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cicerone immagina che scipione emiliano racconti il sogno in cui il suo avo, scipione l`africano, gli appare annunciandogli una luminosa carriera militare e politica, che si concludera` pero` con una morte violenta. ma ai servitori della patria e` riservata un`eternita` felice nelle regioni celesti. cicerone fa descrivere all`africano lo stato delle anime nell`aldila`, affascinando il giovane scipione con la descrizione della via lattea, con lo spettacolo delle stelle e facendogli percepire l`armonia musicale prodotta dalla rotazione delle sfere celesti e esortandolo ad aspirare non alla gloria terrena, ma al conseguimento della vera immortalita` che e` quella dell`anima e che si ottiene attraverso il servizio reso allo stato.

elizabeth costello, anziana e popolare romanziera, riesce a mettere in crisi tutti i sapienti accademici, a cominciare da suo figlio, professore di fisica in una citta` universitaria "politically correct", dove e` stata invitata a parlare dei suoi libri. con la sua voce pacata, elizabeth parlera` invece delle "vite degli animali" e di come vengono maltrattate dagli uomini, gettando i suoi ascoltatori in un insanabile imbarazzo.

deiotaro, re della galazia orientale, viene accusato dal nipote castoro di avere tramato per assassinare cesare nell`agosto del 47, durante un soggiorno del dittatore in galazia. cicerone, legato da forti vincoli di amicizia al re barbaro, ne assume la difesa. il processo ha luogo nel novembre del 45. alla conclusione del processo, cesare non si pronuncia subito e quattro mesi dopo viene assassinato. marco antonio assolve quindi deiotaro e gli restituisce il regno. questa e` l`ultima arringa pronunciata da cicerone: nella sua insolita sobrieta`, piena tuttavia di fierezza e di pathos, si configura come un appello estremo e un estremo presagio.

sono passati ottant`anni dall`ottobre 1928 in cui un giovane prete spagnolo, josemaria escriva de balaguer, fondo` l`opus dei. nonostante la grande forza vitale e i riconoscimenti che ha avuto in questi anni (come la canonizzazione del fondatore nel 2002 da parte di papa giovanni paolo ii), e forse proprio a causa del successo riscontrato presso persone di ogni paese e di ogni ceto sociale, ancora oggi l`opera e` considerata con sospetto da molti. sono centinaia gli articoli di giornale e i libri scritti per dimostrare che la prelatura fondata da san josmaria sia una specie di societa` clandestina, ricchissima e potentissima, custode di segreti terribili e in grado di influenzare in maniera occulta il corso della politica e della storia. pippo corigliano, da quarant`anni portavoce dell`opus dei in italia, conosce meglio di ogni altro la difficolta` di presentare il messaggio di san jose` maria al mondo dei media di oggi: "e` evidente che la cultura dominante tollera tutto ma guarda con freddezza chi ha fede in dio. e altrettanto evidente che l`opus dei parla di fede, una fede operativa, proprio quella che - e` il caso di dirlo ha una cattiva stampa. la cultura dominante e il messaggio dell`opus dei non sono quindi fatti per capirsi subito. se poi pensiamo al sistema mediatico cosi` com`e`, appare evidente che colui che ha il compito di gettare un ponte fra queste due posizioni diventa un personaggio interessante".

a piu` di dieci anni dal suicidio di cobain, il mito dei nirvana continua a conquistare gli i-pod e l`immaginario di generazioni diverse, nonostante da piu` di una parte sia stato gettato fango sulla loro immagine. questo libro fa pulizia di tutte le chiacchiere da gossip per costruire una biografia particolareggiata, ravvicinata e definitiva del gruppo che ha cantato ai giovani di tutto il mondo "come as you are". l`autore di questo libro e` stato l`unico giornalista ammesso nella casa di cobain subito dopo la sua morte. amico personale di molti protagonisti del grunge americano, true conosce tutte le storie che stanno dietro il mito dei nirvana e le svela in questa monumentale biografia. racconta cosa e` successo a cobain a olympia e a seattle o come kurt ha conosciuto e amato courtney love (e` stato proprio lui a farli incontrare). senza risparmiare tutti i particolari meno gloriosi della loro vita sul palco e durante i tour, e gli amici, i nemici e gli spacciatori che hanno fatto da contorno al loro grande successo. un ritratto intrigante e definitivo della band che piu` di ogni altra ha segnato la fine del secolo scorso.

nella pagina con cui si e` concluso il primo volume di questa serie, dopo l`addio di merlino imprigionato dall`amata niniane, e` annunciata al lettore la nascita di lancillotto. cosi` le grandiose vicende narrate nei tre romanzi che introducono il ciclo (storia del santo graal, storia di merlino, seguito della storia di merlino) trovano il loro punto di arrivo in un nuovo inizio. lancillotto sara` il protagonista del romanzo piu` lungo della serie, di estensione mai prima sperimentata nelle letterature in volgare. attraverso la sua vita, la sua infanzia e formazione, le prime imprese e la scoperta del suo nome e del suo casato, l`arrivo alla corte di artu` e l`innamoramento per ginevra, l`entrata nella cavalleria e le infinite prodezze di armi e di generosita` nel nome della regina, l`amicizia con galehaut, il rapporto con gauvain e con gli altri cavalieri della tavola rotonda, le avventure lontano dalla corte, in incognito, le imprese impossibili, i momenti di follia quando pensa di non essere amato da ginevra, il ruolo decisivo nelle guerre di artu`, il concepimento del figlio galaad dalla figlia del custode del graal che lo ha ingannato con un filtro, l`impossibilita` di attingere il graal per il peccato con la regina: attraverso la sua vita si intrecciano tutte le vicende del mondo arturiano, di cui la trilogia iniziale era stata come la preparazione. il lettore e` dunque chiamato a disporsi su una lunghezza d`onda diversa da quella del primo volume. lo aspettano duemila pagine, in cui la traccia principale delle avventure di lancillotto si interseca con altre innumerevoli linee di racconto, tra castelli e foreste, damigelle e draghi. accettando di perdere talvolta il filo dell`intreccio, si entra a poco a poco in un`atmosfera fantastica in cui la potenza dell`amore per ginevra agisce come motore segreto di ogni azione dell`eroe, e determina in modo sotterraneo ogni evento del mondo arturiano. (...) l`andamento della prosa e` regolato da una serie di moduli rico

il canto di ulisse, nell`inferno dantesco, e` probabilmente il testo piu` celebre di tutta la letteratura italiana. e non solo, perche` e` proprio in questi versi che nasce l`immagine di ulisse viaggiatore ed eroe della conoscenza. impossibile, insomma, sottovalutare l`importanza e l`influenza di questa figura, nel corso dei secoli e ancora oggi. eppure, tanto rimane da dire su quello che questi versi hanno da raccontarci, apparentemente cosi` lontani e in realta` cosi` vicini. il viaggio e il naufragio di ulisse sono una metafora potentissima per pensare la nostra condizione in questi tempi di crisi e incertezza. in fondo, tutto gira intorno a una tensione ineliminabile tra la conoscenza e la politica, come avrebbe visto friedrich nietzsche, un altro amante dei viaggi, reali e immaginari. dove sono il bene e il male? siamo convinti che la conoscenza salvi, aiutandoci a fare ordine nel nostro mondo. e davvero cosi`?

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