
l`inconfondibile impasto di mistero e quotidianita` e la trasparenza della parola che li dice hanno subito fatto riconoscere in charles simic uno dei maggiori poeti contemporanei. e in questo libro, che raduna my noiseless entourage e una scelta dai selected poems, il suo universo - fisico e mentale - si mostra con una vividezza abbagliante. un universo di interni desolati e di periferie hopperiane abitate da gente anonima, dove gli oggetti sembrano giacere spaesati dopo aver perduto ogni funzione. un`america di luoghi e immagini di memorabile intensita` - cinematografi abbandonati, bische clandestine, biblioteche di quartiere, diner notturni, giardini deserti, polvere, specchi, strade senza fine, cicli di un azzurro perenne -, dove si affacciano ombre e presenze indecifrabili, sospetto di metafisica subito soffocato dallo scetticismo e dall`ironia.

l`esercizio della poesia ha accompagnato tartaglia lungo tutto l`arco della sua esistenza. questa antologia e` una prima selezione di un`opera immensa, composta da piu` di settemila testi, quasi del tutto ignoti. un`opera che custodisce il volto nascosto dell`"uomo della novita`", che annunciava la "novita` pura e totale oltre questa realta`, irrealta`, soprarealta`", "oltre la cupola troppo facile del divino", un "puro irriferito" che non puo` essere definito, ma solo trovato per via negativa. la tensione religiosa che domina anche questi "esercizi" non lascia spazio a una scrittura di fantasia ma esige un lavoro di scavo per il quale il linguaggio si modifica acrobaticamente e attinge alle piu` remote radici della nostra tradizione poetica.

siamo negli anni fra le due guerre e le travagliate vicende coinvolgono una famiglia cosi` misera che puo` guardare dal basso la poverta`, fra un padre perennemente ebbro e vociferante contro il mondo, gli inglesi e i protestanti, e una madre che sbrigativamente trascina la sua tribu` verso la sopravvivenza. tutto ci arriva attraverso gli occhi e la voce del protagonista mentre vive le sue avventure. questo ragazzino indistruttibile, sfrontato, refrattario a ogni sentimentalismo, implacabile osservatore crea con le sue parole un prodigio di comicita` e vitalita` contagiose, dove tutte le atrocita` diventano episodi e apparizioni di un viaggio battuto dal vento verso la terra promessa.


"manuale di pittura e calligrafia" e` il romanzo di una crisi, della presa di coscienza di un artista che si definisce solo con l`iniziale h. e si conclude nello stesso giorno in cui crolla il regime fascista portoghese, il 25 aprile 1974. h. narra di se`, pittore mediocre che vivacchia grazie ai ritratti di gente altolocata, e della sua ribellione alla finzione del mondo. mentre lavora al ritratto di s., amministratore delegato della spqr, decide di dipingere un secondo quadro che sveli il vero volto del vacuo s. fallito questo tentativo, decidera` di scrivere un diario stravolgendo la propria vita perche` l`arte esige sincerita`.

in un paesaggio coloratissimo, animato dalle voci di infiniti personaggi, si snodano, dai dintorni di calcutta alle sabbie del sahara, le mille e una avventure del giovane alu, che deve il suo nome a una testa tutta bernoccoli come una patata ("alu" appunto).

"il respiro del buio" comincia con un viaggio in treno, alcune centinaia di chilometri che sanciscono l`ingresso in una nuova vita. il servizio militare in cecenia e` finito, e` tempo di tornare, ma per il protagonista la parola ritorno ha perso significato. e un altro uomo quello che arriva alla stazione di bender, e un`altra e` la citta` che lo accoglie: identica a un primo sguardo, eppure diversa. rinchiuso nel suo appartamento, solo con le sue armi importate illegalmente dalla cecenia, nicolai vive il suo "dopoguerra" di solitudine, ansia, paura. e, soprattutto, odia. odia gli edifici, le strade, l`umanita` "pacifica" che gli appare fasulla, intollerabile nella sua pretesa di civilta`. per provare a fare i conti con le atrocita` subite e commesse, decide allora di intraprendere un nuovo viaggio, verso il luogo che rappresenta l`unico ritorno possibile: la siberia. immerso nella natura, nel silenzio, guidato dalla saggezza del nonno, sembra trovare una vita semplice e quieta. ma un passato cosi` pesante non si cancella con il silenzio, e neppure con la determinazione, e quella che sembra una possibilita` di riscatto puo` rivelarsi in ogni momento una trappola che inverte la corsa e riporta al punto di partenza. cosi`, puo` succedere che un impiego in una ditta di sicurezza privata a san pietroburgo si trasformi in una nuova guerra, piu` nascosta e apparentemente meno violenta rispetto a quella combattuta in divisa, eppure, se e` possibile, ancora piu` pericolosa. una guerra che fa le sue vittime nelle strade e nelle piazze...

in inghilterra, secondo philip larkin, "i rapporti sessuali incominciarono nel millenovecentosessantatre", "tra la fine del bando a "lady chatterley" e il primo ellepi dei beatles". la giovane coppia protagonista del nuovo romanzo di lan mcewan patisce invece gli ultimi fuochi di un clima diffuso di repressione sessuale. la prima notte di nozze, e prima esperienza sessuale per entrambi, scocca infatti alla vigilia di quell`"annus mirabilis". tutto avviene in appena due ore, in un antiquato hotel vicino alla celebre spiaggia di ciottoli di chesil beach. i due sposi stanno cenando in camera, ma gia` pensano a quello che accadra` piu` tardi. edward e` un ragazzo di provincia laureato in storia, indeciso se continuare la carriera accademica o lavorare nell`azienda del padre della sposa. finalmente fara` l`amore con florence: e` piuttosto nervoso e sa, per sentito dire, che deve cercare di controllarsi per non concludere troppo in fretta. florence prova una profonda repulsione per il sesso, un misto di opprimente solitudine e vergogna; ma e` ben attenta a mantenere le apparenze di un matrimonio felice e perfetto, ansiosa di non deludere edward. ma quello che succedera` di li` a poco segnera` per sempre il destino di entrambi.

a tredici anni un amore che sboccia puo` sembrare un plagio. una ragazzina che assiste a una violenza puo` convincersi di aver riconosciuto il responsabile e far condannare un innocente, rovinandolo e rovinandosi. perche` tutta la vita sara` segnata dalle conseguenze. la ragazzina crescera`, diventera` una scrittrice, ma non si liberera` del peso dell`ingiustizia inferta a un innocente, alla propria sorella innamorata e in fin dei conti anche a se stessa.

la prima voce narrante femminile di mcewan dall`epoca di "espiazione", serena frome, e` una figlia degli anni sessanta senza slogan ne` rivoluzioni, una figlia borghese cresciuta dal padre vescovo entro i confini protetti di una cattedrale, lontana dalle inquietudini politiche e sociali che sferzano la gran bretagna dei primi anni settanta. la sua iniziazione al mondo si compie attraverso un amante maturo, docente di storia e amico personale del ministro dell`interno, che a serena insegna ad accostare il giusto vino al giusto cibo e a contemperare la baldanzosa lettura di solzenicyn con quella approfondita di churchill, e che, prima di sparire misteriosamente dalla sua vita, le spezza il cuore e le regala un mestiere: un incarico all`mi5. che cosa possono volere ai piani alti della prestigiosa agenzia d`intelligence britannica da una bionda ragazza di buona famiglia con una mediocre preparazione matematica faticosamente rimediata a cambridge e una prodigiosa, ancorche` superficiale, rapidita` di lettura? farne una pedina nella cosiddetta "guerra fredda culturale": serena partecipera` all`operazione "miele", con la quale l`agenzia intende finanziare occultamente scrittori ritenuti affini alla causa dell`occidente trasformandoli in inconsapevoli agenti della propaganda anticomunista. il candidato ideale e` individuato in tom haley, promettente autore di alcuni apprezzati racconti e di qualche articolo critico nei confronti del blocco sovietico.

la gravidanza di trudy e` quasi a termine, ma l`evento si prospetta tutt`altro che lieto per il suo piccolo ospite. ad attenderlo nella grande casa di famiglia (e nel letto coniugale) non c`e` il legittimo marito di trudy e suo futuro padre, john cairncross, poeta povero e sconosciuto, innamorato della moglie e della civilta` delle parole, ma il fratello di lui, il ricco e becero agente immobiliare claude. dalla sua posizione ribaltata e cieca, il nascituro gode nondimeno di una prospettiva privilegiata sugli eventi in corso, ed e` lui a metterci a parte di una vicenda di lutto e di sospetto dagli echi assai familiari. certo, la scena non e` quella corrotta e claustrofobica del castello di elsinore. certo, i due cognati fedifraghi, trudy e lo zio claude, non hanno regni nordici cui aspirare. piuttosto a far gola ai due vogliosi amanti e` l`edificio georgiano su hamilton terrace, decrepito ma d`inestimabile valore, incautamente ereditato da john, i cui pavimenti luridi e la cui onnipresente immondizia prendono il posto del marcio in danimarca. ma amletico e` il crimine orrendo che il narratore vede (o meglio sente) arrivare, e amletico e` pure il suo inesauribile flusso di pensieri dubitanti, gli stessi che hanno inaugurato al mondo la danza della modernita`. se nel testo shakespeariano l`origliamento, l`atto di spiare e raccogliere informazioni rovistando i recessi e gli anditi del regno, e` spesso motore dell`azione, nel guscio l`udito e` il senso privilegiato per ragioni fisiologiche, e a essere rovistati a pochissima distanza dal capo dell`inorridito narratore sono spesso e volentieri i recessi e gli anditi del corpo materno. mentre all`orecchio non sempre affidabile del nostro eroe non-nato si dipana la tragica detective story, nella manciata di giorni che separano il suo

nel presentare
la leggenda di tristano e isotta non ha mai smesso di suscitare interesse e commozione nel mondo dell`arte, sino a divenire l`emblema dell`amore irresitibile e infelice. dal xii secolo in poi, e sino al 1857 l`anno della composizione dell`omonima opera di wagner, si sono succedute molte versioni, rifacimenti, trasposizioni in vari generi letterari e non solo in lingua tedesca. gottfried von strassburg compone il suo tristano verso il 1210 riprendendo la leggenda della nascita di tristano e seguendola fino alla morte. e` il piu` famoso poema tedesco sull`argomento e si apre con uno dei brani piu` perfetti di poesia in tedesco medievale.

che cos`e` l`andare in montagna senza la conquista della cima? un atto di non violenza, un desiderio di comprensione, un girare intorno al senso del proprio camminare. opera di narrativa che prende spunto da un viaggio realmente accaduto, taccuino di viaggio, ma anche il racconto illustrato, caldo, dettagliato, di come vacillano le certezze col mal di montagna, di come si dialoga con un cane tibetano, di come il paesaggio diventa trama del corpo e dello spirito. perche` l`himalaya non e` una terra in cui addentrarsi alla leggera: e` una montagna viva, abitata, usata, a volte subita, molto lontana dalla nostra. per affrontarla serve una vera spedizione, con guide, portatori, muli, un campo da montare ogni sera e smontare ogni mattina, e soprattutto buoni compagni di viaggio. se e` vero che in montagna si cammina da soli anche quando si cammina con qualcuno, il senso di lontananza e di esplorazione rinsalda le amicizie. le notti infinite in tenda con nicola, l`assoluta magnificenza della montagna contemplata con remigio, il saliscendi del cammino in alta quota, l`alterita` dei luoghi e delle persone incontrate. questo e` il viaggio che paolo cognetti intraprende sul finire del suo quarantesimo anno, poco prima di superare il crinale della giovinezza.

giunta all`eta` di quarant`anni, len howard sembra destinata ad assecondare il suo destino di talentuosa musicista, ma una svolta imprevista finisce per scombinare per sempre i suoi piani. nel 1938 si trasferisce nell`east sussex in un cottage circondato da un grande giardino, che si trasformera` col tempo - le finestre spesso aperte sono un attraente richiamo per uccelli di ogni specie - nello scenario di una delle avventure piu` affascinanti di tutta l`ornitologia moderna. a lungo gli studi pionieristici di howard, qui radunati, verranno in realta` contestati dalla comunita` scientifica, poiche` in contrasto col metodo che validerebbe solo le osservazioni su soggetti `controllati` in laboratorio. eppure, da subito, l`autorevole biologo e genetista julian huxley ne coglie la portata innovativa, fondata proprio sull`osservazione degli uccelli in un habitat capace di liberarli dalla paura degli uomini, e di rivelarne cosi` le autentiche - e spesso stupefacenti - facolta` affettive e cognitive. pur analizzando e auscultando un gran numero di specie e illuminandone gli aspetti biologico-comportamentali (come nelle avvincenti pagine sul corteggiamento e il combattimento), howard si concentra in particolare su alcuni protagonisti: come la cinciallegra star, che manifesta spiazzanti capacita` di conteggio e computazione, sporadiche applicazioni di un`intelligenza ben piu` vasta e multiforme. alla fine ci renderemo conto di aver assistito a una sorta di apprendimento reciproco: quello dell`autrice dai suoi ospiti, e quello degli ospiti da lei. ed e` su questa corrispondenza che poggia il misurato lirismo di un racconto condotto con una grazia e un`esattezza che e` raro trovare cosi` felicemente accordate.

ignorato nel medioevo, dal seicento il satyricon ha conosciuto un`ininterrotta fortuna: le peripezie dei due amanti, i personaggi emblematici, la scena del banchetto di trimalcione, dove la pantagruelica cena del parvenu assurge a simbolo di ogni bassezza umana, tornano nella traduzione di edoardo sanguineti.

in questo romanzo esilarante e feroce, veronica raimo apre una strada nuova. racconta del sesso, dei legami, delle perdite, del diventare grandi, e nella sua voce buffa, caustica, disincantata esplode il ritratto finalmente sincero e libero di una giovane donna di oggi. veronica raimo sabota dall`interno il romanzo di formazione. il suo racconto procede in modo libero, seminando sassolini indimenticabili sulla strada. all`origine ci sono una madre onnipresente che riconosce come unico principio morale la propria ansia; un padre pieno di ossessioni igieniche e architettoniche che condanna i figli a fare presto i conti con la noia; un fratello genio precoce, centro di tutte le attenzioni. circondata da questa congrega di famigliari difettosi, veronica scopre l`impostura per inventare se stessa. se la memoria e` una sabotatrice sopraffina e la scrittura, come il ricordo, rischia di falsare allegramente la tua identita`, allora il comico e` una precisa scelta letteraria, il grimaldello per aprire all`indicibile. in questa storia all`apparenza intima, c`e` il racconto precisissimo di certi cortocircuiti emotivi, di quell`energia paralizzante che puo` essere la famiglia, dell`impresa sempre incerta che e` il diventare donna.
tommy e` un orsetto simpatico e sbruffone, che si vanta di saper disegnare a occhi chiusi. bisogna ammettere che il grande cuore dipinto di rosso, rosa e giallo gli e` venuto proprio bene. ma un soffio di vento improvviso glielo porta via costringendolo a un affannoso inseguimento che ci concludera` in maniera del tutto inaspettata.

la prima parte del volume e` dedicata alle vicende di un ramo della famiglla di alice munro, i laidlaw, a partire dai primi anni del settecento. i suoi antenati vivevano nella ettrick valley, nelle lowlands scozzesi, immersi in un`atmosfera che scolora nella leggenda folklorica, tra prove d`ardimento e incontri con fantasmi e folletti. fino a quando la famiglia si imbarca verso il sospirato nuovo mondo. il microcosmo della nave diventa per ognuno il segno di un irreversibile mutamento. quando una delle protagoniste, rimasta vedova, affronta insieme ai suoi cinque bambini il viaggio su un carro trainato dai buoi per trasferirsi dall`illinois in ontario, il figlio maggiore inscena il rapimento del piu` piccolo per far fare dietro front alla famiglia, ma il piano viene sventato. nel racconto seguente compare il padre dell`autrice: agricoltore, cacciatore, allevatore di volpi e guardiano notturno in una fonderia. in seguito compare alice scolara; e` la volta poi di una precoce esperienza sentimentale sotto i rami di un melo in fiore e di quella come donna di servizio presso una lussuosa villa. nel racconto "a casa", la scrittrice ormai affermata torna a trovare il padre da poco risposatosi; altrove un`alice sessantenne vaga nei cimiteri di campagna insieme al secondo marito, e` in attesa di una biopsia per un sospetto tumore al seno, per fortuna un falso allarme. l`epilogo chiude il cerchio con una visita in iiiinois alla ricerca della tomba del bis-bisnonno william lainlaw.

una scelta dei versi essenziali di patrizia cavalli che da` corpo a una delle voci poetiche piu` necessarie del nostro tempo. ci sono poeti che hanno il dono prezioso di dare una immediata, irresistibile felicita` a chi li legge. patrizia cavalli e` senz`altro tra questi. non importa di che cosa parli: se di risvegli lenti tra le lenzuola mattutine o della pasta che va scolata in fretta, all`istante giusto - tutto cio` che questa lingua poetica nomina sembra toccarci immediatamente, come se rivelasse ogni volta, nel modo piu` esatto, qualcosa che ci appartiene e che forse abbiamo solo dimenticato. e non importa definirla: e` semplice, eppure e` anche ricca, complessa, variegata; e` saggia e filosofa, ma anche istintiva, innamorata, visionaria. e` comica e tragica, dolorosa. capace di rimanere sempre se stessa - e, solo cosi`, di sorprenderci ogni volta. tutti gli strumenti critici e interpretativi, di fronte ai suoi versi, sembrano cadere - e non e` detto che sia un male. quel che resta da fare, allora, e` semplicemente leggerla.