

"il cane di diogene", la monumentale opera satirico-autobiografica di cui il presente volume costituisce un capitolo, e` uno dei "casi letterari" irrisolti del seicento italiano. il suo autore, il genovese frugoni, rappresenta uno dei primi sperimentatori della forma del "romanzo" in lingua italiana. le vicende, narrate in prima persona, del cane saetta scacciato dal filosofo diogene e passato a successivi padroni, descrivono un mondo caleidoscopico, una sfilata di personaggi contro cui si scaglia il moralismo anticonformista dell`autore. il cane saetta si rende conto delle miserie degli uomini e nei suoi "latrati" da` voce alla sua pena e alla sua carica polemica.












oggetto del libro e` quel decennio della storia politica italiana che va dalle elezioni del 1953 alla nascita del centro-sinistra nei primi anni sessanta. di loreto ricostruisce il formarsi di nuovi equilibri politici nel corso degli anni cinquanta, la crisi delle istituzioni, le chiusure e le inquetudini del mondo cattolico, le posizioni della dc e del pci, il rischio della svolta autoritaria a seguito delle sommosse contro il governo tambroni nell`estate 1960.






scritti tra il 1812 e il 1822, gli inni sacri furono composti da alessandro manzoni per celebrare la sua conversione alla fede cattolica ed esaltare una nuova sensibilita` religiosa. abbandonando gli schemi letterari dell`epoca e rifacendosi alla poesia cristiana antica e medievale, manzoni aveva progettato una serie di dodici composizioni in versi che avrebbero dovuto riguardare le principali festivita` della liturgia cattolica. ne porto` a compimento solo cinque (la risurrezione, il nome di maria, il natale, la passione e la celebre pentecoste), che rappresentano uno degli esiti piu` alti dell`opera manzoniana e contengono soprattutto notevoli anticipazioni di quella concezione della vita che sara` piu` diffusamente espressa nei "promessi sposi".










