




a tutti noi e` capitato di restare sorpresi per un improvviso scatto d`ira o per un attacco d`ansia, per manifestazioni che ci sembrano inconciliabili con una condizione di "normalita`". si tratta della rivelazione di un disagio profondo o semplicemente dell`altra faccia di una condizione del tutto ordinaria? il nuovo libro di andreoli e` dedicato proprio a queste "piccole follie quotidiane".



"una storia elettrica" e` il titolo di un viaggio fra le esperienze progettuali piu` recenti di italo rota e legate al tema dell`energia in tutte le sue forme: produzione, riconversione, energia naturale, etc. al contempo pero` il titolo e` anche un omaggio alle poesie elettriche di corrado govoni, pubblicate circa un secolo fa, proprio per cercare di evitare tutti i luoghi comuni del "funzionalismo ingenuo" che la letteratura - la retorica - sulla sostenibilita` e sull`ecologia continuano a proporre senza sosta. e possibile dunque progettare insieme con la natura e non contro di essa? ed e` possibile ricavare da questa nuova modalita` progettuale anche una inedita linea poetica? a queste domande rota cerca di rispondere in questo libro riccamente illustrato come un rutilante tabloid, accompagnato dalle fotografie di mattia balsamini, giovanni chiaramonte e dello stesso rota.



se si eccettuano api e formiche - che ammiriamo per la loro operosita` e organizzazione, ma teniamo comunque alla larga - gli insetti, questi esseri con cui da sempre condividiamo il pianeta, restano per noi degli estranei, il piu` delle volte fastidiosi e ripugnanti. eppure, per cambiare il nostro sguardo su di loro, basterebbe aprire a caso una pagina dei ricordi di fabre. quest`opera, che ha aperto la strada a un nuovo modo di intendere lo studio del mondo animale (sino allora relegato dietro le quinte di un museo di storia naturale), e` attraversata da una felicita` narrativa difficilmente eguagliabile in una trattazione scientifica, e ancora oggi resta uno di quei rari libri che riescono a trasmettere a qualsiasi lettore la passione verso l`oggetto di cui parlano. perche` fabre era prima di tutto uno scrittore, e nella sua prosa ogni esemplare delle infinite specie da lui osservate - descritto con millimetrica precisione nel corpo e nell`agire - puo` trasformarsi nel protagonista di un racconto di avventura, a tratti esilarante, che non svela il suo disegno sino alla fine. , investigando le ragioni apparentemente insondabili del suo comportamento, e` stata la missione della vita di fabre. e sempre, al cuore di una visione del mondo che ben poco concede al caso (le teorie di darwin non lo turbarono, mentre darwin dichiaro` la sua ammirazione per lui), rimane l`istinto: questo dono , che detta la misura delle cose. prefazione di gerald durrell.