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"di razza ebraica" e` la scritta in rosso che contrassegna la pagella di renzo modiano bambino e della sua compagna di banco, la bionda rachel. renzo e rachel sono ebrei e presto, in quel tragico ottobre 1943, le loro fragili esistenze saranno travolte dagli eventi. durante la grande retata nazista del 16 ottobre (1056 ebrei romani deportati), rachel scompare su un treno della morte. renzo viene nascosto in campagna e tutti i suoi familiari si sparpagliano in una dolorosa diaspora. di rozza ebraica e` la storia di quegli eventi e di quei lunghi e difficili mesi; una storia fatta di fame, freddo, paura, fughe, amicizia, scoperte, banalita`, tragedie, eroismi e vigliaccherie, tutto visto attraverso gli occhi e le parole di un bambino di sette anni.

tenendo presente la vita del praticante laico, che riserva un piccolo spazio alla meditazione, il venerabile gyatrul rinpoche propone tre testi della tradizione nyingma che si riferiscono appunto alla meditazione seduta, alla vita quotidiana e al sonno. il primo testo, trasformare felicita` e avversita` nel sentiero spirituale, del grande studioso e mahasiddha jigme tenpe nyima, contiene istruzioni pratiche su come modificare il proprio atteggiamento di repulsione nei confronti delle avversita`, considerandole invece preziosi aiuti per progredire sul sentiero. il secondo testo, liberarsi dall`illusione fondamentale, di lochen dharma shri, insegna a divenire coscienti dei sogni e a guidarli, mantenendo ininterrottamente la consapevolezza e prendendo atto della natura illusoria sia dello stato onirico, sia dello stato di veglia. l`insensibilita` e il torpore che la mente sperimenta nello stato di sogno sono molto simili agli stadi di dissoluzione che hanno luogo durante il processo della morte. addestrarsi nello yoga del sogno e` quindi una pratica eccellente per raggiungere l`illuminazione nei primi stadi del periodo intermedio, senza reincarnarsi piu` nell`esistenza ciclica. infine, il terzo testo, l`illuminazione della saggezza primordiale, di sua santita` dudjom rinpoche, e` un manuale dzogchen per praticare la meditazione di quiete e visione profonda (shamatha e vipassana).

il volume raccoglie i contributi di georgescu roegen nicholas nell`ambito della bioeconomia, ma soprattutto, cerca di offrire alla teoria bioeconomica un carattere di maggior sistematicita`, integrandola con gli sviluppi piu` significativi che si sono avuti in tempi recenti in particolare nella biologia e nella teoria dei sistemi complessi. il volume vuole inoltre recuperare lo spirito originale che animava la teoria bioeconomica.

guidando il lettore in un viaggio che a partire dall`arte preistorica ripercorre le grandi civilta` egizia, fenicia, greca, indiana e araba, bruno g. bara ricostruisce e documenta l`invenzione della scrittura attraverso un`ampia scelta iconografica. l`idea di fondo della comunicazione come costruzione comune di significato permette all`autore di sviluppare una teoria della scrittura come comunicazione "situata" e "permanente", cioe` trasmissibile con l`ausilio di elementi esterni offerti dall`ambiente: dalle pietre agli odierni supporti elettronici.

una donna di mezza eta`, emigrata a parigi dopo la rivoluzione, vive quasi in miseria e in assoluta solitudine in uno squallido appartamento. non ama il marito, ne` e` riamata dalla figlia. scritto in forma di monologo interiore, questo breve romanzo e` una severa autoanalisi di una donna. ne viene fuori una spietata e cruda riflessione sulla condizione della donna che utilizza anche le allora recenti teorie freudiane sulla sessualita`. ma cio` che colpisce il lettore di oggi e` la solitudine disperata della protagonista.

la ricerca delle particelle elementari dell`universo e` una delle avventure piu` affascinanti in cui si e` impegnata l`umanita` dai tempi antichi fino a oggi. isaac asimov presenta una rassegna dei progressi dell`uomo nell`avvicinarsi alle profondita` della materia.

jung lavoro` al "libro rosso"- incomparabile verbale dei sogni e delle visioni che popolarono il suo "viaggio di esplorazione verso l`altro polo del mondo" dal 1913 al 1930, e ancora in tardissima eta` lo defini` una sorta di presagio numinoso, l`opera di fondazione in cui aveva deposto il nucleo vitale e di pensiero della sua futura attivita` scientifica. il "libro rosso" e`, in effetti, il libro segreto di jung. segreto soprattutto in quanto riproduzione simbolica di un universo altro, popolato di immagini interiori che provengono da un aldila` mitico, in cui si caricano di una potenza numinosa che le rende a un tempo guaritrici e pericolose: operatori magici di forze psichiche autonome che solo attraverso un corpo a corpo con l`inconscio e` possibile neutralizzare e incanalare in un percorso terapeutico. quella che jung chiamera` piu` tardi "immaginazione attiva", e` appunto lo strumento inedito di cui egli si servi` per suscitare i contenuti archetipici della psiche. con il suo tesoro di esperienze iniziatiche e meditazioni sapienziali il "libro rosso" si situa dunque al centro di una straordinaria sperimentazione che ne fa un unicum nel panorama novecentesco. la sua pubblicazione, a distanza di quasi cinquant`anni dalla morte di jung, ha segnato un punto di svolta negli studi sulla psicologia analitica. la presente edizione riproduce integralmente il testo, senza le tavole dipinte con cui jung illustro` la sua "discesa agli inferi".

lod?, primavera del 1947. sul banco degli imputati della corte distrettuale siede hans biebow, nato a brema nel 1902 e che, durante la guerra, era stato amministratore (amtsleiter) del ghetto di lod?. lo stato polacco considera quest`uomo, alto, biondo e dagli occhi azzurri, come uno dei dieci peggiori criminali nazisti ancora in circolazione, al pari di rudolf ho? (capo di auschwitz), arthur greiser (gauleiter del warthegau) o hans frank (governatore del governatorato generale). ma biebow non era un militare e nemmeno un alto esponente del partito nazionalsocialista. perche` allora tutta questa attenzione per chi sulla carta non fu mai nulla piu` di un amministratore civile? la risposta si trova all`interno di quella intricata matassa che furono le politiche di gestione nazista relative ai territori occupati. grazie alla mole di documenti oggi disponibili, e` possibile ricostruire quella che fu a tutti gli effetti una grande mise en sce`ne. una tragedia corale fatta di miti e di lotte di potere. una ricerca sconvolgente sulla banalita` del male, sulla meschinita` e sulla codardia di coloro che `ubbidirono soltanto agli ordini`.

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