


"il popolo francese, che va verso la conquista dei suoi diritti, il popolo francese, che ogni giorno prende piu` coscienza dell`eguaglianza umana, non puo` piu` ignorare che i neri soffrono, i neri che, ancora meno felici di lui, non posseggono neppure se stessi". il nome di victor schoelcher (1804-1893) e` indissolubilmente legato all`impegno per l`abolizione della pena di morte e della schiavitu`. nato a parigi, fin dagli anni `30, a seguito di alcuni viaggi nelle colonie caraibiche, divenne un deciso sostenitore della causa abolizionista e denuncio` pubblicamente le violenze sistematiche dei colonizzatori. uomo di studi, ma anche uomo d`azione, schoelcher si mosse tra le colonie francesi della martinica e della guadalupa, che rappresento` al parlamento di parigi, e il variegato mondo dell`abolizionismo inglese e americano per proporre una nuova visione delle relazioni sociali tra bianchi e neri, ma soprattutto per difendere i diritti dell`uomo in quanto tale. pubblicato nel 1840, questo testo rimane non solo una richiesta ad alta voce per l`abolizione immediata della schiavitu`, ma anche un`efficace confutazione della presunta superiorita` dei bianchi nei confronti della gente di colore.

una idea di letteratura come conversazione di tipo enciclopedico e` alla base di questo saggio di giuseppe mazzotta. la prima fondamentale fase di ogni vera forma di sapere - dice con forza mazzotta - e` la lettura. "leggere rappresenta l`esatto contrario dall`affidarsi ad astratti concetti generali circa i testi e i periodi storici presi in esame". la letteratura dunque come elemento centrale per la comprensione dei periodi storici. e il periodo che mazzotta pone al centro del suo saggio e` il rinascimento, quando i maggiori pensatori inventavano i loro mondi attraverso utopia, magia, scienza, arte e teatro. il rinascimento tradizionalmente e` letto come un tempo di individualismi ed e` analizzato in termini di idee e forme astratte. mazzotta evidenzia la necessita` di studiare quel secolo in termini di dialogo tra arte e scienza. il suo e` un approccio enciclopedico che prende in considerazione letteratura, politica, storia e teologia.

follia, poverta` e congedo: al di la` del primo aspetto, quello della follia, gli altri due risultano talora in ombra nelle valutazioni critiche. pur nell`ambito di generi letterari differenti e spesso sperimentali, emergono intersezioni e dialoghi a distanza sotto il segno di una malinconia attiva. e` infatti sintomatico che, al di la` delle tipologie del romanzo-saggio, del poemetto in prosa, della lirica d`amore, del resoconto di viaggio, si facciano strada orientamenti che testimoniano tanto un "disagio umano" quanto il contraddittorio definirsi di uno "stile di pensiero". per questa via si muove una critica, ora radicale e disincantata, ora "leggera" e di segno utopico, a un dominante senso comune fondato sulla logica dell`utile.

adrian mole ha vent`anni e tre mesi: finalmente e` entrato nella tanto sospirata eta` adulta. ma le cose non sono come le immaginava. pandora, il suo amore di sempre, ora studia a oxford, mentre lui lavora nella biblioteca della cittadina di provincia in cui vive per immergersi nella letteratura. in realta`, timbra i libri in prestito ed e` frustrato perche` nemmeno li` si fa mai una conversazione "erudita". una vita troppo piccola per un grande io. stanco di abitare con i genitori e affamato di indipendenza, cerca una casa per conto proprio: impresa che si rivelera` assai ardua, e lo catapultera` in un mondo esilarante. lasciatosi alle spalle la sua a dir poco originale famiglia e gli improbabili amici, "ospiti" di riformatori, adrian mole ci regala il terzo capitolo della sua vita di aspirante "poeta intellettuale" che, in cerca della notorieta`, si barcamena tra surreali interviste radiofoniche, concorsi letterari e un`estemporanea passione per il nome piu` chiacchierato della casa reale. il diario trascina il lettore nelle disavventure del protagonista, tracciando sullo sfondo un ritratto ironico e impietoso della societa` britannica.

genova, 22 luglio 2001. il giorno dopo, nella scuola diaz tutto e` rimasto come la notte precedente, quella delle botte e degli arresti. di nuovo, c`e solo un cartello: "per favore, non lavate questo sangue". a distanza di cinque anni dalle terribili giornate del g8, quel sangue e stato ripulito: ci sono stati l`11 settembre e il terrorismo internazionale, tentativi ostinati di affossare la verita`, inutili comitati d`indagine e, infine, il colpo di spugna dell`indulto. il paese, che per tre giorni si era ritrovato catapultato negli anni settanta, costretto ad assistere a una nuova morte di piazza, ha cercato di dimenticare. ma la ferita non si e` rimarginata.








nel quadro della produzione utopica moderna quest`opera di mercier (1740-1814) introduce una novita`: proietta nel tempo, cioe` nel futuro, quella societa` migliore che la tradizione aveva sempre proiettato nello spazio, in un paese o isola lontani. istituisce cosi` un esplicito rapporto tra il progetto utopico e il futuro come suo tempo di realizzazione. l`anno 2440 e` infatti quel futuro nel quale il processo storico, governato dal principio del progresso, realizzera` quella societa`, descritta attraverso l`espediente narrativo del sogno; o almeno fara` maturare le condizioni per la sua realizzazione.

il nuovo universo consegnatoci dalla fisica e dalla cosmologia odierne annovera tra i tanti caratteri "inediti" anche quello della dinamicita`. l`universo ha una storia e un`evoluzione che si compie attraverso strane mescolanze di caos e organizzazione, caso e necessita`, ordine e disordine. la storia luminosa del senso, della verita`, della liberta`, inizia con la venuta al mondo dell`essere vivente. con la vita si affacciano sulla scena del cosmo, l`informazione, la memoria, il programma genetico. con la vita si dischiude la stupefacente dimensione dell`apparire, del conoscere, del comprendere. con la vita affiorano processi come la scelta, il volere, la decisione autonoma. sono questi eventi sacri e arcani che ci invitano a riconsiderare la natura.

attraverso l`analisi di alcuni casi, dalla diaspora ebraica in europa fino alla diaspora antillana, dalla "versione britannica" della societa` multiculturale a quello straordinario crogiuolo di culture che e` bruxelles e attraverso l`interrogazione critica intorno alle diverse forme in cui viene declinata e manipolata la diversita` culturale, l`insieme degli scritti qui raccolti contribuisce a sfatare luoghi comuni e pregiudizi non sempre innocenti.


abbandonata l`aggressivita`, la temeriarieta`, il salto mortale, lo schiaffo, uno tra i piu` brillanti esponenti del futurismo italiano tenta nuove vie per sovvertire la tradizione letteraria. brevi racconti, storie d`amore ambientate in scenari artificiosamente esotici. la parodia del linguaggio e degli stereotipi del romanzo d`appendice producono effetti di caustica ironia. "il nostro lettore (bisogna insistere su questa presenza, maschile o femminile che sia, perche` e` il vero e ragionato protagonista e non una semplice funzione) si accorge quasi subito che il suo godimento viene esaltato dal fatto che gli amori internazionali sono un eccellente campione di letteratura mondanamente, giocondamente truccata". (dalla nota di paolo fossati).

il volume contiene saggi di: f. alessio, l. bianchi, g. dahan, h. daiber, g. d`onofrio, g. fioravanti, g. c. garfagnini, o. grassi, t. gregory, c. leonardi, a. maieru`, m. mugnai, g. roncaglia, p. b. rossi, r. rusconi, c. vasoli.
cristina campo che amava dire di se` "scrisse poco, e vorrebbe aver scritto ancor meno", cosi` poco in realta` non scrisse. i saggi qui raccolti trattano gli argomenti piu` svariati: le arti figurative, la liturgia, la filosofia della religione, i tappeti persiani e i riti tibetani, le ville fiorentine e la chirurgia francese e, soprattutto, la letteratura. fra gli autori recensiti o annotati, alcuni dei suoi piu` amati: borges, d`annunzio, capote, cechov, williams, shakespeare. nonche` alcune poetesse e scrittrici di ogni epoca: katherine mansfield, virginia wolf, djuna barnes, ce`cile bruye`re, simone weil.
un nucleo significativo di opere provenienti dal prestigioso kroller- muller museum di otterlo (che possiede una delle collezioni piu` complete del grande artista), arricchito dalle due straordinarie tele di van gogh della galleria nazionale di roma (l`arlesiana, da gauguin, e il giardiniere, noto anche con il titolo di contadino) offre un`occasione straordinaria per ripercorrere l`opera di questo straordinario maestro che ha saputo contrapporre al dolore e al profondo disagio interiore il coraggio e la forza del suo linguaggio artistico, davvero unico e inconfondibile nella sua tormentata espressivita`. vincent van gogh, il pittore maledetto che identifica completamente la sua arte con la sua vita, vivendo l`una e l`altra con profonda drammaticita`. un genio immortale, una delle figure piu` ammirate della storia dell`arte ma anche una tra le piu` tormentate. l`artista che muore solo e disperato, per essere glorificato solo dopo la morte. il volume documenta l`intero percorso del pittore olandese seguendo un filo conduttore cronologico che fa riferimento ai periodi e ai luoghi dove il pittore visse: da quello olandese, al soggiorno parigino, a quello ad arles, fino a st. remy e auvers-sur-oise, dove mise fine alla sua tormentata vita. i grandi capolavori dell`artista sono affiancati da un nutrito numero di disegni perche`, come scriveva lo stesso van gogh, "il disegno e` l`origine di tutto" e nessuna esplorazione della vita e dell`opera di questo artista sarebbe completa senza uno sguardo ai suoi molti, incredibili disegni, tutt`altro che meri strumenti per la preparazione di piu` ambiziose opere su tela. come diceva lui stesso, disegnare vuol dire "lavorare attraverso un invisibile muro di ferro che sembra separare cio` che si sente da cio` che si e` in grado di fare. e necessario indebolire questo muro, erodendolo a poco a poco con costanza e pazienza".



il radar ha da tempo fatto il suo ingresso anche nell`ambito della navigazione da diporto. apparecchiatura piccola, leggera, miniaturizzata, per molti skipper il radar e` diventato un ausilio alla navigazione a cui non e` piu` possibile rinunciare. ma che cosa e` in grado di fare il radar? molto di piu` di quel che si pensa se viene usato correttamente. il funzionamento in generale, la messa a punto, la corretta interpretazione dell`immagine visualizzata sullo schermo, l`atteggiamento da tenere nei confronti di quella particolare apparecchiatura, il suo uso nel superamento di promontori durante la notte o in caso di nebbia o il trovare l`entrata in porto quando non si puo` fare affidamento su altri mezzi tecnici ed umani: tutto cio` e` spiegato nel manuale.