questo libro racconta come fini`, in antico, l`indipendenza dello stato ebraico. cio` avvenne, nel piu` generale contesto della conquista del medio oriente e in particolare dell`area siro-palestinese, ad opera delle legioni romane (63 a.c.). la figura dominante dell`aggressione e della spoliazione del `tesoro di stato` degli ebrei fu gneo pompeo magno, in quell`anno (l`anno terribile della congiura di catilina) potente personaggio pubblico della repubblica imperiale romana. una fonte ebraica coeva dei fatti, i cosiddetti salmi di salomone, fornisce un quadro veridico della vicenda. e svela il ruolo decisivo della voracita` dell`aggressore. voracita` che si appago` finalmente, dopo oltre un secolo di violenze e apparente riconciliazione, nell`anno 70 d.c. allora l`imperatore tito, secondo la vulgata adulatrice, distrusse il tempio di gerusalemme e lascio` depredare il tesoro li` conservato, frutto del contributo corale di tutte le comunita` ebraiche. il movente economico e l`odio per un popolo atavicamente considerato con avversione furono, allora, alla base del primo genocidio degli ebrei. e una storia che ci riguarda ancora. il revisionismo storiografico riusci` a prevalere e la tradizione si presto` a fare da sponda alla menzogna di stato, voluta dai vincitori e avallata dai loro clienti. |