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lettura per pediatri, educatori, genitori e chiunque si prenda cura dei bambini, dedicata al pensiero e all`opera di janusz korczak, medico, figura simbolo della storia del nostro secolo. janusz korczak, estensore della carta dei diritti del bambino, applico` la sua filosofia sull`educazione dei bambini anche nell`orfanotrofio che istitui` nel ghetto di varsavia, lasciando che i bambini vivessero senza scoraggiarli, ne` strapazzarli, ne` facendo loro fretta. senza scoraggiarli, ne` strapazzarli, poiche` credeva fermamente che ogni singolo minuto della loro vita andasse rispettato come unico e irrepetibile e che nessun gioco, nessuna forma di espressione del bambino potesse rischiare di essere liquidata come banale "perdita di tempo". fino all`ultimo lavoro` con i suoi bambini per far loro comprendere e accettare con dignita` ogni aspetto della vita, compresa la morte. fu cosi` che nell`agosto del 1942 riusci` a farli salire sul treno che li avrebbe portati a morire nelle camere a gas di treblinka, a testa alta, vincitori colmi di dignita`. il libro e` illustrato con i disegni dei bambini del ghetto di terezin, periti nella shoah.

scrittore di racconti e romanzi, poeta, drammaturgo e regista e attore, giornalista, storico dell`arte, critico militante e pittore egli stesso: c`e` una parola che perfettamente riassume giovanni testori: "complessita`". di questa complessita`, di ognuna delle attivita` intraprese, che spesso si intrecciano e sovrappongono, e delle opere prodotte, l`archivio, acquisito dalla regione lombardia e depositato presso la fondazione arnoldo e alberto mondadori, reca ricca testimonianza. ma l`archivio offre anche una visione privata, quasi intima, dello scrittore all`opera e del suo vissuto quotidiano, una sorta di diario involontario. ed ecco allora l`idea di un "testori di carte d`archivio", di un ritratto attraverso 25 brevi capitoli che, ripercorrendo ogni sfaccettatura del suo lavoro e della sua vita, commentano e contestualizzano gli oltre 150 documenti illustrati, tutti rigorosamente inediti, per guidare il lettore alla scoperta di altrettanti inediti punti di vista sull`uomo e sulla sua opera, lasciandogli il piacere di "decifrare" le carte.

florens e` una ragazzina con "le mani di una schiava e i piedi di una signora portoghese", sa leggere e scrivere, le piacciono le scarpe dei grandi, ama con trasporto sua madre e vive in una squallida capanna. e figlia di una schiava e forse del padrone, proprietario di una piantagione nel maryland cattolico. un giorno nella fattoria giunge jacob, commerciante e avventuriere angloolandese con una piccola proprieta` nell`aspro nord, che e` passato a riscuotere un debito. il padrone gli offre la schiava, ma in un attimo lei, che ha colto negli occhi dell`uomo un lampo di bonta`, lo convince a prendersi la piccola florens, certa che avra` un futuro migliore. malgrado la riluttanza a trattare "carne umana", jacob accetta la bambina come indennizzo e la porta con se`. da quel giorno, e per tutta la vita, florens cerchera` invano di colmare il vuoto dell`abbandono materno con l`amore di altri: prima quello di lina, un`altra serva nella tenuta del nuovo padrone, la cui tribu` e` stata sterminata dal vaiolo; poi quello della loro padrona, rebekka, a sua volta vittima dell`intolleranza religiosa in inghilterra; di sorrow, una strana ragazza che ha trascorso l`infanzia in mare; e poi, diventata grande, quello di un fabbro africano, forte e libero, che non ha mai conosciuto la schiavitu`. ma florens ignorera` sempre che quell`abbandono non e` stato altro che un gesto di misericordia, un atto di salvezza, l`estremo straziante dono di sua madre.

jorge luis borges diceva che "noi siamo la nostra memoria, siamo questo museo chimerico di forme incostanti". "vie di memoria", realizzato da gianluigi colin e curato da moreno gentili, non e` altro che il sorprendente censimento di questo universo di forme, ricostruito attraverso performance in numerose citta`: da milano a napoli, da roma a buenos aires. foto, documenti, lettere, e altri piccoli frammenti della sfera affettiva (ma anche memorie nascoste negli spazi immateriali della grande rete) sono trasformati, con il linguaggio della copy art, da intimi simulacri di emozioni in altrettante nuove straordinarie icone.

L'Avaro" è uno spaccato familiare e sociale. Arpagone è un capofamiglia balordo, taccagno e tirannico come tanti altri, circondato da un amabile e canagliesco intrigo di servi e di innamorati. Poi Arpagone viene derubato e l'avarizia cessa di essere un tic, una deformità, uno spunto di situazioni farsesche. La diagnosi investe la psicologia di chi ha subíto un furto, di chi è stato defraudato di un oggetto di passione affettiva ed esclusiva, della sua unica ragione di vita. Proprio la fissazione affettiva di Arpagone su un oggetto miserabile sollecita un'equivoca, ma profonda partecipazione emotiva: l'avarizia redime l'avaro.

l`ombra dell`erotismo si e` sempre felicemente allungata in tutta la produzione di andrea pazienza. ma e` nelle splendide immagini racchiuse in "pazeroticus" che tale componente e` totale ed esclusiva. un erotismo sui generis, decisamente umoristico, affrontato con un approccio buffo, perfino burlesco, pur mantenendosi nei termini di un livello grafico di alta figurativita`. la giocosita` risulta evidente, per esempio, dal piacere insistito con cui una medesima situazione viene raffrontata come variazione sul tema, o viene rappresentata prima con una tecnica poi con un`altra, quasi a ricavarne differenti rapporti armonici. con un`introduzione di milo manara.

il tema della dignita` della donna, oggi tornato alla ribalta della cronaca, costituisce un nodo centrale della "donna di maneggio". la protagonista si distingue infatti per una fortissima autonomia, manifestata anzitutto dalla conquista di uno spazio personale, all`interno del palazzo maritale: donna giulia ha le sue camere, il suo scrittoio, il suo segretario. ma non ne approfitta per portarsi in casa il cicisbeo di turno; rivendica il proprio piacere, ma non e` piacere sessuale, sibbene realizzazione di una sua capacita` di comando. ha messo in piedi una vera e propria industria epistolare, che e` alternativa all`industria del divertimento e della dissipazione esistenziale cui e` dedito solitamente il ceto aristocratico. peraltro donna giulia, formalmente personaggio di aristocratica, e`, di fatto, una borghese travestita da aristocratica. benche` affascinato dalla `femme savante` di importazione francese, goldoni non rinuncia ai fondamenti morali della borghesia mercantile. giulia e` forse ricalcata sul personaggio storico della poetessa madame du bocage, ma per goldoni la donna di lettere (che scrive poemi) diventa, semplicemente, una donna che scrive lettere. il suo esercizio di scrittura e` come la scrittura mercantile, serve a registrare la partita doppia del dare e dell`avere. introduzione di roberto alonge.

Until now the history, culture and textiles of the Chin, a heterogeneous group of people, has been inadequately studied. Their rich textile culture emphasizes grand blankets and intricate tunics, made of homespun cotton, flax, hemp and silk, dyed with indigo and lac, and woven on a back-tension loom. In considering Chin textiles as art and cultural objects, the authors describe both their beauty and technical virtuosity and their integral role in the Chin effort to achieve merit in this life and the next.

il testo propone un campionario dei vocaboli piu` significativi e ricchi di storia della lingua italiana, compresi diversi termini stranieri ormai entrati nell`uso quotidiano, e presenta inoltre alcune parole o espressioni piu` o meno antiche ma rivestite di significati nuovi e altre del tutto nuove, usate comunemente dai mass media o nel gergo giovanile.

le donne nella poesia italiana contemporanea sono una presenza molto forte: dietro quella decina di autrici che tutti conoscono e molti amano c`e` una ricchezza di voci emergenti di grande interesse e di sicuro valore. questa antologia ne raccoglie dodici con la duplice intenzione: di farle leggere o rileggere a un giro di lettori abbastanza ampio e di confrontarle fra loro "a distanza ravvicinata", per vedere cio` che le unisce al di la` dell`ineccepibile originalita` delle singole scritture.

costruita su forme diverse e con suggestioni da molteplici tradizioni poetiche, la nuova raccolta di gabriele frasca fa convivere passato, presente e (sotto forma di sperimentazione) futuro. incastonato fra una sezione iniziale ispirata ai sonetti barocchi di quevedo e a una finale di traduzioni-riscritture da dylan thomas, il lungo poemetto che da` il titolo al libro e` un testo tendenzialmente narrativo in cui versi e prosa giocano a rimpiattino nascondendosi gli uni nell`altra, in un flusso verbale apparentemente continuo, mozzafiato. la vita e la morte di un personaggio concentrate in una giornata di attraversamenti della realta`, forse solo immaginati in un dormiveglia. la difficolta` di aderire a un`idea di soggetto, la stratificazione dei tempi (e delle ere) nel gioco di proiezioni dell`ipotetico se`, il continuo tentativo di incespicare nel flusso sonoro, sempre frustrato, se non alla fine, dal trionfo del ritmico, pervasivo respiro. un passo ulteriore nella poesia post-lirica di frasca, che e` poesia a un tempo severa e pirotecnica, ardua meditazione e onda sonora trascinante. territorio poetico originale.

poetico reportage di sandro sardella sul san francisco international poetry festival a cui l`autore e` stato invitato come unica rappresentanza italiana dal 26 al 29 luglio 2012 ed a cui e` stata dedicata una personale di arte visiva. "discanto in san francisco" e` pubblicato bilingue e gode della traduzione di jack hirshman e della copertina di agneta falk.

ultima figura emblematica di una ormai classica tradizione modernista, erede e testimone di quel fecondo ambiente romeno di cui facevano parte brancusi e tzara, ionesco, eliade e cioran, e come loro inevitabilmente esule, nina cassian ha percorso un tragitto artistico e umano singolare come la sua persona. nel 1985, gia` titolare di una lunga carriera di successo (con qualche strappo al morso del regime), durante un soggiorno negli stati uniti finisce nel mirino della polizia, che ha scoperto certi suoi testi a dir poco caustici contro la politica e i politicanti del paese: decide allora di non tornare in patria e chiede asilo politico. qui, sostenuta e tradotta da vari poeti americani, rinasce a nuova vita. e la scelta, la riproposta, la traduzione, a volte la vera e propria ricreazione delle poesie romene precedenti l`esilio, nonche` la stesura di nuovi componimenti - in romeno prima, e dopo qualche anno anche in inglese -, alimenteranno un corpus che non ha riscontri, ne` rivali, nell`odierno panorama poetico internazionale. si avvertono, nella voce della cassian, echi ravvicinati di tutta la piu` nobile stagione del novecento: da mandel`stam a cvetaeva, da apollinaire a brecht a celan, e si potrebbe risalire fino a emily dickinson, "sublime sorella", o anche piu` indietro, all`amoroso "furor" saffico.

per la prima volta mariangela gualtieri ha scritto una raccolta poetica fortemente strutturata, con un ritmo meno magmatico delle precedenti, scandito da sezioni che articolano il libro alternando temi e toni diversi, in particolare il canto gioioso, quasi francescano, della natura e la riflessione sulle cose umane, sullo strappo del tempo, sul momento finale, piu` misterioso che triste, che trasforma il niente in "un niente piu` grande". in realta` le cinque sezioni del libro, se danno una sensazione di maggiore classicita` (come i cinque atti del teatro antico), sono legatissime fra loro, in parte concatenate, in parte attraversate da fili addirittura lessicali, e proseguono fedelmente il discorso poetico dell`autrice, sempre fortemente ispirato. non mancano dunque scissioni interiori, proliferare di voci profonde e laceranti, come nelle raccolte passate, ma la prospettiva trascendente e` perlopiu` proiettata all`esterno, su un albero, sull`aria che sta fra i corpi, sul silenzio che lega le cose. e questa prospettiva, in misura ancora maggiore che in "senza polvere senza peso", traccia un percorso di felicita` istintivo e infuocato, ma nello stesso tempo pacificante. anche a livello metrico il libro mostra un rapporto piu` pacato con la tradizione, con una forte disseminazione di endecasillabi e altri versi regolari, senza perdere il senso piu` profondo dell`originaria aggressivita`.

In un unico cofanetto, la trilogia di 1Q84, capolavoro di Murakami Haruki.

Un saggio imprescindibile per capire il Novecento e ricostruire un'antropologia dell'uomo contemporaneo.

il centro di questa nuova raccolta di poesie di silvia bre e` cio` che le parole tentano di raggiungere e di afferrare. la strategia che l`autrice utilizza per arrivare al cuore ultimo delle cose sara`, l`aggiramento, la variazione, la durata, un`ammirazione quasi estatica di quella frontalita` irrisolvibile. alla durezza di un confronto diretto, il linguaggio poetico della bre risponde con un assedio fatto di suadenti aggressioni e di sovrani cedimenti. attraverso il disegno di paesaggi, di singoli attimi indagati dal pensiero, di stagioni che incorporano gli esseri umani - dai notturni fino a un`alba - i versi si allargano sulle pagine oltre la propria consistenza, come per lanciarsi dall`altra parte, provando continuamente a lasciarla intravedere. si tratta di quella zona ignota, forse silenziosa, forse finale, che e` il destino stesso della poesia.

il quarto centenario della morte di shakespeare e` l`occasione per nuove messe in scena, per racconti e romanzi ispirati alle sue opere (nesb? e altri), per nuove trasposizioni cinematografiche (proprio macbeth con michael fassbender). e anche per nuove traduzioni. d`altra parte, se tutti i grandi classici necessitano periodicamente di nuove traduzioni, tanto piu` e` vero per i`autore piu` studiato al mondo. nel corso degli anni una continua messe di studi critici e filologici ha via via precisato o anche cambiato radicalmente i significati di molti passaggi delle opere di shakespeare, quando non ne abbia addirittura cambiato il testo. paolo bertinetti assomma in se` le caratteristiche del grande esperto di questioni shakespeariane con quelle del traduttore sensibile al linguaggio teatrale. questa di macbeth si propone come la traduzione piu` precisa e aggiornata, ma ugualmente efficace nella pronuncia, senza cedere punti sul terreno del fascino letterario di un capolavoro che ha saputo rappresentare in modo cosi` memorabile l`incubo e il buio dell`inconscio.

eccentrico, visionario, egocentrico, jim morrison ha rappresentato la classica figura del frontman delle rock band anni `60, capace di stupire prima ancora che per la voce, per i suoi atteggiamenti irriverenti nei confronti del suo pubblico e del mondo intero. con i doors ha costituito un fenomeno di straordinaria vitalita` intellettuale che univa spesso musica e poesia in un periodo storico in cui questo connubio era stato sperimentato solo dai poeti della beat generation, che accompagnavano i loro reading con il pulsante be-bop. morrison visse i suoi anni con i doors in modo frenetico, quasi consapevole che la vita gli stesse fuggendo di mano: alcol, droga e sesso furono il suo cibo costante che alternava solo alla musica. il suo viaggio "oltre la percezione" presto non avrebbe avuto ritorno. la sua vita si sarebbe paradossalmente fermata nel momento in cui avrebbe deciso di lasciare la musica per la poesia. successe a parigi in modo plateale e ambiguo, proprio come era stata la sua vita sul palcoscenico. una morte mai chiarita, di cui ancora oggi si vagheggiano ipotesi e strane storie di macabro intrigo. la sua figura di mito maledetto che ha riassunto in se` aspettative, contraddizioni e disillusioni di un`epoca mai finita non ha mai smesso di essere oggetto di culto per intere generazioni.

carte, fotografie e itinerari consigliati e luoghi da non perdere in evidenza nel nuovo inserto a colori. tutte le informazioni utili prima e durante il viaggio. migliaia di indirizzi selezionati direttamente sul posto e tutti posizionati in pianta. consigli pratici e proposte culturali per visitare il paese e coglierne gli aspetti piu` attuali.

An_Illustrated_Record-Leonard_Cohen
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Nuova rilettura, con giudizio critico rivisto disco per disco, del grande musicista canadese. Riccamente illustrato, il libro è la più recente revisione storico critica dell'opera di Leonard OCohen. L'autore, Mike Evans, è considerato uno dei più approfonditi conoscitori di Cohen. Il libro è in inglese.

ungenach e` il nome della sconfinata proprieta` fondiaria nell`austria superiore toccata in eredita` ai due fratelli zoiss. ma, ancorche` ricchissimo, splendido agglomerato di frutteti, campi coltivati, boschi, cave, tenute e fabbricati rurali, ungenach e` precisamente quello che ha spinto i due zoiss a fuggire il piu` lontano possibile: karl in africa, robert negli stati uniti. per karl, infatti, rimanere a ungenach , e per robert ungenach e` - anche il padre, del resto, per tutta la vita . immensa devastazione, , , ungenach e` il labirinto ossessivo dei ricordi e della mente, l`aborrito luogo dell`origine. e, rimasto unico erede dopo la morte del fratello, robert si sbarazzera` di tutto con una sconcertante donazione, compiuta e, beffardamente, a favore di una trentina di assurdi beneficiari, fra cui un , quattro carcerati e un ricoverato in manicomio. un atto liberatorio che, di fatto, causera` l`irreversibile estinzione di ungenach, fosco compendio di ogni realta` fisica e mentale - .

"mia madre dava l`impressione di essere un meccanismo rotto. non era malata, ma una parte di lei aveva ceduto... le parti integre e quelle compromesse si mischiavano di continuo ed era arduo distinguerle. nonostante fosse afflitta da una notevole mancanza di memoria, vi erano particolari che ricordava perfettamente". cosi` leggiamo in questi "ricordi di mia madre", in cui inoue cela, con pudore, il suo lato piu` intimo e dolente. e non possiamo non ascoltare partecipi quella voce che ci spiega come la donna "avesse incominciato a cancellare a ritroso, con una gomma, la lunga linea della sua vita", del tutto inconsapevolmente, "perche` a tenere in mano la gomma era quell`evento ineluttabile che e` la vecchiaia". vecchiaia su cui inoue ci offre, con quest`opera in tre tempi, pagine fra le piu` intense che abbia mai scritto, dove riesce a trovare la misura perfetta, con una delicatezza di tratto che nulla concede all`effusione sentimentale, per raccontare un lento congedo, raffigurare angosce primordiali ed evocare immagini che si incidono nella memoria. come quella dell`anziana donna che - con una lampadina tascabile in mano - vaga di notte nella casa del figlio, senza che sia possibile sapere se ora, nella sua mente, lei e` la madre alla disperata ricerca del bambino perduto o la bambina smarrita in cerca della mamma.

alla propria croce ha dedicato, oltre al contributo alla critica di me stesso, numerosi luoghi delle sue opere, della corrispondenza e, soprattutto, del diario che per oltre quarant`anni ha tenuto nell`austero intento di se` stesso. ritagliando da queste fonti i passi piu` rivelatori, con una finezza pari alla sua competenza, giuseppe galasso ha costruito un`antologia capace di farci vivere dall`interno l`ininterrotto dialogo che croce ha intrattenuto con se` stesso e di svelarci cosi` le ragioni profonde di un`attivita` tanto prodigiosa. un`attivita` che nasce da un`intima tendenza per la letteratura e per la storia e che, dopo avergli consentito di superare gli anni dolorosi e cupi successivi alla scomparsa dei genitori e della sorella nel terremoto del 1883, varca i confini dell`erudizione per poi aprirsi alla vita politica e sociale. anche di questo ruolo centrale sulla scena pubblica cogliamo qui i risvolti piu` personali e segreti: dall` che gli deriva nel 1925 - dopo il rifiuto di sostituire gentile come ministro dell`istruzione - dal , al senso di liberazione suscitato dall`arresto di mussolini, sino all`emblematica confessione del 1951: . prefazione di piero craveri.

figlie di una coppia di origine caraibica, june e jennifer gibbons, gemelle omozigote, rivelano fin dai primissimi anni un`intelligenza acutissima e appaiono unite da un legame fisico e psicologico cosi` forte da rendere difficile l`accesso al loro mondo. dopo i primi, fallimentari, tentativi di inserimento nella scuola, june e jennifer si chiudono in casa e conducono una propria vita separata da tutto e da tutti. con una furia dell`immaginazione che ricorda la storia delle sorelle bronte, inventano un universo fantastico e cominciano a scrivere romanzi e novelle di sorprendente qualita`. infine, decidono di uscire nel mondo esterno, lanciandosi in pericolose azioni di sfida, sinche` vengono arrestate, condannate e internate a broadmoor, famigerato manicomio criminale, dove rimarranno undici anni. questa storia terribile viene qui raccontata da una nota giornalista del , marjorie wallace, che con grande finezza ha saputo farsi strada nel loro mondo segreto. ne e` risultato questo libro-documento, impressionante immersione in uno dei casi psicologici piu` misteriosi, rivelatori e strazianti del secolo scorso.

N.11 NOVEMBRE 2023
(TESTO INGLESE)

N.11 NOVEMBRE 2023
(TESTO INGLESE)

il volume celebra, attraverso 512 pagine, una rassegna di piu` di 1000 immagini, i ricordi e i progetti di piu` di 2500 personaggi citati, gli eventi piu` memorabili che hanno segnato la nascita e lo sviluppo del fuorisalone, da trent`anni l`evento simbolo della citta` di milano e il piu` importante appuntamento al mondo per il design internazionale. in apertura il testo di gilda bojardi, direttore di interni, e di quattro noti critici del design - li edelkoort, paolo ferrarini, beppe finessi e deyan sudjic - ne ricostruiscono la storia, il significato sociologico, le influenze in termini di stile e l`impatto sulla citta` di milano, sia da un punto di vista economico che urbanistico, contribuendo a sottolineare la stretta relazione tra l`evoluzione del fuorisalone e quella della morfologia urbana. a seguire, la pubblicazione ospita la rassegna degli eventi, presentata in ordine cronologico, anno per anno, e organizzata all`interno di tre grandi capitoli che corrispondono ai tre decenni: 1990-1999, 2000-2009, 2010-2019, introdotti da un capitolo dedicato agli anni ottanta, ovvero agli eventi anticipatori del fuorisalone cosi` come lo conosciamo oggi. ogni decennio si avvale del commento di andrea davide cuman, docente universitario e studioso, che attraverso un testo storico introduttivo, racconta l`influenza del fuorisalone in rapporto all`evoluzione del gusto e delle trasformazioni che milano ha subito nel corso degli anni. arricchisce questa sezione piu` di un migliaio di fotografie recuperate dagli archivi della rivista interni, insieme ad una serie di ricordi personali e aneddoti di circa cinquanta personaggi selezionati tra quelli che hanno maggiormente contribuito alla storia della manifestazione: dagli ideatori di grandi eventi che hanno gettato le basi del fuorisalone - come giulio cappellini, paolo pallucco, patrizia moroso - ai progettisti che hanno realizzato installazioni indimenticabili - tra cui ron arad, paola navone, jacopo foggini, fabio novembre, m

Se è vero che l’universo si espande, l’universo narrativo di Zerocalcare non è certo da meno! Con una produzione a fumetti sconfinata e ben due serie animate per Netflix, i luoghi, i personaggi e le situazioni di uno degli autori più amati a livello mondiale necessitavano di un’enciclopedia tutta loro! Ecco allora l’Enciclopaedia Calcarea, un elenco ragionato dei personaggi più iconici del suo mondo, arricchito da una lunga intervista che si dipana lungo tutto il libro insieme a disegni e tavole per ogni voce! Un oggetto preziosissimo, una bussola imprescindibile per i suoi fan della prima ora e per quelli che lo hanno scoperto da poco, per chi conosce già a memoria i suoi libri e per chi ha bisogno di un’enciclopedia da consultare all’occorrenza!

Bulzoni Editore, 1994, IT. Attraverso l'esame di una parte dell'opera cinematografica di Ettore Scola l'autrice esegue un analisi sotto il profilo della lingua parlata con l'intento di formulare chiavi di interpretazione connesse al metodo di indagine e di stabilire interrelazioni tra la lingua del cinema e l'italiano dell'uso medio.

Bulzoni Editore, 1979, IT. Un saggio dedicato ai problemii della teledidattica che sintetizza con chiarezza le ricerche sulle esperienze e sugli studi realizzati in Italia negli anni settanta e settanta.

dopo la chiusura del suo "candido", giovannino guareschi collaboro` con "il borghese", la rivista fondata da leo longanesi. questo volume, introdotto da alessandro gnocchi, raccoglie per la prima volta gli articoli, le rubriche, le vignette pubblicati sul settimanale tra il 1963 e il 1964, oltre a quelli proposti ma non stampati e a brani tagliati e dunque inediti. anche qui, guareschi combatte con tutte le armi a sua disposizione (prima fra tutte l`ironia: della parola e del segno grafico) la sua eterna battaglia contro comunisti, democristiani, progressisti in generale (anche nella chiesa) e conformisti. il risultato e` una contro-storia dell`italia degli ultimi anni del boom tracciata da un bastian contrario e straordinariamente vicina allo spirito del nostro tempo.

nel corso degli anni un padrone di casa riempie di ricordi la propria dimora, muta testimone della sua vita. e anche lui ne diventa l`immagine fedele. come le coppie che hanno sempre vissuto insieme. cosi`, quando il suo occupante sparisce per sempre, il contenuto della casa e` paralizzato dalla polvere nella speranza che un giorno il suo padrone...

nell?italia del ?900, una cerchia di donne si riunisce per trovare la propria liberta. alla rocca, paesino del lazio meridionale, tutti conoscono i maletazzi, i signori che vivono nel piu bel palazzo del centro. pero solo camilla, la piu giovane della famiglia, sa quanti segreti si nascondono tra quelle stanze, quanto dolore. un dolore che lei custodisce in silenzio finche, nell?autunno del 1920, peppina, la levatrice e chiudiocchi del paese, non l?accoglie nella cerchia, un gruppo di donne che si ritrova per condividere fatiche e saperi. alla cerchia si preparano decotti e medicamenti, si fila la lana, si raccontano storie e si scambiano confidenze, senza timore di essere giudicate o rifiutate: che siano ricche o povere, giovani o anziane, tutte le donne trovano nella cerchia rifugio e comprensione, in nome di quella femminanza che da sempre e scintilla di vita e legame di sorellanza. e che per camilla diventa il balsamo capace di curare le ferite del passato, permettendole finalmente di aprirsi all?amore di suo marito. dopo di lei, anche sua figlia viola trarra conforto dal sapere antico della cerchia. cresciuta tra le rovine della guerra e l?entusiasmo della ricostruzione, viola e divisa tra il desiderio di studiare e affermare la propria indipendenza e la passione per un uomo che invece vorrebbe relegarla al ruolo di moglie e madre. e ancora una volta saranno le donne della cerchia ad aiutarla, facendole capire che il vero amore non limita, ma libera. attraverso una scrittura palpitante, capace di restituire la materia viva delle emozioni e la forza concreta del quotidiano, antonella mollicone compone una saga familiare al femminile che attraversa mezzo secolo di storia italiana, dall?ascesa del fascismo al boom economico, passando per la seconda guerra mondiale e il bombardamento di montecassino. "

viviamo nel tempo della comodita, dove ogni cosa e studiata per sembrarci facile. ci siamo illusi che ogni traguardo possa essere raggiunto con il minimo sforzo, che le scorciatoie siano vie preferenziali e la velocita un sinonimo di successo. eppure, per milioni di persone la fatica non e solo una compagna di vita quotidiana, ma una cifra essenziale dell?esistenza, "figlia del senso del dovere, della responsabilita, dell?amore per la propria professione". e un giovane allenatore che insegna ai bambini la bellezza di essere tenaci, un marito che da venticinque anni si prende cura della moglie malata, un papa che corre le ultramaratone perche solo cosi ritrova la figlia che ha perduto, una donna che a 89 anni ogni mattina porta i fiori al marito e pulisce i bagni del cimitero perche tutti li trovino accoglienti e poi corre a infornare le focacce nel suo ristorante. e ancora, e un maestro di pianoforte che e salito nelle vigne del padre per non sprecare una vita di sacrifici, una restauratrice che coltiva la pazienza per salvare la bellezza, tutti coloro che fanno parte della pattuglia dell?alba che fa funzionare il mondo. "la fatica la devi adorare" ha detto veronica, giovane atleta paralimpica, prima di sfidare la sabbia e l?acqua gelata del mare per allenarsi. le sue parole, cosi audaci e controcorrente, sono state la scintilla che ha messo in moto questo libro. nell?epoca del tutto e subito, mario calabresi ci invita a riscoprire il valore del tempo, della pazienza e della costanza attraverso un mosaico di vite che meritano di essere viste e riconosciute, anche quando la fatica non e una scelta ma un gesto estremo d?amore. ci conduce cosi, senza retorica, ma con lo sguardo attento e partecipe del grande giornalista, in un nuovo viaggio, pieno di speranza.

mentre la precoce karen reyes cerca di risolvere il mistero della morte della bellissima ed enigmatica vicina del piano di sopra, anka silverberg, sopravvissuta all`olocausto, vediamo dipanarsi le storie individuali di chi le vive intorno: il fratello deeze, che teme di dover andare in guerra e che e` torturato da un segreto del passato; sam "hotstep" silverberg, un musicista jazz; il signor gronan, un gangster; franklin, una drag queen e il signor chugg, un ventriloquo. quando l`indagine di karen ci porta alla vita di anka ai tempi della germania nazista, il lettore scopre come convergano il personale e il politico, il passato e il presente, e come anche nei buoni si nasconda un oceano di mostruosita`.

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