cosa si mangiava, come si mangiava. chi forniva e cosa riforniva. chi e dove si cucinava. l`esercito di servizio nei suoi vari gradi. le stanze da pranzo, l`architettura e il mobilio. l`ordine delle portate. la buona educazione. i primi, moderni, libri sull`arte di mangiar bene. con il movimento dei fatti significativi, delle circostanze storiche, e con la riproposizione delle ricette d`allora possibili da eseguire oggi, questo libro racconta come nasce la grande cucina francese nell`epoca di luigi xiv e della sua corte; e come poi, durante il regno di luigi xv, essa si ponga al centro della cultura, dell`arte e della letteratura, come si caratterizzi quale elemento di identita` nazionale, come diventi modello implicito di costumi e moralita`. "in quel secolo, in francia si parla, si scrive e si discute di cucina come mai era accaduto prima. gli chef rivendicano la dignita` della loro professione e i loro ricettari sono preceduti da introduzioni di intellettuali di vaglia. del cibo si parla, si arriva a trascendere la sua natura materiale per considerarlo espressione di un sistema politico apertamente criticato e si propongono diete alternative a quella tradizionale. come oggi". dicendo di come cominci l`eta` nuova nei cibi, a tavola coi re descrive la frattura che indirizza ai nostri anni. la cucina si laicizza, si secolarizza, cioe` si sottrae ai numi tutelari che l`avevano orientata fino a quel momento, ovvero la medicina e la religione. a tavola non governa piu` il medico e il prete, ma il gusto. il buon gusto nel mangiare sfocia in una forma di disciplinamento collettivo: anche ai buoni borghesi si riconosce, gia` nei ricettari e nei numerosissimi libri di cucina pubblicati, il diritto di mangiare bene. cambia la gerarchia degli alimenti. spezie giunte da lontano, animali pittoreschi e rari, lo zuccheroso e l`acidulo, cedono il primato ad alimenti prima disprezzati, ai cibi piu` domestici. s`impone la frutta a fine pasto. c`e` un mondo diverso fuori e la teoria |