sulla sicilia, sin da tempi antichissimi, si sono riversate ondate di civilta`. ma i greci vi hanno lasciato un carattere indelebile, che fa parte della natura profonda di questa terra. gli de`i non se ne sono mai andati dall`isola. nelle campagne assolate nel cuore dell`estate, per le strade aggrappate ai pennacchi di roccia delle montagne siciliane si puo` ancora sentire eracle chiamare le sue mandrie e ulisse ridere del ciclope. nel tramonto di agrigento, di selinunte, di segesta abitano ancora le processioni in onore degli de`i. quando il giorno chiama la notte, nei teatri di siracusa e di taormina, il racconto del mito, nella rappresentazione delle tragedie, ritrova la voce potente che dovette avere nel v secolo a.c., in grecia e nell`occidente greco. terra rifugio di de`i e di eroi, di ninfe e di filosofi, di mostri e di re, la sicilia e` l`incarnazione di quello straniamento magico e felice che tanto piaceva ai greci. e la stranizza di un mezzogiorno d`estate, con i cortili risuonanti di voci e qualche buona storia da ascoltare e da raccontare. |