
scritto tra il `24 e il `28 e pubblicato nel `29, nel testo si realizza quella congiunzione tra memoria personale e memoria storica che caratterizza le opere dello scrittore moscovita. vi si raccontano fatti intimi e quotidiani il cui valore va al di la` dell`interesse psicologico, illuminati dal pensiero magico e irrazionale dello scrittore. la narrazione e` organizzata a incastro di frammenti e spazia dalla caccia al "favoloso" macaone tra i giardini e gli orti di un quartiere di mosca al tempo dell`infanzia, all`insicurezza, alla poverta`, alle piccole umiliazioni della vita di emigrato nella parigi degli anni venti. attraverso le difficili vicende dell`esistenza l`autore da` vita a un narratore-protagonista che si muove come gli eroi delle fiabe popolari russe.





un uomo guarda, lontano, le acque dell`ellesponto; e traccia il bilancio di un`intera esistenza. annibale ha appena finito di redigere le sue memorie, il testamento spirituale destinato, egli spera, a sopravvivergli e a giustificarlo nell`ora in cui sente approssimarsi la fine. il cartaginese ripercorre cosi` il suo passato: l`infanzia in una cartagine ormai quasi sognata, che non rivedra` mai piu`; l`agonia di un leone crocifisso visto da bambino; la vocazione militare da subito evidente; l`inflessibile senso del dovere che lo ha spinto su una strada segnata fin dall`inizio. ora il sogno inseguito da annibale, nel tragitto dalla spagna a crotone, e` svanito. il passaggio delle alpi, destinato a divenire leggenda, e l`iniziale succedersi di trionfi militari hanno invece rivelato la spaventosa forza di una realta` politica, quella romana, immensamente superiore alla sua cartagine. questa forza sta ora dilagando e minaccia di trasformare quel mondo ellenistico che il cartaginese ama e al quale appartiene. in queste pagine, un vinto nobilissimo ripercorre, con amara sincerita`, le tappe di una vita senza uguali.