
Include brani di Moby,Gomez,Trevor Rabin,The Cult etc.

Marcus Roberts,Gary Burton,Django Reinhardt etc.

2 LP in un CD.

i primi anni del nuovo secolo hanno dato una scossa violenta anche a filosofi e filosofia. relativismo e post-modernismo sono finiti sotto tiro come sospetti responsabili del gran disordine sotto il cielo. ad accusarli: l`ortodossia di varie chiese, le ideologie patriottiche e "neocon" e anche i sostenitori di un universalismo etico. ma la modernita` non e` revocabile e la crisi delle certezze metafisiche e` irreversibile. e poi c`e` davvero un rapporto tra la filosofia e gli eventi del nostro tempo o ha ragione chi, come richard rorty risponde di no? ne discutono, insieme a lui, alcune tra le voci piu` interessanti nel panorama filosofico italiano e americano.







plutarco di cheronea (50-125 d.c. ca.), istruito ad atene presso il platonico ammonio, visse quasi sempre nella sua citta`, dove tenne una scuola filosofica molto attiva. viaggio` nel mediterraneo e ando` a roma, ottenendo la cittadinanza romana. fu anche sacerdote a delfi. i suoi interessi si concentrano sugli aspetti etici e investono piu` campi del sapere, dalla storia alla letteratura alla filosofia vera e propria, fino alle scienze della natura. i suoi innumerevoli lavori sono suddivisi fra le "vite parallele", le famose biografie comparate di personaggi greci e romani, e gli scritti a carattere etico-filosofico, teologico, scientifico o antiquario noti come "moralia".








la storia si svolge negli anni cinquanta del nostro secolo ma tratta un tema caro alla letteratura classica, quello della forza distruttiva della gelosia e del risentimento femminile. una storia di amore e di morte nella quale si intrecciano inganni, tradimenti, inspiegabili possessioni, tutta giocata attorno alla protagonista femminile, mieko, che sotto una maschera di serena compostezza nasconde un rancore profondo e inestinguibile che nasce da una odiosa esperienza matrimoniale.

venticinque sono le pietre studiate dall`erudito musulmano, vissuto tra la tunisia e l`egitto nel 1200 d.c.: la perla, il diamante, il corallo, lo zaffiro, il rubino, la giada, il turchese, il cristallo di rocca, l`ametista.... e per ciascuna pietra tifashi si diffonde in descrizioni dei colori, delle loro virtu`, delle forme, del valore, dei metodi per conservarle. citazioni dotte, osservazioni tecniche e racconti in prima persona, ricordi, esperimenti, verifiche di notizie riportate, dialoghi con mercanti e marinai, gioiellieri e collezionisti: un felice alternarsi di testimonianze di una raffinata civilta`.


una caratteristica fondamentale della modernita` e` consistita nella sua capacita` di creare spazi imprevedibili in cui attivare sia nuovi processi di sacralizzazione e di incantamento sia situazioni propizie a una nuova centralita` delle religioni tradizionali. i processi di globalizzazione hanno rovesciato il noto paradigma weberiano del disincanto e della secolarizzazione ineluttabili, generando una serie complessa di fattori che stanno favorendo, su scala globale, un rinnovato ruolo centrale, sia a livello individuale che collettivo, del fattore religioso. l`immenso fiume dei processi di modernizzazione si e` alimentato a molteplici sorgenti: grandi scoperte nel campo delle scienza, l`industrializzazione della produzione, epocali cambiamenti demografici, il diffondersi di nuovi sistemi di comunicazione, la nascita degli stati nazione e delle rispettive burocrazie, non per ultimo il trionfo di un`economia di mercato che ha finito per prevalere su ogni forma concorrente. questi e consimili processi, anche se hanno caratterizzato in particolare l`occidente europeo e nordamericano, hanno finito nel corso del novecento per imporsi anche agli altri paesi, condizionandone in modo profondo tradizioni culturali e vita religiosa.

per una serie di eventi tragicomici, faustino bertoldi, un argentino spiantato e senza radici, approda a bongwutsi, un paese africano piccolo e insignificante. in contrasto permanente con l`ambasciatore inglese, il protagonista di questo fantasmagorico romanzo usurpa il titolo di console del proprio paese e si trova coinvolto in avventure di ogni genere: terrorismi internazionali, movimenti di liberazione di popoli oppressi, duelli e storie d`amore, in una confusione dove puo` persino accadere che le scimmie indossino la divisa...




senza una lira. con le scarpe rotte. armato solo di un diploma da geometra. animato da un`ambizione bruciante. cosi` comincia, alla fine degli anni cinquanta, l`avventura umana e imprenditoriale di steno marcegaglia, "lo zappaterra", come lo schernivano i suoi colleghi, che oggi, a 79 anni, e` alla guida di un gruppo industriale attivo soprattutto nell`acciaio, e fondatore di un impero, le cui province si estendono dall`italia al brasile, alla cina. un`infanzia durissima, segnata dalla poverta` e dall`abbandono: il padre falegname, emigrato in eritrea, in cerca di fortuna. il piccolo steno, che per la sua insaziabile curiosita` viene chiamato "bambino perche`", cresce con la mamma che, durante la guerra, si stabilisce a gazoldo degli ippoliti, paesino nella provincia mantovana. qui, nel cuore della pianura padana, assolutamente priva di qualsiasi tradizione siderurgica, nel 1959 steno marcegaglia in una sorta di "bugigattolo" comincia a produrre, in societa` con un amico e con l`aiuto di due operai, guide per tapparelle. magmatico, eclettico, stravagante, istrionico, generoso, appassionato e intransigente: il ritratto dell`uomo si intreccia con la storia e con l`economia. e poi la storia di emma, prima donna alla guida di confindustria; di antonio, il figlio maggiore, oggi vero e proprio pilastro del gruppo, e della moglie mira, "la signora", come la chiamano in azienda.

difficile star dietro alle peripezie del barone di munchhausen, il memorabile personaggio ispirato a un militare tedesco del settecento. viaggia a cavallo di una palla di cannone, arriva niente meno che sulla luna, si salva miracolosamente dalle sabbie mobili. e ancora... prefazione di antonio faeti. eta` di lettura: da 8 anni.














l`inter e` meritatamente campione d`italia per la diciannovesima volta, dopo undici lunghi anni dall`ultimo scudetto tricolore. il club e` un pezzo fondamentale della storia del calcio italiano: 113 anni di grandi vittorie e amare sconfitte, meravigliosi trionfi e sonore delusioni, trofei alzati e atroci beffe, campioni internazionali e "bidoni" da dimenticare. per la fede nerazzurra, infatti, non c`e` una via di mezzo: apoteosi o ludibrio, gloria o anonimato, esaltazione o contestazione. la pazza inter e` fatta cosi`, e anche per questo motivo i suoi tifosi amano in maniera tanto intensa lei e le sue leggende. in questo volume le abbiamo volute raccontare, giocatori e allenatori che sono entrati nella sua storia tra gol spettacolari, prestazioni inimitabili e intuizioni geniali. da facchetti a zanetti, da picchi a milito, da herrera a mourinho passando per corso, bergomi, ronaldo fino a lukaku, l`uomo scudetto di questa diciannovesima vittoria di campionato.



perche` distinguiamo la guerra d`ucraina e anche la guerra di gaza come "guerre della crisi dell`ordine"? la differenza e` nella "nuova fase strategica" che si e` aperta col nuovo secolo, e nella condizione della bilancia di potenza globale trasformata e scossa dall`ineguale sviluppo. pechino oggi e` rivale effettiva per gli stati uniti, in grado di rivendicare la revisione del vecchio ordine e di istituzioni i cui assetti risalgono alla fine del secondo conflitto mondiale. e la "crisi dell`ordine", appunto. su questa base, valutando i piani di riarmo cinese di qui al 2035 e vagliando le stesse previsioni delle centrali strategiche della classe dominante, abbiamo ipotizzato due possibili sviluppi: una serie di conflitti parziali, concatenati a segnare anni di "inedite tensioni", oppure il deflagrare di una grande guerra tra grandi potenze. il primo corno della nostra ipotesi strategica e` confermato, le "guerre della crisi dell`ordine" sono in corso. se cio` non esclude affatto per il futuro il secondo sviluppo, la rottura dell`ordine in una grande guerra, si tratta di valutare con attenzione e precisione scientifica, oggi, le nuove ideologie della guerra che vanno montando, scovandone obiettivi politici e finalita` strategiche. non e` ancora il punto d`arrivo della rottura dell`ordine. ma e` il colpo d`inizio della sua crisi.