
il volume e` una mini guida alla visita di uno dei piu` importanti siti archeologici della libia. di ogni monumento vengono riportate nel dettaglio le sue origini e la sua storia. le cartine, nella sezione centrale a colori, rendono una precisa idea dell`intera area archeologica. la grafica e la veste editoriale sono molto pulite, nello stile "essenziale" delle collane polaris.

"non solo forma di autodifesa, non solo sport agonistico, ma strumento e via per una migliore integrazione del se` nell`esistenza, il karate puo` essere capito, valutato e sfruttato a fondo solo se lo si ricollega al piu` generale fenomeno delle arti marziali e alla cultura orientale da cui, in forma tecnica diversa ma spiritualmente identica a quella attuale, ebbe origine quindici secoli fa. riscoprendo queste origini e ripercorrendo le tappe della lunga maturazione delle arti marziali attraverso la citazione diretta degli scritti dei grandi maestri di sciabola dell`epoca dei samurai fino ai giorni nostri, questo libro ci fornisce un`affascinante teoria del "combattimento a mani nude" e del suo legame con la filosofia zen. "perche` ho preferito il karate alle altre arti marziali? ho avuto la sensazione che, di fronte al dato reale della violenza esistente in seno alla societa`, la pratica delle arti marziali (sciabola, tiro con l`arco ecc.) avesse qualcosa di anacronistico. il karate mi e` sembrato piu` vicino alla violenza del tempo presente. tuttavia non considero il karate come una forma di violenza destinata a servirmi... io vedo nel karate un modo per mettere in causa il nostro rapporto con i nostri stessi gesti e in senso lato con il nostro corpo". (dalla introduzione).



opera completa in 4 volumi, piatti con lieve imbrunitura e piccoli segni dovuti da fattore tempo, dorsi imbruniti, pagine perfettamente fruibili, testi a cura dell`istituto di studi filosofici e del centro nazionale di informazioni bibliografiche, con la collaborazione del centro di studi filosofici cristiani di gallarate [volume i] anno 1950, a-d, pag. n. 398, introduzione di enrico castelli [volume ii] anno 1952, e-m, pag. n. 414 [volume iii] anno 1953, n-t, pag. n. 380 [volume iv] anno 1956, u-z, pag. n. 496, avvertenza di enrico castelli, con aggiunte, completamenti, correzioni, anonimi, pseudonimi e opere collettive, bibliografia ragionata delle riviste filosofiche




quanto del patrimonio storico e culturale del bel paese e` realmente fruibile? quanto e` invisibile, inaccessibile, dimenticato o abbandonato? quanto e` visibile solo al prezzo di scoraggianti ostacoli o e`, di fatto, sottratto ai piu`? "tesoro italia" contribuisce a gettare un cono di luce sui "beni negati", perche` possano essere conosciuti e restituiti il piu` possibile all`ammirazione di tutti. palazzi, ville, castelli, luoghi di lavoro, edifici religiosi, musei, collezioni, aree archeologiche: 46 "beni negati" raccontati da stimolanti testi d`autore e illustrati da centinaia di fotografie che compongono un sorprendente viaggio per immagini attraverso un`italia poco conosciuta. inoltre, un reportage che svela i paesaggi sottovalutati dall`agricoltura "a rischio di estinzione".
