
quando molly, la figlia di lesley mclntyre, nasce a londra nel 1984, i medici le diagnosticano una grave anomalia muscolare. sono convinti che vivra` molto poco e che non potra` mai essere dimessa dall`ospedale. invece la bambina riesce ad andare a casa e a vivere fino ai quattordici anni. sara` pienamente consapevole del suo stato per gran parte della sua vita. lesley mclntyre ha fotografato sua figlia come una madre qualunque, scattando le prime foto poco dopo la nascita della bambina e le ultime qualche giorno prima che morisse nella sua casa, ma le straordinarie immagini e la precarieta` della vita di molly, fanno di questo libro una narrazione estremamente densa di significato.


doppio inedito da uno dei protagonisti della cultura indipendente: un romanzo noir e un cd di canzoni d`autore che condividono atmosfere, luoghi e personaggi. un figlio e un padre che si parlano solo per telefono, senza vedersi mai. e la curiosita`, il bisogno, nel ragazzo, di scoprire chi sia davvero quel genitore cosi` presente e assente insieme; di conoscere il passato della sua famiglia, le proprie origini. cosi`, tra le atmosfere decadenti dei grand hotel di mezzo mondo, inizia un`avventura nella memoria che portera` a insospettabili scoperte. che forse sarebbe stato meglio lasciare sepolte dal tempo...





"con questo libro sconvolgente, scritto con eleganza e delicatezza, e anche sfacciatamente disumano, jamaica kincaid ci offre un?indisponente meditazione sulla vita in una prosa fra le piu straordinarie che possiamo incontrare nella nostra narrativa contemporanea. per molte pagine la narratrice non ha nome. in tutto il romanzo non c?e una sola riga di dialogo: la protagonista non e mai definita da nessun altro. in verita, nessuno esiste se non attraverso di lei. come il dio della genesi, xuela si manifesta mediante le proprie parole, descrivendo il mondo intorno a se e conferendogli cosi la vita ... "mia madre e morta nel momento in cui nascevo," scrive l?autrice nella prima frase "e cosi per tutta la mia vita non c?e mai stato nulla fra me e l?eternita; alle mie spalle soffiava sempre un vento nero e desolato"". (cathleen schine)