



zoe e chloe, chloe e zoe. amiche per sempre. o almeno fino a quando chloe non cade nella rete del piu` temibile seduttore di tutta la scuola... riuscira` zoe a sottrarla alle grinfie del fascinoso rugbista? e a neutralizzare i suoi "effetti collaterali", ovvero il suo viscido amico? e a parlare con il bellissimo oliver wyatt senza arrossire come un brufolo? e a trovare un ragazzo non troppo sfigato con cui presentarsi al ballo per i terremotati? eta` di lettura: da 13 anni.







alla fine degli anni settanta, goffredo parise scrisse un romanzo, dopo un decennio in cui sembrava aver abbandonato definitivamente la forma romanzesca. quel romanzo vede la luce soltanto adesso. si potrebbe definire come un`anatomia dell`amore anziano: parise racconta le peripezie mentali e corporee di una coppia di cinquantenni, entrambi coinvolti in una relazione amorosa con persone molto piu` giovani. l`epilogo del libro e` tragico e violento.

un giovane principe e un vecchio abate leggono il cantico dei cantici e sognano le dolci terre del libano. il giovane principe diventa l`imperatore enrico iv: deve sposare una donna che non conosce e non amera` mai, deve umiliarsi di fronte a papa gregorio vii, deve vivere nel sospetto e nell`ipocrisia della sua corte, deve crescere nella violenza, quando vorrebbe vivere nell`amore e nell`innocenza. il suo unico amore dura tre giorni e anche quello si svelera` falso e infido.












"il primo capitolo di moby dick comincia con una dichiarazione non umana, ma angelica. call me ishmael: chiamatemi ismaele, non gia` mi chiamo ismaele. non ha importanza il nome del protagonista narratore, ma cio` che egli simboleggia. ismaele e` l`uomo che si sa dotato di una superiorita` non riconosciuta dal mondo: il primogenito di abramo e` un bastardo cacciato nel deserto, fra altri reietti; la` impara a sopravvivere a questa morte, in perfetta solitudine, indurito contro le avversita`." (ele`mire zolla) questa edizione presenta la traduzione di cesare pavese.

grazie ad un anello magico un sultano riesce ad ottenere una serie di piccanti confessioni sulle dame di corte e sugli intrighi galanti che le vedono protagoniste. a rivelare questi segreti sono i "gioielli" delle stesse cortigiane che diventano autori di involontari e scandalosi racconti. attraverso questa ambigua e frivola rappresentazione l`autore traccia vivaci quadri della societa` settecentesca facendone, al contempo, una satira pungente.













dal medioriente all`europa fino all`america un nuovo fenomeno si impone portando alla ribalta nuovi leader che sono il riflesso di un meccanismo antico. il tribalismo si esprime nel mondo arabo-musulmano con la decomposizione degli stati nazionali per effetto di rivolte di matrice etnico-religiosa. in occidente invece ha una genesi economica, frutto dello scontento dilagante per impoverimento e diseguaglianze che ha prodotto brexit e consentito a donald trump di arrivare alla casa bianca. a generare questa fase di disgregazione che minaccia gli stati nazionali sono problemi a cui le leadership politiche tardano a dare risposte efficaci: in medioriente e maghreb la sfida e` trovare un nuovo equilibrio fra politica e fede cosi` come in occidente si tratta di sanare le ferite socio-economiche causate da una globalizzazione a ritmi forzati. l`importante e` non farsi cogliere impreparati di fronte a questa fase di accelerazione della storia, perche` investe anche il nostro paese, come dimostrano le cronache dell`ultimo anno. la frammentazione dei partiti politici tradizionali, l`affermazione di leader portatori di identita` locali, i movimenti di protesta scaturiti dalle diseguaglianze economiche e dalla complicata gestione dell`accoglienza: sono tutti segnali di un cambiamento dello scenario sociale tradizionale dagli effetti imprevedibili. maurizio molinari, dopo averci aiutato a comprendere la guerra all`occidente mossa dalla jihad, delinea in questo libro un nuovo conflitto che ruota attorno a tribu` differenti. da londra a erbil, da washington a roma, dal cairo a gerusalemme, da dubai a bratislava, descrive una mutazione verso il tribalismo, "un vento della disgregazione che non solo travolge il mondo arabo ma spazza l`europa spingendosi oltre la manica e l`atlantico, mettendo in crisi anche la stabilita` del sistema liberale".












si e soliti ripetere la celebre affermazione di raymond queneau che "i popoli felici non hanno storia". questo sentire comune non solo e storicamente falso ma e il vero risultato del genio elvetico, capace di convincere il mondo di essere un popolo senza storia, giustificando cosi la propria esistenza come eccezionale, al di sopra delle parti e al di fuori del tempo. in realta, la svizzera ha, forse piu di molti stati, un?appassionante storia europea fatta di violenti conflitti che si manifestano nell?attuale eterogeneita del paese. proprio queste lacerazioni hanno portato nei secoli all?invenzione di una tradizione e di un?identita comuni, di cui la neutralita permanente e progressivamente divenuta il collante. cosi un popolo aggressivo e brutale, ?armatissimo? (come scrive machiavelli) e bravo come nessun altro in europa a fare la guerra, muta pelle e si immagina come una placida isola di pace. posta di fronte a decisioni capitali per la sua stessa esistenza, la svizzera conosce un conflitto per il controllo del passato che diventa il campo di battaglia privilegiato e la posta in gioco essenziale per ipotecare le scelte future. la svizzera attuale non pare infatti piu in grado di uscire dall?immaginario eterno che lei stessa ha creato.

chi vive con un cane o un gatto lo sa: gli animali gioiscono, soffrono, hanno emozioni, pensieri e intenzioni. questo ce li fa sentire cosi vicini da considerarli parte della nostra famiglia. in realta, tutti gli animali sono nostri parenti, chi piu e chi meno stretto, darwin lo insegna. perche non estendiamo allora la nostra attenzione anche agli altri animali, garantendo loro di vivere in condizioni dignitose? possiamo scegliere diete piu giuste per gli animali e piu sostenibili per il pianeta?
