cosa significa per un bambino essere l`erede al trono? all`apparenza, godere di privilegi inarrivabili per i comuni mortali, ma in realta`, ieri come oggi, anche essere sottoposti a regole e modelli di comportamento che sembrano studiati apposta per creare dei disadattati in lotta col proprio destino. ne sa qualcosa carlo d`inghilterra, il piu` longevo pretendente alla corona, al quale il libro dedica un vivace e accurato ritratto: a tre anni ha gia` imparato a fare l`inchino alla bisnonna, la regina mary, e a quattordici viene spedito in un collegio gelido e isolato dove subisce, insieme a una disciplina da caserma, anche le umiliazioni dei bulli con cui divide la camerata. e se oggi i suoi figli e nipoti godono di trattamenti molto meno severi, l`attenzione ossessiva dei mass media rende l`esistenza di tutti loro piuttosto scomoda. spostandosi avanti e indietro nel tempo, infilandosi nelle residenze reali di tutta europa, antonio caprarica registra con brio e gusto per i particolari gli aspetti piu` significativi e curiosi della vita e dell`educazione di giovani principi e principesse: infanzie dorate o complessate; disgrazie scolastiche di zucconi coronati; eccessi e debiti di giovani viziosi; amori borghesi che si scontrano con la ragion di stato. le stanze dei bambini diventano cosi` un insolito punto di osservazione per scrivere un nuovo, originale capitolo della storia delle famiglie reali. e per indagare, attraverso le vite di famosi eredi - la regina vittoria, carlo e william d`inghilterra, vittorio emanuele iii di savoia, felipe di spagna, harald di norvegia e altri ancora - il senso attuale di una istituzione che affida le sorti delle nazioni a una lotteria genetica. |