




"romanzo extragiallo umoristico" era il sottotitolo di questo romanzo del 1934 di luciano folgore (1888-1964), che fu poeta futurista, estroso e sarcastico, sfrenato inventore di occasioni surreali e provocazioni, e scrittore di testi teatrali. e frutto legittimo della sua inventiva e` questo giallo comico: comico, forse, anche per aggirare l`antipatia che il regime fascista aveva per il giallo. ma con esso si inaugura una chiave, che avra` un certo successo in italia, fino a che qualcuno come il de angelis del commissario de vincenzi, rompendo gli indugi, non trovera` il coraggio di misurarsi con il genere vero e autentico.

nella citta` di vetro, palermo, accadono fatti inspiegabili e crudeli. tra effetti illusionistici, strane apparizioni, diffuse superstizioni, animali bionici, agisce una setta, gli `schiacciatori di teste`: uccidono in modo atroce. non c`e` un piano leggibile, le morti piombano su persone accomunate solo da una certa sensibilita`. indaga ersilia, giovane vedova, minacciata e controllata dagli assassini, ma inspiegabilmente risparmiata. intorno scorrono i giorni normali, ma tesi e resi frenetici, angosciosi, da un senso di pericolo da ultimi giorni dell`umanita`.

i maneggi di un fratello tronfio di vanagloria e una sorella spiritualmente isterilita dalle molte astuzie, per accaparrarsi una ricca eredita`, ai danni della madre, grettamente egoista, e dell`altra sorella, dal carattere solare e in fondo distratta. ma al di sotto dei disegni segreti, dei complotti sotterranei, delle miserie e delle vigliaccherie inconfessabili, delle alleanze e delle strategie, che movimentano il racconto e coinvolgono il lettore in un crescente desiderio di vendetta, si sviluppa quella che puo` definirsi la tragedia delle migliori intenzioni: la falsita` si insinua nascosta dalla certezza di essere in buona fede; l`odio prende il sopravvento come reazione al sentirsi poco amati; l`affetto protettivo verso chi sembra indifeso diventa giustificazione della piu` cinica avidita`. viene in scena la dinamica del familismo, la cui angustia si rivela il laboratorio ideale per distillare veleni micidiali dagli effetti tardivi. un romanzo che appartiene al tema della letteratura familiare, segnato da una lucidita` antisentimentale e dissacrante, ma con un tono lietamente umoristico e crudele che regala un finale libertino.

lo scrittore e saggista inglese sebastian faulks descrive cosi` l`esperienza di lettura di un libro della fitzgerald: "leggere un romanzo di penelope fitzgerald e` come salire su un`automobile per una corsa un po` speciale. ogni cosa e` al massimo della qualita` il motore, la carrozzeria, gli interni, tutto vi da` un senso di affidamento. poi, dopo qualche chilometro, qualcuno scaglia il volante fuori dal finestrino". l`impressione puo` estendersi immediatamente ai suoi racconti. ne scrisse pochi preferendo la forma romanzo, composti per occasioni e riviste e questa raccolta, pubblicata postuma, li riunisce quasi tutti. spesso, come scrive masolino d`amico nell`introduzione, sembrano contenere un intero romanzo compresso, tanta e` la ricchezza di temi e personaggi. tutte le sfumature e le volute ammalianti della sua scrittura, e tutta l`originalita` delle sue situazioni sono presenti, e soprattutto la sua curiosa attenzione ironica ma convincente per lo straordinario, per renderlo al lettore come domato e sommamente naturalizzato: la magia, che ritroviamo in tutta la sua narrativa, dell`understatement applicato alle situazioni piu` contorte e ai personaggi piu` bizzarri. scritti a distanza di tempo, alcuni di questi racconti mostrano l`interesse per il soprannaturale e l`invisibile, e potrebbero definirsi quasi neri; altri, gli ultimi della raccolta, appagano un anelito di poesia.


elizabeth clare prophet ci dimostra che nella vita di ogni essere umano esiste uno spazio di luce e purezza da dove e` possibile riprendere il cammino per ritrovare la propria anima.


un libro da tenere sul comodino e da leggere la sera prima di addormentarsi o al mattino appena svegli per sentirsi incoraggiati a prendere la vita con serenita`. "piccola filosofia del mattino" raccoglie una miriade di consigli e riflessioni per ogni giorno nuovo.


e un dato di fatto: al giorno d`oggi la parola "matrimonio" fa rabbrividire gli uomini. li disorienta totalmente, li proietta in un vortice di paure, pregiudizi, domande senza risposta. questo prontuario, dedicato a tutte le donne che desiderano convolare a giuste nozze, offre in ogni pagina consigli sulla psiche del maschio, di cui ogni donna potra` fare tesoro per: scoprire nuove opportunita` per avvicinare un buon partito; scaricare un ammiratore indesiderato... gentilmente; scegliere oculatamente il luogo del primo appuntamento; imparare a scambiare i numeri di telefono con un partner desiderabile al momento opportuno; conquistarne subito il rispetto; indurlo a sbilanciarsi con la fatidica proposta di matrimonio senza imporre ultimatum di sorta... e altro ancora.

nella storia della repubblica sociale italiana e in generale del biennio 1943-45 il partito fascista repubblicano non e` mai stato tematizzato come entita` "autonoma". tanto meno ci si e` occupati delle brigate nere, cioe` della struttura nata dalla militarizzazione del partito e dunque strettamente legata alla guerra civile. il lavoro, su materiale d`archivio, ha permesso di colmare i vuoti lasciati da una memorialistica che riflette solo una parte - la parte moderata - della realta` del partito e di una letteratura storiografica che lo ha considerato, o sottovalutato, o ridicolizzato.

il settore indipendente ha prodotto, negli stati uniti, molti film interessanti da "sesso, bugie e videotape" a "puip fiction", fino ai recentissimi "crash" e "i segreti di brokeback mountain", i film indie costituiscono ormai una realta` produttiva e artistica al di fuori di hollywood. ma che cos`e` esattamente il cinema "indipendente"? questo libro ne esamina nel dettaglio le caratteristiche. se l`indipendenza e` definibile in termini industriali, nel senso di liberta` dal controllo dei grandi studios, king mostra come essa possa anche comprendere le strategie estetiche o formali che contrassegnano i film al di fuori del mainstream, o una specifica sensibilita` nei confronti di istanze sociali. alcuni film indipendenti marcano la loro distanza dal filone tradizionale sotto tutti questi punti di vista; altri si pongono in una relazione piu` stretta con hollywood. nel mezzo, ci sono vari livelli di differenziazione che rendono conto delle caratteristiche "non convenzionali" o "eccentriche" connesse al settore indie. l`indipendenza appare cosi` come una qualita` dinamica piuttosto che fissa, attiva in quel territorio che presenta punti in comune con hollywood e con le alternative radicali dell`avanguardia, del cinema "artistico" o impegnato.

risultato di piu` di vent`anni di ricerche e analisi sul tema della violenza, delle sue espressioni estreme, dei suoi usi politici e degli esiti che hanno scandito la storia del xx secolo, questo libro si propone di reperire una logica, per quanto atroce e terribile, nell`inferno dei genocidi. il che e` possibile solo attraverso una minuziosa ricostruzione dei tragitti politici, delle poste in gioco, delle tattiche e strategie per mezzo delle quali la violenza ha potuto trapassare - superando interdetti ancestrali relativi alla stessa concezione dell`umanita` - in pratica genocidiaria e purificazione etnica. la violenza in questione e` quella estrema, apparentemente piu` ingiustificabile e terrificante, che se`melin invita a guardare senza subirne gli effetti sideranti o addirittura l`atroce fascinazione, e che diventa comprensibile non appena venga inscritta nelle condizioni, nei meccanismi e nei processi che conducono alla messa a morte di massa. il libro prende in considerazione in particolare le tragedie della shoah, dell`ex iugoslavia e del ruanda, alla ricerca degli "operatori" logico-storici che hanno funzionato nel progetto di distruzione del popolo ebraico, nel programma di pulizia etnica attuato in bosnia e nel genocidio ruandese, mettendo a confronto ricerche, resoconti e testimonianze, e intrecciando al lavoro di carattere storico l`analisi psicologica, sociologica, antropologica, politologica.












i quattro dialoghi che costituiscono la settima tetralogia di platone, pur non essendo tra i piu` famosi, presentano molteplici motivi di interesse, "l`ippia maggiore" indaga una nozione fondamentale, il bello (kalon), concludendo in maniera apore`tica. "l`ippia minore", anch`esso apore`tico, affronta temi socratici legati alla questione dell`involontarieta` del male. "lo ione", che vede protagonista un rapsodo interprete di omero, tratta il tema della poesia come ispirazione divina e delle sue pretese di costituirsi come un`arte. "il menesseno, orazione funebre per i caduti in guerra, costituisce, in quanto prestazione retorica, un unicum nel corpus platonico. in passato ridotti al rango di satire scherzose prive di contenuto filosofico, questi dialoghi sono stati variamente riconsiderati dalla critica nell`ultimo cinquantennio. una valutazione adeguata della loro importanza dipende in gran parte dalla possibilita` di inquadrarli nel complesso della filosofia platonica. a questo proposito entrano in gioco criteri ermeneutici relativi al modo in cui leggere platone, su cui da sempre ha luogo lo scontro tra interpretazioni contrapposte. i dialoghi qui considerati risultano interessanti non solo per i loro contenuti strettamente teorici, ma anche in quanto elementi essenziali di un piu` ampio progetto, filosofico-pedagogico e letterario, in cui si dispiega compiutamente l`arte drammatica di platone.

"un mestiere antico come il mondo, che risponde a una necessita` degli esseri umani, a un loro bisogno fondamentale: quello di raccontarsi". cosi` uno dei maggiori scrittori contemporanei si racconta alla vigilia dei settant`anni in una lunga confessione-intervista: la sua difficile fanciullezza tra fascismo e repubblica, la milano degli anni universitari, la nascita delle passioni per l`arte e la letteratura, una drammatica storia matrimoniale, i primi lavori, gli anni dell`ideologia e del gruppo 63, il sessantotto, la scoperta delle storie da narrare. sebastiano vassalli parla anche di tv, religione e politica ("l`italia e` due paesi in uno. c`e` il paese legale, che e` sotto gli occhi di tutti, e c`e` il paese sommerso, illegale, che tutti piu` o meno fanno finta di non vedere"), con un capitolo dedicato al "signor b." ("se non ci fosse stato lui, sarebbe arrivato un altro con un`altra iniziale, o forse addirittura con la stessa iniziale"). alla fine la speranza e` riposta nella letteratura, "vita che rimane impigliata in una trama di parole".

il principe malvagio ha un sogno: conquistare tutti i paesi del mondo ed essere ricordato come il piu` grande sovrano di tutti i tempi. insieme al suo esercito spietato, saccheggia i paesi vicini, incendia i campi dei contadini e terrorizza intere popolazioni. il suo nome fa tremare uomini, donne e persino gli altri sovrani, ma in patria il principe e` considerato un eroe: con i tesori rubati altrove, costruisce castelli, chiese e archi, destando la meraviglia dei suoi sudditi. ma nonostante goda di un potere e di una fama senza pari, il principe non e` sazio: sopraffatto dall`arroganza e dalla superbia, decide di togliere a dio il regno dei cieli: a porre fine alla parabola del principe piu` temuto del mondo sara` un esserino insignificante. eta` di lettura: da 5 anni.


milano o la citta`. cosi`, attraverso frammenti di esistenze eccentriche, questi racconti vogliono rappresentare che cosa vuol dire vivere insieme in una citta` oggi. e che cosa vuol dire vivere una citta` nell`epoca in cui sembra smarrita la possibilita` di riconoscerne un`identita`. giorgio fontana raffigura "la capacita` di milano di essere piu` reale di ogni sogno o perversione" attraverso l`estate "atlantica" di un giovane sbandato, l`estate degli sgomberi dei centri sociali. per helena janeczek la metropoli emerge come un ologramma colorato dagli sprazzi di conversazione di un ragazzino che parla dentro un gioco elettronico con un partner che sta lontano, a caltanissetta, e, a poco a poco, diventa presente e amico piu` dei compagni vicini. l`ingegnere slavo di di stefano confessa al commissario la sua assurda ribellione perche` "milano non era piu` il paradiso grigio che avevo conosciuto all`arrivo". l`esperienza urbana del supplente di marco balzano culmina nell`incontro con un alunno ricoverato in una casa alloggio per pazienti psichiatrici. neige de benedetti trova la citta` in un tram perche` "l`unica cosa di cui si parla a milano e` partire". e "dove voi siete io sono gia` stato, dove vado io e` dove voi non arriverete" conclude il suo racconto il fuggitivo di francesco m. cataluccio: una specie di eterno viandante, profugo siriano mezzo ebreo che nelle architetture pretenziose della stazione rivive luoghi percorsi da generazioni passate.





















un libro che propone un giro mozzafiato del cosmo, dai pianeti alle stelle, alle galassie, ai buchi neri e ai loop temporali; una visione e una prospettiva cosmiche offerte attraverso una narrazione avvincente. come vivono e muoiono le stelle? quali sono le possibilita` di vita intelligente altrove nell`universo? come ha avuto inizio l`universo? perche` si sta espandendo e sta accelerando? e il nostro universo e` unico oppure parte di un multiverso infinito? gli autori di best-seller e famosi astrofisici neil degrasse tyson, michael a. strauss e j. richard gott guidano il lettore in un indimenticabile viaggio di esplorazione che rivela come realmente funziona il nostro universo.
il colonialismo si e` intrecciato con la storia d`italia dall`ottocento alla seconda guerra mondiale e ha proiettato la sua ombra anche nel periodo repubblicano, fino ai giorni nostri. muovendo dal piu` recente dibattito storiografico, il volume ricostruisce per la prima volta in maniera sistematica e sintetica la storia dell`espansionismo italiano in africa in eta` liberale e durante il ventennio fascista e ripercorre le vicende delle sue eredita` e implicazioni nell`italia del secondo novecento e del xxi secolo. si raccontano non solo i progetti politici, le relazioni diplomatiche, le operazioni militari, le violenze dell`occupazione, le leggi razziste, ma anche i movimenti di persone da e per l`africa e il modo con cui la scuola, i libri, i film, la scienza e i monumenti hanno reso possibile l`espansione, contribuendo a costruire immaginari che influenzano ancora oggi le vite di milioni di donne e di uomini.