rachele ha trentotto anni quando il tumore che aveva scoperto mentre aspettava il terzo figlio si ripresenta. da li` la decisione di scrivere qualcosa da lasciare ai suoi bambini, un diario della sua vita. lo fa mandandomi venticinque messaggi vocali, un racconto senza sconti o giri di parole di tutto quello che ha vissuto e che vale la pena raccontare. li ho custoditi e poi trascritti. oggi rachele non c`e` piu`, ma riascoltare la sua voce e le sue parole ha acceso in me una domanda: per cosa vale la pena vivere? la sensazione piu` forte dopo la pandemia e` di quanto tutto sia precario, mutevole, di quanto la vita sia preziosa e valga la pena alzare la testa. cosi` ho cominciato a osservare e ascoltare come sta cambiando il mondo e ho cercato persone che potessero regalarmi con l`esempio una convinzione: si vive una volta sola e non si deve sprecare un solo istante. bisogna essere fedeli a se` stessi, fare scelte coraggiose e appassionate e vivere con intensita`, regalandosi ogni giorno la possibilita` di scegliere. per franco significa, dopo oltre sessant`anni di vita insieme, non lasciare la mano di sua moglie neppure per un giorno. per claudia, trovare la forza di ribellarsi al marito camorrista, alle sue regole, e ricominciare da capo. per camilla, attraversare l`oceano in cerca delle proprie origini. per sami, rispondere con l`impegno e la memoria agli orrori che hanno segnato la sua storia. per laura, scegliere la vita, reagire, anziche` rinunciare e arrendersi. |