in un posto chiamato deuil-l`alouette (che, tradotto alla lettera, sarebbe ), un posto qualunque nella periferia di parigi, una donna qualunque, con un buon lavoro, un marito, un figlio, una sorella e dei vicini di casa, si lascia coinvolgere, nel corso di una strana notte di quasi primavera, in una faccenda che potrebbe costarle assai cara. per affettuosa solidarieta` con un uomo di cui non sa molto, tranne che e` solo, profondamente solo. o forse perche`, di colpo, ha voglia, foss`anche per un`ora, di respirare fuori dalla soffocante banalita` del quotidiano, di farsi un giro - di immergersi in una . tirando le fila di una vicenda in cui il comico e il tragico si mescolano in maniera inestricabile come in una sorta di perverso vaudeville, yasmina reza da` voce alle angosce piu` segrete, e mette in scena il suo beffardo teatrino della crudelta` scavando ancora una volta in quello spazio di connivenze e mostruosita` che puo` diventare la coppia; e ci ricorda che - non diversamente dagli ebrei, che sedevano e piangevano - ciascuno vive in esilio: da se stesso, da cio` che avrebbe voluto essere, e dagli altri. |