un poeta attraversa l`italia e "l`infinito" di leopardi a duecento anni dalla sua scrittura. una poesia-magnete. un viaggio nel presente con questo infinito tra i denti e nel cuore. perche` certe opere del genio umano non si possono banalmente "capire", ma superano ogni tentativo di definizione, si devono piuttosto con-prendere, portare con se` e sempre occorre lasciarsi interrogare, stupire, guidare. ancora ci fissa negli occhi il ragazzo di recanati che mormorava "infinito". se in natura tutto e` finito, perche` l`anima si addolora per il venire meno di cio` che ama e le da piacere? cosa - o chi - spinge l`uomo, negli affetti, nelle relazioni, nelle azioni e nei pensieri quotidiani, a non abbandonarsi a una finitudine che accetta ma che al tempo stesso ? l`infinito e` davvero soltanto un frutto della nostra illusione? o lo si puo` sperimentare? alla luce della grande letteratura e della vita, accettando anche la sfida con le teorie matematiche di studiosi come pavel florenskij, georg cantor e paolo zellini, e in dialogo con filosofi, critici e poeti di ieri e oggi, davide rondoni scopre significati nuovi, e trova in questi versi una potente e meravigliosa bussola per vivere il presente, le sue contraddizioni, i suoi incanti. un`interpretazione nuova, viva, per abitare non altrove dalla poesia. |