un mondo in cui la morte e` evento dominante viene inondato di luce metafisica e fissato nell`immagine crudele di una forma perfetta e priva d`ombra. e il mondo perduto degli eroi, la privilegiata arena dei campioni, l`universo aristocratico dei principi: murato nelle sue leggi inesorabili, segnato da un tempo limpido e breve, bruciato dall`eccesso di splendore. roberto calasso lo ha paragonato a un ; un masso che pesa su tutto l`immaginario greco, un universo pietrificato che proietta sull`occidente innumerevoli figure carismatiche - elena e achille, ettore e andromaca, priamo ed ecuba, patroclo, paride, odisseo, aiace, agamennone, diomede: spesso richiamate dal loro poetico valhalla per diventare materia di dissertazione di aneddoto di dramma di leggenda, ma pronte a rientrare nel loro ambito di privilegio e preclusione per riassumere, insieme al ruolo archetipico ed emblematico, il duplice volto dell`enigma. nulla prima dell`iliade, tutto dopo l`iliade. leggere questo poema significa ritrovare chiavi segrete, spesso dimenticate, che aprono mille porte: tutti gli aspetti di una grande civilta` hanno qui - e qui soltanto - le loro radici profonde. |