il mio destino era quello di cambiare il mondo. forse avrei dovuto dire che il mondo fu la mia poesia. e tuttavia, se quanto ho creato e` davvero una poesia, non e` di quello che sopravvivono a lungo alla propria epoca. prima di morire, virgilio mi supplico` di distruggere il suo grande poema; era incompleto, disse, e imperfetto. eppure il suo poema sulla fondazione di roma sopravvivra` senz`ombra di dubbio a roma stessa, e di certo sopravvivra` alla misera creatura a cui ho dato vita. non distrussi il poema; ne` lui si aspettava, credo, che l`avrei fatto. a distruggere roma ci pensera` il tempo. |