
solo un protagonista del calibro di gogna poteva raccontarci in modo affidabile la conquista del verticale, le vie sempre piu` difficili delle dolomiti e dei gruppi calcarei "cugini": kaisergebirge, karwendel, dachstein, gesause.

cartesio, consapevole della portata rivoluzionaria del "discorso sul metodo", lo scrisse in francese, non in latino, per dare al suo pensiero la maggiore possibilita` di diffusione, e fece appello alla sola ragione naturale, non all`autorita`, per esporre il suo messaggio al vaglio critico di tutti. dalle riflessioni sulla matematica, in cui fu un geniale inventore, come pure sulle scienze, che pratico` da maestro, ricavo` quel metodo con cui affronto` l`impresa della ricostruzione filosofica e scientifica. quest`edizione e` curata da lucia urbani ulivi, studiosa di filosofia moderna e contemporanea. il testo francese a fronte riproduce esattamente l`edizione curata da charles adam e paul tannery.



l`edizione completa, con testo tedesco a fronte, di quest`opera e` curata da gianni vattimo, con un`introduzione di giovanni reale e postfazione dell`autore stesso. pubblicato per la prima volta nel 1960, rappresenta un importante lavoro nel panorama filosofico del novecento, come recupero antiscientista del valore di estetica, storiografia e dialogo interpersonale in quanto veicoli di verita`.

"sono nato a sora, il 7 luglio 1901, dunque sono ciociaro, anzi cafone." cosi` si presentava vittorio de sica, padre del neorealismo e tra i piu` celebrati registi e interpreti cinematografici in italia e nel mondo. dalla giovinezza trascorsa in "una tragica e aristocratica poverta`" alla gavetta nei teatri di prosa e all`approdo al mondo del cinema, queste pagine ricche di aneddoti e gustosi retroscena ripercorrono la vita e la carriera di un personaggio straordinario i cui film hanno segnato un`epoca. figura geniale e contraddittoria, dedita ai vizi quanto agli affetti familiari, la storia di de sica si intreccia con icone del calibro di luchino visconti, toto`, gina lollobrigida, sophia loren, alberto sordi. ma e` dal sodalizio con cesare zavattini che nel dopoguerra nascono i capolavori che lo consacrano nel pantheon dei grandi registi: "sciuscia`", "ladri di biciclette", "miracolo a milano", "umberto d.", raccontano magistralmente gli albori dell`italia democratica dal punto di vista dei deboli, di coloro che sono tagliati fuori dal cosiddetto "miracolo economico". e, finita inesorabilmente la stagione del neorealisrno, sa reinventarsi mettendo la sua sensibilita` artistica al servizio di grandi interpreti e di produzioni come "la ciociara, ieri, oggi, domani" e "matrimonio all`italiana". dando vita a personaggi che hanno saputo raccontare un`italia tragica e intensa, costantemente sospesa tra la goliardia e l`amarezza.






dalla turchia ai palcoscenici di tutto il mondo: la vita di leyla gencer, una delle voci piu` appassionate della storia della lirica degli anni cinquanta-ottanta, e` stata tutta all`insegna della passione per il canto. una passione che viene ricostruita in questo libro attraverso interviste ad artisti, collaboratori, amici: dall`infanzia tra le colline del bosforo agli studi al conservatorio di istanbul, dal matrimonio con ibrahim gencer al debutto nei primi anni cinquanta ad ankara e poi al teatro san carlo di napoli, all`intenso legame artistico con il direttore gianandrea gavazzeni. per cinquant`anni leyla ha cantato alla scala nei ruoli piu` celebri del bel canto e nei teatri di tutto il mondo, in europa e in america. dopo il ritiro dalle scene negli anni ottanta ha contribuito alla creazione dell`accademia del teatro alla scala, di cui e` stata direttrice, per volonta` di riccardo muti, e dove ha insegnato fino alla morte a milano nel 2008. in queste pagine il ritratto di un`artista di grande spessore, dipinto con affetto e competenza da una giornalista che fu legata a leyla da una lunga e profonda amicizia.








il primo maggio nasce come giornata di lotta politica dei proletari contro i capitalisti, nelle sue origini storiche e poi nel suo sviluppo quale giornata di lotta internazionale per la riduzione dell`orario di lavoro "per legge". attraverso i decenni e i continenti il primo maggio e` diventato una tradizione di classe, costruita, conquistata e imposta con la lotta al di la` delle divisioni nazionali, etniche o religiose. esso testimonia che la lotta per l`emancipazione della classe operaia non e` un problema nazionale, ma sociale. ovunque il modo di produzione capitalistico sia penetrato, e cioe` in tutto il mondo, il proletariato si e` sviluppato e ha inevitabilmente espresso la sua lotta. il primo maggio e` diventato una regolarita` politica di questa stessa lotta internazionale. ed oggi e` di nuovo chiamato a rispondere anche al razzismo: la rivendicazione politica nei confronti dello stato dell`accoglienza e dell`unita` di classe per tutti i proletari, senza discriminazioni di nazionalita` o di cittadinanza, deve tornare tra le sue parole d`ordine. questo libro, giunto alla sua quarta edizione e arricchito di nuovi materiali, ne offre una dimostrazione e un campionario sempre attuali.