l`autrice di questo libro e` al contempo shahrazad, l`inesauribile narratrice, e la sua analista: attraversa la sua storia e quella dei suoi pazienti tessendo un filo che passa dal dolore per la morte del padre alle vite straziate da lutti e separazioni di chi ha vissuto la guerra da molto vicino. un filo che, come un blues, passa dal lutto all`amore, dalla morte alla vita, sradicando contemporaneamente tutti gli stereotipi sull`iran e le donne iraniane. in questo libro provo a "seguire le note del blues, dove c`e` musica ma non melodia, dove l`improvvisazione scalza la composizione. perche` anche il blues, come la psicoanalisi, abita i margini: sia l`uno sia l`altra fanno parlare le anime del sottosuolo." attraverso un viaggio musicale imprevedibile e vivace, fatto di psicoanalisi, autobiografia, attualita` e cultura, l`autrice ci mette in guardia dal desiderio di una guarigione completa. e grazie alle ferite, non malgrado le ferite, che la vita merita di essere vissuta. |