la terza "sublimis cantica" - come il suo autore stesso, con profonda consapevolezza e bellezza, la chiamo` - contiene in se` qualcosa di unico, che la fa diversa da ogni altra composizione della letteratura a noi nota. essa appare nuova anche rispetto alle altre due parti del poema, gia` cosi` rivoluzionarie nell`invenzione e nel linguaggio. perche` la poesia del paradiso non racconta vicende di uomini, non descrive paesaggi. essa si sostanzia di cose che non si vedono e che, soltanto, per fede, si sperano. e tuttavia anche e soprattutto qui il genio di dante riesce a esprimersi con versi di grande potenza, che si imprimono per sempre nella mente del lettore con immagini di straordinaria forza suggestiva. |