un padre e una figlia scrivono. lontani durante il lockdown del 2020, si inviano timide e-mail per farsi coraggio, parlarsi delle strane giornate sospese, distrarsi dalle tragiche notizie sulla pandemia. il padre, atiq rahimi, scrittore e cineasta di origini afghane, non riesce a dedicarsi al suo romanzo, ha l`impressione di essere rinchiuso in un mondo virtuale dal quale non puo` scappare. la figlia, alice, nata in francia da genitori in esilio, studentessa di recitazione, si interroga sulle sue radici, sulla sua identita`. saranno proprio questi interrogativi a riportare il padre alla realta` del presente, e a risvegliare in lui i ricordi di un passato doloroso. a poco a poco, la loro corrispondenza si fa piu` intima e inquieta, e diventa l`occasione per confrontarsi su temi mai davvero approfonditi. atiq allora si confida con alice, ripercorrendo gli eventi che l`hanno segnato: l`invasione sovietica, la difficile fuga da kabul, l`odissea per raggiungere l`europa, la scomparsa delle persone care. e cosi`, in questo moderno scambio epistolare due generazioni molto diverse si raccontano la vita e le emozioni di tutta una famiglia, tra la dolce nostalgia di un padre e la luminosa fiducia nel futuro di una figlia. |