive sui fatti artistici e nuove vie alla comprensione dei rapporti sociali.

due donne stanno sedute a chiacchierare sulla strada. passa dante alighieri. il poeta ha "carnagione scura, capelli folti, neri e ricci, come la barba". una delle due donne dice all`altra: "guarda! quello e` il tizio che e` stato all`inferno e parla degli spiriti e delle cose incredibili che ha visto laggiu`". la vicina commenta: "dici bene, mia cara. e proprio cosi`: guarda li` che barba crespa e che pelle scura gli hanno fatto venire il nero e il fumo dell`inferno". se dante era brutto, petrarca, il semprevergine, era bello e boccaccio, tondo e grasso. tra varie scintillazioni aneddotiche, l`umanista, banchiere e mercante, giannozzo manetti (1396-1459) abbrevia e rilega le biografie dei tre artefici di una luminosa rinascita culturale.


la prima pagina del "journal" fu scritta il 2 dicembre 1851, giorno in cui luigi napoleone attuo` il suo colpo di stato. chi comincia a scrivere un diario istituisce la sua "seconda nasicta": il dialogo con se stessi, o con la realta`, viene da quel momento fissato sulle pagine. nel tempo si inserisce la frattura di un giorno inaugurale: a una zona d`ombra si contrappone la raccolta meticolosa della realta`, che viene selezionata e riproposta in vasi trasparenti e di dimensione diversa.





un uomo guarda, lontano, le acque dell`ellesponto; e traccia il bilancio di un`intera esistenza. annibale ha appena finito di redigere le sue memorie, il testamento spirituale destinato, egli spera, a sopravvivergli e a giustificarlo nell`ora in cui sente approssimarsi la fine. il cartaginese ripercorre cosi` il suo passato: l`infanzia in una cartagine ormai quasi sognata, che non rivedra` mai piu`; l`agonia di un leone crocifisso visto da bambino; la vocazione militare da subito evidente; l`inflessibile senso del dovere che lo ha spinto su una strada segnata fin dall`inizio. ora il sogno inseguito da annibale, nel tragitto dalla spagna a crotone, e` svanito. il passaggio delle alpi, destinato a divenire leggenda, e l`iniziale succedersi di trionfi militari hanno invece rivelato la spaventosa forza di una realta` politica, quella romana, immensamente superiore alla sua cartagine. questa forza sta ora dilagando e minaccia di trasformare quel mondo ellenistico che il cartaginese ama e al quale appartiene. in queste pagine, un vinto nobilissimo ripercorre, con amara sincerita`, le tappe di una vita senza uguali.


a inizio novecento a vienna succedeva tutto, dalla nascita della psicoanalisi alla pubblicazione dei lavori di schnitzler, alla istituzione delle wiener werkstatte che modificarono il modo di fare design, alla secessione viennese, che rivoluziono` per l`ennesima volta il modo di fare arte. a questo movimento appartenevano i due artisti che rappresentano un po` l`inizio e la fine di quel momento creativo, i due volti speculari di uno stesso modo di fare arte: klimt e schiele, rispettivamente il volto solare e decorativo del movimento e il suo lato oscuro, inquietante. in questo libro l`autrice torna su un autore, gustav klimt (vienna 1862 - neubau 1918), al quale ha dedicato molti dei suoi studi, per aggiornare alle ultime acquisizioni il racconto della sua arte. la forza espressiva e l`eleganza decorativa caratterizzano il lavoro dell`artista. un raffinato creatore di immagini femminili dalla bellezza insieme astratta e sensuale: donne che appaiono al tempo stesso distanti come idoli remoti e creature dense di un erotismo vibrante come un arabesco. ma anche l`acuto ritrattista dell`alta borghesia austriaca di fine ottocento, tutta decoro, misurata opulenza e malinconia.

il volume raccoglie tre capolavori della poesia d`amore classica indiana. "nuvolo messaggero" di ka`lida`sa e` un lungo canto di nostalgia e di desiderio struggente. il canto di chi, lontano dalla sua donna, decide di affidare a una nube un messaggio per la sposa. "centuria d`amore" di amuraka e` una raccolta di strofe indipendenti, ciascuna con protagonisti diversi. l`attenzione del poeta e` rivolta soprattutto alle emozioni dei personaggi femminili. "le stanze dell`amor" attribuite a bilhana, sono legate a una leggenda. in segreto, il poeta ama ricambiato la figlia del re; ma, scoperto, l`uomo e` condannato a morte. prima dell`esecuzione gli e` concesso un ultimo ricordo: improvvisa le "stanze" che gli salvano la vita e gli valgono le nozze con l`amata.
