febbraio 1862, la guerra civile e` iniziata da un anno, e il presidente degli stati uniti, abraham lincoln, e` alle prese con cio` che sta assumendo tutti i contorni di una catastrofe. nel frattempo willie, il figlio prediletto di undici anni, si ammala gravemente e muore. verra` sepolto a washington, nel cimitero di georgetown. a partire da questa scheggia di verita` storica - i giornali dell`epoca raccontano che lincoln si reco` nella cripta e apri` la bara per abbracciare il figlio morto - saunders mette in scena un inedito aldila` romanzesco popolato di anime in stallo. il bardo del titolo, un riferimento al , allude al momento di passaggio in cui la coscienza e` sospesa tra la morte e la prossima vita. e questo il limbo in cui si aggirano moltitudini di creature ancora troppo attaccate all`esistenza precedente, come willie, che non riesce a separarsi dal padre, e il padre, che non riesce a separarsi dal figlio. accompagnati da tre improbabili guide di ascendenza dantesca, assisteremo allo sconvolgimento prodotto nel mondo di queste anime perse dall`arrivo di willie lincoln, che e` morto e non lo sa, e di suo padre, il presidente, che e` come morto ma deve vivere per il bene del proprio paese. sentiremo le voci - petulanti, nostalgiche, stizzose, accorate - degli spiriti e il controcanto della storia. leggeremo nei pensieri di lincoln e nella mente di suo figlio, uniti da un amore che trascende il dolore e il distacco fisico. il romanzo si svolge in una sola notte, eppure abbraccia le epoche e arriva fino a noi, spaziando in un territorio dove tutto e` possibile, dove la logica convive con l`assurdo, le vicende vere con quelle inventate, dove tragedia e farsa non sono due categorie distinte e separate ma un`unica realta` indifferenziata e contraddittoria, che proprio per questo appare spaventosa e viene negata. come si puo` vivere, amare e compiere grandi imprese, sapendo che tutto finisce nel nulla? |