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le arie dei principati, canti e inni provenienti da diverse contrade dell`antica cina feudale, costituiscono una cospicua parte del libro dei canti, un`antologia di composizioni poetiche risalenti a epoche diverse, comprese tra l`xi e il vii secolo a.c. le arie sono la sezione piu` recente e, per molti canti, di ispirazione piu` genuinamente popolare del libro. la vasta gamma dei sentimenti evocati, come il lamento dell`abbandono, la gioia dell`incontro amoroso, la festosa e sfarzosa celebrazione di figure nobiliari, le scene di caccia, il piacere della danza, ne fa un quadro policromo della vita della cina in un`epoca nella quale, con la progressiva affermazione del potere dei principati feudali, quel paese andava incontro a profonde trasformazioni. i singoli canti ci mostrano con vivacita` e forza coinvolgente l`intenso pulsare del vivere quotidiano, mentre gli eventi politici restano solo un`eco assai lontana. ed e` questa circostanza che permette al lettore di superare le contingenze storiche e temporali alle quali i canti pur appartengono per immergerlo nel continuo fluire di sentimenti ed emozioni dalle dimensioni universali.

il "discorso di risveglio alla fede" e` un`opera fondamentale per la storia dell`umanita` comparsa in cina alla meta` del vi secolo. tutte le scuole di buddismo dell`asia orientale hanno stabilito un profondo legame con quest`opera: il discorso offre una via d`accesso all`aspetto piu` elusivo della conoscenza salvifica e una rappresentazione straordinariamente accurata e profonda del funzionamento della mente che arriva fino al punto di incontro tra universale e personale. il missionario battista timothy richard, che per primo ne curo` la traduzione in una lingua occidentale, ne rimase talmente affascinato da ritenere di trovarsi davanti a "uno dei piu` importanti libri del mondo [...] dopo la bibbia, il corano, i classici confuciani e i veda". richard era convinto della valenza universale di quest`opera: "questo libro e` brahmanico e buddhista, indiano e occidentale. e profondamente filosofico, ricorda fortemente hegel e berkeley..."

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