Quarto album solista per uno dei membri della Battlefield Band.
Dopo 17 anni di silenzio David Bromberg torna con un lavoro di grande spessore. Bluesman, folksinger, cantautore: Bromberg è un musicista completo e questo suo nuovo lavoro, solo voce e chitarra, è la sublimazione della purezza in musica. Folk e blues, antiche melodie e brani tratti dal songbook personale. Un disco magnifico che ci riconsegna un musicista che non abbiamo mai dimenticato. Bentornato David.
Ana Egge Live !
Poco conosciuto al di fuori dei confini statunitensi, Tom Brusseau è un cantautore intimista che trae la sua ispirazione dalla terra in cui vive.Questo disco è una sorta di terzo capitolo di una ideale trilogia, iniziata alcuni anni fa con Grass Punk e proseguita poi con Perfect Abandon. L'album è prodotto da Sean Watkins e nel disco ci sono ballate scarne, introspettive, molto legate alle sinbologie ticipiche di quei luoghi. Si può chiamare in causa Woody Guthrie, per fare un esempio, ma Brusseau ha una musicalità tutta sua.North Dakota Impressions è un disco asciutto, maturo e profondo. Da sentire.
Il disco d'esordio, come solista, per Rayna Gellert. Sono con lei in questo disco di forte impatto tradizionale, Nathan Salsburg, Abigail Washburn, Kai Welch, Scott Miller ed Alice Gerrard.
Le Vent Du Nord sono un quintetto di folk classico, arrivano dal Canada ed hanno già dieci dischi al proprio attivo, compreso questo che vi stiamo presentando. Molto popolari in patria, sono depositari di un suono pieno di energia, molto curato, con arrangiamenti ricchi ed anche innovativi. Originari del Quebec, Le Vent Du Nord sono in cinque: Nicolas Boulerice, Simon Beaudry, Olivier Demers, Réjean Brunet e André Brunet. Per celebrare il ventesimo anniversario della propria carriera hanno creato questo disco, 20 Printemps ( 20 primavere ), che significa rinascita, ringivanimento. Una band energica, piena di idee, innovativa e tradizionale al tempo stesso. Una band che fa musica gioiosa e dinamica, in grado di recuperare le tradizioni e di espanderle, al tempo stesso, in ogni direzione muasicale.
Dark Enough To See The Stars, il nuovo lavoro di Mary Gauthier, celebra sopratuttutto una serenità personale ritrovata, malgrado inizialmente pianga la morte di alcuni dei suoi amici più intimi, per celebrare poi, al tempo stesso, anche la gioia di un nuovo amore. Nella canzone che dà il titolo al disco, scritta assieme a Beth Nielsen Chapman, la cantautrice di New Orleans riflette su come i tempi bui e la perdita di persone care possano indurci a capire le cose davvero importanti della vita, mentre How Could You Be Gone e Til I See You Again sono il suo toccante commiato alla scomparsa di musicisti quali John Prine, Nancy Griffith e David Olney. About Time Altre canzoni, About Time, eccellente composizione, la profonda Thank God For You, la sognante Amsterdam e l'iniziale Fall Apart World, ispirata alle sonorità di The Band, sono altri punti fermi di un disco che conferma quanto la Gauthier sia in grando di scrivere grande musica e canzoni con la maiuscola, come pochi altri suoi contemporanei. Copia non sigillata.
