"in posti lontani abbiamo condiviso notti con le briciole di stelle cadenti, abbiamo respirato i loro pulviscoli incendiati dall`attrito con l`aria. nel sonno abbiamo sentito la giravolta delle costellazioni con la stella polare fissa al centro, a pirolino di roulette. abbiamo scippato certe notti cosi` alla vita dei giorni. distanti da candele, lampadine, fari e torri di guardia, abbiamo fissato nelle pupille la distesa dei puntini luce." sono pagine di commozione trattenuta, e per questo tanto piu` commoventi e vivide, queste che erri de luca dedica alla guida alpina diego zanesco, che ha perso la vita nell`estate del 2023 sulla tofana di rozes: amico seguito sui saliscendi in ecuador o sulle dolomiti. nell`indagare la causa della sua caduta, cercando il punto preciso del suo distacco dalla roccia, de luca gli restituisce corpo e voce, riporta pagine dei suoi taccuini e passi dalle lettere che negli anni si sono scritti, tracciandone un ritratto concreto e poetico. e restituisce al contempo, facendoci sentire la roccia sotto le dita, anche il suono degli zoccoli dello stambecco che fugge, il peso del corpo sugli appigli, la ragione stessa di scalare. l`amicizia, la montagna e i libri si intrecciano in questo "discorso per un amico" con dolcezza, gratitudine e dolore: "per me rimani diego, per me insisti, prosegui e io continuo a seguirti". una serie di fotografie a colori segue passo passo le parole. questo e` per me il racconto di un`amicizia tra due uomini che si sono incontrati per due coincidenze: i libri e le montagne. |