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The_Folk_Scene_Collection_Vol.3-Aavv

Uno show radiofonico leggendario, riportato attraverso registrazioni inedite di Cheryl Wheeler, Joel Rafael, Guy Davis, Kate Wolf, Bryndle, The Alpha Band, Jackson Browne, Katy Moffatt & Rosie Flowers, Loreena McKennitt, David Lindley & Wally Ingram etc.

Cathy Jordan,Dolores Keane,Frances Black etc.

S.C.Wheelies,Judas Priest,Motorhead etc

Eric Clapton,Rod Stewart,CSN e Young,The Band...

Contiene brani di:U2,Dixie Chicks,Shawn Colvin etc.

Brani di Filter,Rob Zombie,The Infidels,Kid Rock,Danzig etc.

Colonna sonora del nuovo film Disney.include brani di Sting,Tom Jones,Eartha Kitt e Rascal Flatts.

Tributo a Ian Dury con Sinead O'Connor,Shane McGowan,Paul McCartney,Madness etc.

Tributo con John Atkinson,Lisa S.Kossler,Richard Sinclair,Robert Wyatt etc.

Tributo al grande chansonnier francese, con la partecipazione di Scott Walker, Dusty Springfield, David Bowie, Dionne Warwick, Gavin Friday, Nina Simone etc

Colonna sonora del terzo capitolo del Signore Degli Anelli. Con Annie Lennox, Viggo Mortensen e James Galway.

harlem, biblioteca del museo afroamericano. la sedicenne geneva settle sta cercando notizie di un suo antenato vissuto nella meta` dell`ottocento che, ex schiavo, si era battuto per i diritti civili della gente di colore per poi finire misteriosamente in carcere. mentre la ragazza e` concentrata nella ricerca, un uomo si avventa alle sue spalle e tenta di violentarla. nonostante sembri un tentativo di stupro, lincoln rhyme inizia a indagare con l`aiuto di amelia sachs. in effetti, l`uomo ha un obiettivo piu` impegnativo: uccidere la povera geneve. e per far questo non esita a uccidere il bibliotecario che forse ha visto qualcosa. il primo indizio che rhyme ha a disposizione? la dodicesima carta dei tarocchi, l`impiccato.

il libro, che propone la sceneggiatura dell`omonimo film, racconta la storia di un giovane di cinisi, un piccolo paese nei pressi di palermo. si chiama giuseppe impastato. forte della sua formazione comunista rompe i rapporti con un padre troppo ossequioso verso il boss locale e comincia la sua battaglia contro il silenzio e le diffuse connivenze mafiose. dalla protesta in piazza ai giornali volanti, alle manifestazioni improvvisate, peppino arriva infine all`uso politico di una radio libera. fa nomi e cognomi, denuncia gli interessi che ruotano intorno all`ampliamento dell`aereoporto di punta raisi, mette spalle al muro il boss tano badalamenti. peppino impastato viene ucciso il 9 maggio 1978 e la notizia sepolta sotto il clamore del delitto moro.

candela vive in una famiglia di nove donne, dalla quale cerca di emanciparsi. trova un lavoro in un negozio di pompe funebri, dove un giorno le viene affidato il compito di vestire il patriarca di una famiglia gitana. preparando le spoglie, candela trova mezzo chilo di diamanti nascosti nel bastone dell`uomo e, poiche` nessuno sembra essere al corrente della loro esistenza, decide di tenerli per se`. oltre alla ricchezza, la morte del gitano le offre l`occasione di conoscere il personaggio che ispira il titolo del romanzo: l`ultimo uomo selvaggio, la pura essenza della mascolinita`, quel tipo di esemplare che la nuova cultura urbana sembra aver negato al desiderio di molte donne avide di emozioni forti.

quest`opera fu portata a termine poco prima della scomparsa dell`autore. suoi temi principali sono: il sermo humilis, come forma cristiana dello stile sublime antico, nei primi autori cristiani e nella prosa latina del primo medioevo; la rinascita dello stile elevato nelle nuove condizioni di vita del tardo medioevo; la storia dei secoli in cui non esistevano un pubblico letterario e una lingua letteraria generalmente intesa, dal tempo di tacito e plinio fino ai primi documenti delle letterature in lingua popolare e a dante. questi saggi colmano il vuoto lasciato nell`altra sua grande opera, mimesis, per il periodo 600-1100, il meno studiato della letteratura europea. ma non si tratta di un`integrazione dovuta a puro desiderio di completezza. da un lato, qui sono collocati in primo piano i problemi centrali dell`interesse auerbachiano: le basi e gli elementi di unita` della civilta` europea, visti nella genesi storica del nesso eredita` classica-societa` moderna; la formazione di quello stile letterario che costituisce tuttora il sostrato delle letterature europee, in rapporto ai tipi determinati di pubblico nazionale sorti nel tardo medioevo. dall`altro, in questi saggi concentrati su un "campionario" stilistico omogeneo, auerbach e` ricondotto a un impiego piu` esatto e penetrante del suo metodo, che consiste nel risalire dall`analisi stilistica monografica alla costruzione sintetica e al quadro storico-sociologico d`assieme.

"la presente edizione dell`intera opera poetica di mallarme`, corredata di traduzione e commento, si propone di contribuire a far partecipe il maggior numero di lettori italiani della difficile e schiva bellezza di questa poesia. il commento utilizza gli apporti piu` rilevanti della critica mallarmeana, sulla base di una lettura personale (che consiste, necessariamente, d`innumerevoli riletture) costantemente tesa nello sforzo di raggiungere, di auscultare il poeta, e lui solo. la traduzione, condotta sull`edizione de "la ple`iade", e` nata dalla mia personale esigenza di comprendere mallarme` attraverso un`attenzione e una tensione di lettura superiori al normale, quali, cioe`, una traduzione di poesia le richiede. il criterio fondamentale cui mi sono attenuta e` stato quello d`una fedelta` globale al poeta, che dedicandosi scrupolosamente alla traduzione dell`opera sua, andasse assorbendone di pari passo i modi espressivi, il gusto, i vizi e le manie, cercando di ottenere effetti simili con mezzi simili; che fosse, in sostanza, una sorta di imitazione di mallarme`." (luciana frezza)

l`ecclesiaste parla, in termini di una saggezza non filosofica, recettiva e disposta all`ascolto, della pena che incalza e perseguita l`uomo: l`assurdo spreco della propria condizione. l`uomo sta sotto il sole, la massima manifestazione di potenza della natura, esposto senza ombra e riparo alle leggi di dio dalle origini, vertice del creato e delle sue forze. e deve guardare in basso e specchiarsi nella terra che soggiace al suo medesimo destino.

insieme all`amico e poeta james fenton, redmond o`hanlon, naturalista e professore a oxford, decide di avventurarsi nel borneo con il proposito di risalire il fiume di baleh fino alle sorgenti del massiccio del tiban, una zona rimasta inesplorata dal lontano 1926, nutrendo la remota speranza di incontrare l`ormai rarissimo rinoceronte. dopo due mesi di disavventure nella foresta vergine, o`hanlon ritorna a casa per scrivere quello che l`"evening standard" di londra ha definito "il piu` divertente libro di viaggi da molti anni a questa parte".

teodora vencejos e` una cenerentola, una brutta anatroccola e una bella addormentata latinoamericana. vive nel paesino colombiano di real de marque`s e, come in tutte le fiabe, ha una matrigna, donna ramonita cespedes de ucros. questa in punto di morte, affida a teodora, povera in canna e trattata come una sguattera di casa, la cura del figlio galaor, uno splendido e sciocco donnaiolo: dovra` tenergli lontano le donne che lo corteggiano e trovargli una buona moglie. in paese arriva pero` la giovane e ricca clavel quintanilla che conquista galaor con le sue arti eroiche e gli da` due figli, mentre teodora continua a servirlo. quando pero` si legge il testamento della matrigna e si scopre che tutto e` stato lasciato dal padre a teodora, le parti si invertono.

direttore d`orchestra e regista dialogano sul tema controverso dell`"interpretazione" a partire dal tristano e jsotta, opera capitale di richard wagner e del teatro d`opera moderno. un`occasione unica per spiare il lavoro che cuce insieme parola e musica, recitazione e canto. i lettori - e non solo i melomani di stretta osservanza - sono chiamati a partecipare a un rito eccezionale, che e` per l`appunto quello della costruzione del suono e dello spettacolo di un capolavoro chiave nello sviluppo storico della musica moderna: wagner e il suo tristano (cosi` profondamente ambiguo e ricco di futuro) offrono il destro per una appassionante meditazione sulla "realizzazione" di un`opera. un`occasione unica per svegliare l`intelligenza dell`ascolto e della lettura dell`azione teatrale. mai si e` misurata tanta passione nel condividere le ragioni della creazione di uno spettacolo. uno spettacolo che rimanda ad altri spettacoli e definisce una forma di "fare" teatro d`opera che ha lasciato una traccia profonda nella cultura contemporanea.

saad e` un ragazzo onesto e beneducato, ha un padre colto e stravagante, una madre protettiva e tre amatissime sorelle, studia per laurearsi in giurisprudenza e vuole sposare leila, la ragazza di cui e` innamorato. ma saad ha un problema, e` iracheno, e quello che in altri paesi e` un percorso di vita normale in iraq e` semplicemente impensabile. la feroce dittatura di saddam hussein, la guerra, l`embargo e l`occupazione americana hanno messo il paese in ginocchio, baghdad e` una citta` sconvolta da attentati terroristici, non c`e` cibo, non ci sono medicine e regnano l`odio e il sospetto. come tanti altri, saad decide quindi di andare a cercare miglior fortuna in europa: londra e` la sua meta. senza soldi, senza passaporto, inizia una rocambolesca odissea attraverso il medio oriente, il mar mediterraneo e l`intero continente europeo. e lui, saad, l`ulisse dei nostri giorni, l`uomo che racconta i pericoli che attendono chi cerca una nuova casa, un luogo dove vivere un`esistenza serena. e una favola piena di humour e di malinconia, di momenti dolci e di momenti decisamente aspri, ed e` anche il pretesto per affrontare un problema scomodo, quello degli immigrati clandestini, che troppo spesso noi europei benestanti tendiamo a ignorare o a far finta di non vedere.

e il 1969 e al cardellino di castiglioncello, sul litorale livornese, una nada appena giunta in vetta alle classifiche sorride circondata da un gruppo di ragazzi. fra questi c`e` renato prunetti, un operaio che al cardellino lavora stagionalmente come cameriere, ma che la grandissima parte della sua vita la trascorrera` dentro le fabbriche di tutta italia, come saldatore trasfertista. da piombino a novara, da casale monferrato a taranto, da mantova all`entroterra ligure, non si contano gli stabilimenti industriali in cui l`operaio prunetti e` impiegato. il lavoro e` duro, ma per fortuna nella vita c`e` anche altro: le gite in campagna, il calcio, le uscite al bar con amici e colleghi, i figli da crescere. e renato sa approfittare dei piccoli piaceri dell`esistenza cosi` come sa lavorare a regola d`arte quando si trova in fabbrica. lo spirito irriverente e la battuta fulminante lo accompagnano ovunque e fanno pensare che quest`uomo sapra` godersi la pensione. ma in fabbrica renato ha respirato di tutto: zinco, piombo e buona parte della tavola degli elementi di mendeleev, fino a quando una fibra d`amianto trova la strada verso il torace. e cosi` che il destino dell`operaio prunetti si compie prima del tempo, per una malattia mortale che si sarebbe potuta evitare se i padroni avessero investito nella salute dei lavoratori, e non solo negli utili immediati. a ricostruire la vicenda di renato e` suo figlio alberto che, mescolando affetto e rabbia, risate e dolore, ci restituisce il ritratto di un uomo e di una classe lavoratrice che non rinunciano alla propria storia.

il volume presenta freud, scienziato e uomo, come uno fra i personaggi rappresentativi del ventesimo secolo, la cui opera e` patrimonio di tutti, e fornisce da un lato un percorso cronologico relativo all`organizzarsi del suo pensiero e al precisarsi della teoria e della pratica della psicoanalisi, dall`altro una serie di percorsi tematici di lettura, indicati nell`introduzione del curatore.

palermo, estate 1942. dal letto di morte il barone enrico sorci si vede passare davanti agli occhi la storia recente della sua famiglia. la devozione della moglie e i torti che le ha inflitto, le figlie e i figli, ma soprattutto laura, la nuora prediletta, con il figlio carlino, per il cui futuro si inquieta. poco prima di morire il barone ordina che la notizia del suo trapasso non venga annunciata immediatamente e infatti, ignari, i parenti si radunano per un pranzo che si tiene fra silenzi, ammicchi, tensioni, antichi veleni, segrete ambizioni. e` come se il piano nobile di palazzo sorci fosse il centro del mondo, del mondo che tramonta - fra i bombardamenti alleati e la fine del fascismo - e del mondo che sta arrivando, segnato da speranze ma anche da una diversa e piu` aggressiva criminalita`. uno dopo l`altro, i protagonisti prendono la parola per portare testimonianze che si avviluppano in una spirale di fatti e di passioni, vendette e tradimenti, componendo un quadro privato e collettivo degli eventi che segnano palermo fino all`aprile del 1955. offesa dalla guerra e dall`occupazione, la citta` si apre a nuove alleanze con la politica e la malavita; nelle pieghe della famiglia sorci si consumano amori, fughe, ribellioni, rovine. in piano nobile, agnello hornby sgomitola la storia di tutto il paese facendo mostra di quella capacita` di allacciare visione d`insieme e potenza del dettaglio che i lettori hanno imparato a riconoscere nei suoi romanzi.

"non c`e` nemmeno un libro, con una vera storia, con una storia vera. non c`e` niente." scritto a settantun anni, l`orologio astronomico e` la terza incursione nel mondo del romanzo da parte di edoardo sanguineti, che si da` cinquanta brevi "fogli" per raccontare una vicenda che comincia come un`improbabile storia d`amore. e., un vecchio, conosce a., una "scorpioncina" di cui si invaghisce subito. ma l`autore usa la cornice di questa passione per esplorare i limiti della narrazione, e nelle pagine inanella lettere, racconti, ricordi e frammenti, tutti scritti rimarcando un "io" narratore e un "tu" lettore. svelando e contraddicendo il processo costruttivo del romanzo, sanguineti rivendica l`infinito moltiplicarsi delle storie umane e trasforma l`orologio astronomico di strasburgo in un crocevia di corpi e destini, con un avvicendarsi di eventi che nasconde una riflessione attenta sul potere dei mezzi di comunicazione. dagli stralci di giornale ai primi videogiochi, ogni forma mediatica ci chiama a diventare parte attiva di un gioco, quello della vita, che ha si` delle regole di partenza, ma diversi finali possibili. la scrittura torna quindi a essere ricerca: un modo per riappropriarsi di se` in un alternarsi di cancellazioni e ripensamenti che ricalca appieno la poetica sanguinetiana dell`"imparare bene come scrivere male".

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