obiettivo del nostro tempo puo` essere una mera coesistenza? l`identita` e` divisione, dicotomia. separa `noi` dagli `altri`, tagliando alla radice i rapporti di somiglianza. la diversita` si trasforma cosi` in alterita`, con cui coesistere o (se e` minaccia) da eliminare. ma, prima di ogni divisione, gli `altri` non sono forse simili a `noi`? e, dopo ogni divisione, le somiglianze non rispuntano forse con la forza della loro inattesa resilienza? a partire da queste ipotesi, francesco remotti si inoltra in una impegnativa ricerca sui fondamenti della convivenza, ritenendo che la somiglianza sia una dimensione prioritaria e irrinunciabile. dai filosofi dell`antichita` a quelli della modernita`, da momenti significativi del pensiero scientifico ai modi in cui in altre societa` sono concepite le persone, cio` che viene fatta emergere e` una teoria delle somiglianze, che - prima di ogni divisione - induce a cogliere legami e intrecci non solo tra le cose, ma entro le cose. in questo modo, insieme all`identita`, viene meno anche il concetto di individuo. come gia` in biologia, al suo posto troviamo il `condividuo`, un soggetto che, oltre a condividere con altri somiglianze e differenze, e` esso stesso espressione di una vera e propria simbiosi interna, a partire dalla quale dovrebbe risultare piu` facile pensare alla convivenza con gli altri. |