
Carrie Newcomer, che il Boston Globe ha definito la mistica della prateria, era molto attesa alla sua nuova prova, dopo i recenti album, tutti magnificati dalla critica, ma accolti molto bene anche da un pubblico specializzato: ed Until Now, come ci si poteva aspettare, è un disco da ricordare. Un album intenso e profondo, molto personale, quasi letterario in certi momenti, un lavoro che attraversa il periodo della pandemia, parlandone in modo adeguato. La Newcomer è una scrittrice, oltre che una musicista, e questo nuovo lavoro mischia realtà e fantasia, musica e letteratura, e lo fa in modo diretto, senza perdersi in inutili elucubrazioni.