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La colonna sonora rimasterizzata.

"lumie di sicilia", "pensaci, giacuminu!", "liola`", "a patenti" sono forse i piu` noti fra i testi in dialetto che costituiscono l`esordio teatrale di luigi pirandello. questi ed altri lavori, inediti o rari, per un totale di dodici, sono qui raccolti in un unico "corpus" corredato di un glossario dei termini dialettali. dodici lavori nati negli anni in cui lo scrittore andava elaborando le sue rivoluzionarie tecniche teatrali. la vivacita` vernacolare, intima, colloquiale, fantasiosa, conferisce a queste pagine un forte spessore antropologico e psicologico, ed e` proprio mediante il codice del dialetto che pirandello assume la sicilia non solo a modello interpretativo e ideologico, ma a provocatoria proposta culturale.

"le due storie raccontate da fulvio tomizza in "fughe incrociate" si svolgono tra la fine del cinquecento e i primi del seicento, e hanno per tema la conversione: l`ebreo mandolino da sacile diventa cristiano e il cristiano leandro tisanio da san vito al tagliamento diventa ebreo. sono storie veramente accadute che tomizza, con la sua vocazione a far parlare (come avrebbe detto joseph roth) gli "annali dimenticati", trasforma in avvincente materia narrativa. qui la conversione si stacca dalle folgoranti sfere dell`illuminazione divina e si adegua alle cadenze della vita di due paesi veneti: piu` che altari incontriamo botteghe artigiane e banchi dei pegni, in un turbinio di voci e sospetti che mai assurgono alla violenza del dramma. le stesse ombre dell`inquisizione restano in una cauta distanza, senza la livida ossessione degli spettri. eppure, la conversione di mandolino e di leandro risveglia, per opposti motivi, antiche diffidenze e ostilita` di razze, malinconie di esili e di segregazioni; e solleva partecipazione umana allo sgomento dei famigliari abbandonati, padri e mogli, che di quel distacco e di quell`oblio sembravano farsi una colpa. tomizza non si pone nel ruolo di un giudice che potrebbe sfruttare la distanza del tempo: per tomizza, la storia, le carte, i nomi sepolti negli archivi sono soprattutto romanzo. anzi, nient`altro che romanzo." (giulio nascimbeni)

un uomo sulla soglia dei settant`anni confessa il proprio stato d`animo di fronte al mondo. lo fa in soliloqui mentre percorre ossessivamente, quasi in un incubo di ripetizione, le strade della sua citta`, diventata - com`e` ricorrente rappresentazione della citta` della narrativa di ferriera - una sorta di non luogo imprevedibile e carico di eventi casuali e inspiegabili, comici o disperati, affettuosi o violenti, indifferentemente. il suo andare e` cadenzato da ripetute cadute, un fastidioso continuo inciampare dei passi incerti che fa irrompere il protagonista, osservatore soggettivo, perentoriamente dentro i fatti cui assiste, trasformandolo da narratore a personaggio narrato. i suoi sono pensieri brevi, interrogano dubbiosamente su fatti e situazioni comuni, oppure narrano insignificanti avvenimenti che improvvisamente virano nell`emblematico: in parte considerazioni di un`ispida e incerta saggezza, in parte espressioni di smarrimento infantile, in parte disperate nostalgie e rimproveri al passare del tempo o scintille di speranza nel futuro; in parte sogni, visioni, forse deliri. e in ognuno di essi si sente riecheggiare in effetti la recita dell`assurdo di un grande uomo di teatro, come in un ultimo nastro.

"un cavaliere" e` uno dei primi racconti dell`autore e ondeggia tra pathos e ironia nello sfalsamento dei piani narrativi, fra attualita` e romantica inattualita`. il protagonista del racconto, vecchio gentiluomo o moderno don chisciotte che muore in duello in difesa dell`onore di una donna, pare aver tracciato la sua vita di erranza cavalleresca alla ricerca di quella "perfectio virtutis" che sta non tanto nell`inattingibile meta, ma nella strada, nel percorso verso di essa.

e difficile oggi immaginare cosa sia stata la lettura di garcia lorca, in italia, negli anni quaranta. all`improvviso il grande pubblico scopri` la poesia moderna, con le sue invenzioni verbali, le sue analogie, i suoi scorci, i suoi impasti, le sue astrazioni. ma la poesia di garcia lorca era, al tempo stesso, una poesia popolare: faceva appello a un antico e coloratissimo folclore, era affabile, cordiale e sentimentale, e si rivolgeva a un foltissimo pubblico. oggi quel cantore moderno-popolare e` diventato un classico.

la vita e le imprese, dalla giovinezza alla maturita`, di un eroe del risorgimento. con una appendice di scritti politici. introduzione e note di giuseppe armani.

con questa pubblicazione si consente per la prima volta al lettore italiano di accostarsi all`opera di uno dei maestri riconosciuti della scienza politica. i testi di friedrich sono preceduti da un`ampia e approfondita introduzione della curatrice, che fa da guida attraverso i diversi ambiti tematici affrontati: la teoria politica, il costituzionalismo, il federalismo, la politica internazionale, il totalitarismo.

"gli antichi cinesi ritenevano che il tempo non fosse una scala che si sale verso il futuro bensi` una scala che si scende verso il passato". per il protagonista di questo nuovo romanzo di anita desai, un viaggio intrapreso per caso in un momento di crisi esistenziale diventa un meticoloso percorso alla scoperta di se` e delle proprie origini. la scrittrice indiana, con la sua scrittura sensuale ed esatta, compone una partitura in quattro movimenti, ognuno dei quali corrisponde a un momento del viaggio di eric in uno spazio che trova nella memoria il suo unico confine. e proprio per progressivi aggiustamenti della memoria il protagonista si fa strada da cambridge, massachusetts, dove vive, al messico, alla cornovaglia degli antenati paterni e di nuovo al messico, in un percorso dove la nozione di spazio si confonde con quella di tempo. scanditi, l`uno e l`altro, da chilometri di ricordi, e interrotti, l`uno e l`altro, dalle lacerazioni che la storia provoca sul fragile tessuto delle storie individuali, anita desai ripropone in questo libro un tema che ritorna in tutta la sua opera, quello del rapporto con il passato, con gli antenati, con la storia he condiziona e plasma i destini dei singoli. qui, dando la parola ai defunti, sfida le amnesie del nostro tempo, riporta in superficie i sotterranei percorsi a zigzag su cui e` fondata la modernita` e restituisce colore alle cancellature apportate sulla mappa del mondo." (anna nadotti)

una buona parte del libro vuole essere un bilancio di un secolo di letteratura tra i piu` "lunghi" e significativi: dopo un breve diagramma etico-politico e` sui fatti letterari che l`autore concentra l`attenzione. il capitolo sul legame tra etica e letteratura e` il baricentro tonale della raccolta e, a conclusione di decenni di attivita` critica, propone di riconoscere tra i parametri piu` importanti per la valutazione di un`opera letteraria quello dell`impegno morale. a piu` riprese cesare segre sottolinea due elementi che rispecchiano una sua idea di letteratura: il favore per scrittori non di professione e l`attenzione a chi affronta temi con forti risvolti morali.

julian, jake, adrienne e maggie: quattro ragazzi a oxford, poco studio e molte discussioni, slanci di passione, amori, litigi e notti passate a raccontarsi la vita. julian e maggie provengono da una famiglia dell`upper class inglese, adrienne e` bella e ricca, jake ha potuto frequentare le scuole migliori solo grazie ai soldi vinti a una lotteria. in collegio e` stato sottoposto ad ogni sorta di umiliazione. potrebbe dimenticare, forse, ma non maggie che quando si innamora di lui, decide di regolare i conti con i suoi nemici. un romanzo sull`amore e sulla crudelta`, sull`irresponsabilita` dell`adolescenza, quando tutto e` assoluto e ad ogni passo sembra che la vita intera sia in gioco. una sana sete di giustizia si trasforma in una tragedia farsesca...

in questo saggio todorov riflette sulle forme della conoscenza umana interrogandosi sul rapporto tra fatti e valori, verita` e finzioni, interpretazione ed eloquenza, nonche` esaminando il ruolo dell`intellettuale contemporaneo. ma quella di todorov e` anche una proposta di scienza morale e politica; i suoi interrogativi sono infatti: come vivere la liberta` all`interno della societa`? come praticare l`uguaglianza tra societa` diverse? per dare risposte credibili egli si appella alla storia e ai suoi personaggi: gli aztechi, socrate e i sofisti, montaigne e montesquieu, spinoza e locke, bonald e constant, le`o strauss e raymond aron.

"suo marito": cosi` si definisce ted hughes nell`annotare diari e lettere di sylvia plath. "marito di lei". e "lei" e` la figura della poetessa suicida, ma anche la forma assunta nella vita di hughes dalla dea bianca: una figura, secondo robert graves, portatrice di esaltazione creativa e di orrore. in questa maschera l`autrice identifica la chiave della personalita` poetica dello hughes maturo e quella della sua unione con "la sposa alchemica della sua fantasia creatrice". una biografia di ted hughes non puo` prescindere dalla storia del suo matrimonio e sodalizio artistico con sylvia plath e dalla sua lunga attivita` di curatore dell`opera della moglie scomparsa. all`epoca del loro incontro hughes, benche` convinto del proprio destino di poeta, aveva pubblicato poco e solo su riviste universitarie. la plath, con efficienza americana, si prodigo` per diffondere le poesie di lui e fu in gran parte a lei che hughes dovette la pubblicazione del "falco nella pioggia", che lo proietto` di colpo sulla scena poetica anglosassone. per i sei anni del loro matrimonio, quasi attingendo a "un`unica mente condivisa", ted e sylvia lavorarono fianco a fianco, in un rapporto simbiotico ma rispettoso delle singole individualita` poetiche. questo volume e` il racconto di un grande amore finito in tragedia e trasformato in fonte di ispirazione poetica, e al tempo stesso una ricerca letteraria, in cui l`autrice presenta hughes uomo, poeta e marito: un marito perseguitato e "nutrito" dalle conseguenze del suicidio della moglie.

attilio bertolucci raccoglie in un volume un`ampia scelta delle prose non comprese in "aritmie", intitolandola, quasi confessando un plagio da un autore molto amato, "ho rubato due versi a baudelaire". gli scritti di bertolucci appartengono a un vasto arco temporale che va dal 1948 al 1996 e abbracciano arte, cinema, tetro e letteratura. chiude il volume "viaggio fra gli antiquari" compiuto negli anni sessanta in alcune localita` italiane. la curatela del volume e` affidato a gabriella palli baroni, profonda conoscitrice dell`opera di bertolucci.

la gerusalemme liberata e`, per universale riconoscimento, il capolavoro del tasso, un`opera tuttora capace di appassionare il lettore e di ispirare un`incessante bibliografia critica nonche` una mirabile illustrazione pittorica e musicale. l`intreccio (e la contraddizione) fra norma sociale, morale religiosa e spirito di avventura, sviluppato attraverso straordinarie peripezie guerresche e amorose, permea questo poema in venti canti incentrato sulla prima crociata, sulla liberazione del santo sepolcro e su personaggi diventati immortali, come goffredo di buglione e tancredi. l`opera e` corredata da un puntuale e utile apparato di note e da un`introduzione di ferruccio ulivi.

la storia nota di un curato di campagna pauroso e vile che, minacciato dai bravi, si rifiuta di sposare due giovani, e` il capolavoro della letteratura italiana del xix secolo. manzoni trova la forma e la lingua perfetta solo alla terza edizione (quella da noi conosciuta) a cui aggiunge l`inedita "storia della colonna infame": vero finale del romanzo, narra dell`intentato processo contro due presunti untori, ritenuti responsabili del contagio pestilenziale in seguito ad un`accusa infondata, ulteriore esempio di oppressione dei potenti nei confronti degli umili. "i promessi sposi", in questo senso, diventano affresco e sintesi della societa` italiana di ogni tempo: la prepotenza di don rodrigo, la bonta` e l`ingenuita` di renzo, l`innocenza di lucia, il coraggio di padre cristoforo. ma soprattutto, come fece notare eugenio scalfari, manzoni, con don abbondio, ci propone la perfetta figura dell`"italiano medio": un brav`uomo che fa quello che deve, ma a fare di piu`, se c`e` da mettersi in mezzo, proprio non ci sta. studiati, parodiati, usati come modello, "i promessi sposi" raccontano un`italia che non e` mai cambiata. introduzione di salvatore silvano nigro.

Time_Out_-Dave_Brubeck_Quartet
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Dave Brubeck QuartetFormato: LP22.50 € Aggiungi al carrelloRimuovi dalla wishlist

Ristampa rimasterizzata del classico album fine anni cinquanta. Contiene l'ultra cassico Take Five. Stampa Eu, vinile 180 grammi, pure virgin vinyl. Vinile trasparentei.

nella sua serie "ricordi lontani", flore evoca l`adolescenza di marguerite duras in indocina. "flore con l`inquadratura delle sue fotografie, con quella materia bianca che ne fuoriesce - laggiu`, persino il sole e` bianco, tutto e` immerso in una sorta di foschia che sfuma i contorni - riesce non tanto a illustrare i testi di marguerite duras, ma piuttosto a seguirne i passi, non come una aficionada, semmai come una sorta di fantasma, di clone allucinatorio capace di risvegliare nel nostro intimo piu` profondo il perche` e il come le parole di marguerite duras, lette, rilette, ripetute, reiterate, riescano ancora a incantare il nostro immaginario, dandoci furiosamente voglia, a nostra volta, di compiere questo viaggio nel paese dei morti viventi. una presenza assenza".

di orazio, de marchis rievoca temi e tracce biografiche: gli studi a roma e ad atene, la partecipazione alla battaglia di filippi sotto le insegne di bruto, la riabilitazione e il suo definitivo avvicinarsi ad ottaviano, complice la benevolenza di mecenate. della sua opera sono i carmi privati (del distacco, del tramonto, dell`addio), quelli su cui l`autore si sofferma maggiormente e due di essi, rivolti rispettivamente al ragazzo e alla ragazza del titolo, sono la guida attraverso la quale de marchis vuole farci partecipare a questo mondo solo apparentemente lontano.

. michela murgia usa sapientemente la provocazione, il paradosso e l`ironia per invitarci ad alzare la guardia contro i pesanti relitti del passato che inquinano il presente. e ci mette davanti a uno specchio, costringendoci a guardare negli occhi la parte piu` nera che alberga in ciascuno di noi.

"svegliarsi una mattina e non sapere piu` se ami ancora la donna che hai vicino, la donna con cui hai costruito una famiglia, una vita. non sai come sia potuto accadere. non e` stato un evento, una situazione, un tradimento ad allontanarvi. e successo senza esplosione, in silenzio, lentamente, con piccoli, impercettibili passi. un giorno, guardando l`uno verso l`altra, vi siete trovati ai lati opposti della stanza. ed e` stato difficile perfino crederci". quello di marco e anna sembrava un amore in grado di mantenere le promesse. adesso marco non riesce a ricordare qual e` stata la prima sera in cui non hanno acceso la musica, in cui non hanno aperto il vino. la prima in cui per stanchezza non l`ha accarezzata. quando la complicita` si e` trasformata in competizione. forse l`amore, come le fiamme, ha bisogno di ossigeno e sotto una campana si spegne. forse, semplicemente, e` tutto molto complicato. il libro di fabio volo e` il racconto di una crisi di coppia e del viaggio, fisico e interiore, per affrontarla. un romanzo sincero, diretto, che sa fotografare le pieghe e le piccole contraddizioni dei nostri rapporti.

nasce il figlio di cinghiale. gli amici si riavvicinano. niente e` piu` come prima. sei mesi dopo l`uscita di , zerocalcare torna con il capitolo conclusivo della sua storia piu` emblematica e contemporanea. il senso di precarieta` sociale del suo cast sembra assoluto, i rapporti amicali si lacerano, le tenebre avanzano. piccoli pezzi di ciascuno vengono perduti, rubati, cambiano gli equilibri. e l`armadillo e` sempre latitante. se una soluzione esiste, in cosa consistera`?

prima erano inseparabili: pietro figlio dei servi, paolo dei padroni, un`adolescenza trascorsa in comunione con la natura, nel cuore vivo di una sardegna selvaggia. i giochi, le parole pronunciate per conoscersi o per ferire, poi lucia, : sono tante le vie per scoprire chi sei, chi vuoi diventare, qual e` la misura esatta del tuo potere. quando paolo viene chiamato alle armi, per una promessa che assomiglia a un patto di sangue si arruola anche pietro, da volontario. il suo compito e` guardare a vista l`amico fragile, sorvegliarlo, proteggerlo. le disparita` nel loro rapporto ora non e` piu` possibile ignorarle, s`impongono come le regole di grammatica che paolo un tempo spiegava a pietro: ci sono dei verbi, gli ausiliari, che permettono a tutti gli altri di spostarsi nello spazio e nel tempo. chiede paolo, e pietro forse lo tradira` o forse rispettera` la promessa, ma da quei giorni di bombe e combattimenti le loro vite, e quelle delle loro famiglie in sardegna, cambieranno per sempre. sino a quel mattino di gennaio in cui, ormai uomini fatti, si troveranno di nuovo uno di fronte all`altro. in una resa dei conti dove tradirsi o salvarsi puo` essere paradossalmente lo stesso gesto.

il volume e` diviso in due sezioni principali. la prima illustra attraverso quattro saggi la figura e l`opera di corrado alvaro, rivisitato dal paladino. la seconda sezione presenta i profili di alcuni scrittori e poeti contemporanei, tra i quali berto, sciascia, marotta, gatto, penna, altomonte, betocchi, bonaviri e spaziani.

che cosa vuol dire appartenere al genere femminile o maschile? e possibile assegnare un`identita` sulla base del solo sesso biologico? judith butler e` convinta che non sia possibile e in questo libro affronta i luoghi comuni che si nascondono dietro quella risalente assunzione. come definire, allora, la propria identita`? decisivo e` trovare un `posto tutto per se`` fra maschile e femminile, ai margini delle rigide classificazioni prodotte dalla psicoanalisi, dalla filosofia, dalla biologia e dalla linguistica. perche` non esistono due generi, ma numerose possibilita` che devono includere anche tutti i soggetti ritenuti anomali ed eccentrici dalle norme imposte e codificate. una posizione, quella di judith butler, che mette in discussione anche parte del femminismo occidentale che ha riprodotto la stessa gerarchia dei sessi, idealizzando la donna in maniera speculare a quello che ha fatto la cultura maschilista e patriarcale. la sfida lanciata e` chiara: ripensare l`identita` di ogni persona come qualcosa in continuo mutamento, che non si lascia ridurre ad alcun modello stereotipato. una sfida che puo` garantire l`accesso ai diritti e la qualita` della pratica democratica.

le lettere di kafka a felice bauer raccontano qualcosa di piu` di un`impossibile storia d`amore: elias canetti se ne rese conto nel 1967 leggendone una selezione sulla "neue rundschau", e immediatamente si accordo` con l`editore della rivista per pubblicare un saggio sull`argomento. fu l`inizio di un corpo a corpo, dove l`interpretazione chiamava in causa la vita dell`autore - la sua persona fisica, la magrezza, l`ipocondria, l`ossessione per la notte e il silenzio - e insieme quella dell`interprete. l`esito di tale scontro fu l`altro processo, che irrito` per la spregiudicatezza con la quale canetti riconduceva l`opera di kafka (e la piu` ermeticamente sigillata, il processo) alla sua biografia (la rottura del fidanzamento con felice) - proprio lui che aveva sempre lottato perche` quell`opera venisse presa alla lettera. grazie agli appunti preparatori, molti dei quali inediti, qui raccolti insieme ad altri saggi e conferenze su kafka, possiamo immergerci per la prima volta in quel "processo" di avvicinamento, fatto di violenze, fughe e sottomissioni, quasi ci trovassimo di fronte alla descrizione di una battaglia sovrapposta a una confessione cifrata. "non credo che vi siano persone la cui condizione interiore sia simile alla mia, o almeno posso immaginarmi tali persone, ma che attorno alle loro teste voli continuamente il corvo segreto come attorno alla mia, questo non riesco neppure a immaginarlo" annoto` una volta kafka nei suoi diari. oggi, leggendo finalmente nella loro totalita` queste pagine, possiamo dire che si sbagliava.

al breve testo, pubblicato autonomamente col medesimo titolo nel 1945, nel quale si indicavano le linee principali delo sviluppo degli stili d`arredamento dall`antichita` ai primi del novecento, l`autore aggiunse, circa vent`anni dopo, un apparato di illustrazioni commentate, per aiutare a conoscere meglio i modi nei quali l`uomo ha organizzato e decorato gli ambienti della vita quotidiana.

Is_This_Tomorrow-The_Henrys
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The HenrysFormato: CD / DVD20.50 € Aggiungi al carrelloRimuovi dalla wishlist

CD/DVD. Album del 2009 con ospiti le cantanti Becca STevens, Mary Margaret O'Hara e Martina Sorbara. Allegato DVD audio 5.1 con galleria fotografica.

oratorio della redenzione, solenne rappresentazione di congedo prima dell`eterno silenzio dell`artista, il parsifal di richard wagner si rivelera` l`opera d`arte per eccellenza secondo il pensiero di schopenhauer, il sole che rivela il mondo oltre il velo di maya, sublime nella pittura sonora, profonda nel motivo della fede, catartica, capace di liberare ed elevare al di sopra della volonta`, del dolore, del tempo. ma e` anche l`opera musicale del percorso interiore, del ritorno all`origine del cristianesimo, epurato dall`apparato teologico che lo ha avvolto nei secoli successivi. un`opera dal valore assoluto, un dramma etico con tratti di favola e magia, che coglie i propri motivi dalla mitologia celtica, orientale e germanica. il testamento spirituale del secolo delle grandi opere metafisiche, dopo il faust di goethe e la nona sinfonia di beethoven. prefazione guido salvetti.

LP. Folkways, 1980, USA. Ottavo album di studio del cantautore americano che si alterna tra piano e dulcimer, lo strumento con cui ha cominciato nella prima metà degli anni settanta a incidere dischi di materia tradizionale, spostandosi gradatamente su materiale originale come quello che riempie New Wind, un disco sospeso tra ballate rock, melodico country e contaminazioni tra jazz e folk in orbita Joni Mitchell.

"i miei racconti sono un omaggio postumo ad alcuni autori che ho amato nell?adolescenza e dopo: verne, wells, lo swift di "gulliver", butler e altri..." "vizio di forma" e la seconda raccolta di racconti fanta-tecnologici e fanta-biologici di primo levi. uscita nel 1971, a cinque anni dalle "storie naturali", e un?opera non solo ecologica ma ecosistemica. chimico dagli interessi enciclopedici, levi esplora le infinite possibilita combinatorie che la materia consente, ma non dimentica di cogliere le anomalie, le sfasature, i "vizi di forma" in cui si annida il germe di catastrofi piccole e grandi. la sua vena di narratore non e tuttavia apocalittica o disperata: al contrario, e mossa da una divertita curiosita per l?uomo. le invenzioni della scienza e della tecnica aprono all?eterno gioco della commedia umana possibilita paradossali, assurde o esilaranti, che levi narra con ironia e con fermezza di giudizio morale. un libro che e l?ennesima conferma di quanto primo levi, oltre che un imprescindibile testimone, sia anche un grande scrittore.

il fascino della figura di vivian maier continua a suscitare grande interesse nonostante molti dettagli della sua vita rimangano ancora misteriosi. la sua vicenda, la riservata tata di chicago il cui lavoro fu rinvenuto all?interno di scatole lasciate in due depositi e messe all?asta per il mancato pagamento dell?affitto, e stata ricostruita solo attraverso le migliaia d?immagini da lei realizzate e dai pochi elementi che si conoscono della sua vita. vivian maier. a colori presenta ora la piu grande raccolta di fotografie esclusivamente a colori realizzata dall?enigmatica autrice. con una prefazione di joel meyerowitz e un?introduzione di colin westerbeck, il libro contribuisce a far luce sulla natura delle immagini a colori di vivian maier, esaminandole all?interno del piu ampio contesto della sua produzione e comparandole con quelle di altri street photographers a lei affini per sensibilita, come eugene atget e lee friedlander. con oltre 150 fotografie a colori, la maggior parte delle quali mai pubblicate finora, il volume ci aiuta a comprendere meglio l?opera e la storia di vivian maier, dimostrando in questa serie di splendide immagini, quale fosse la sua visione del mondo osservata attraverso la sua macchina fotografica. premessa di joel meyerowitz.

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